Cani e gatti rallentano il declino cognitivo negli anziani: lo studio

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By Marianna Durante

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Un nuovo studio ha dimostrato che i cani e i gatti rallentano il declino cognitivo negli anziani, vediamo insieme perché.

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È risaputo che condividere la propria vita con un animale domestico, cane o gatto che sia, fa bene alla nostra salute e anche a quella di Fido e Micio. Infatti la compagnia di un animale domestico è utile per dimagrire, per socializzare, per ridurre lo stress e per molto altro ancora.

Tuttavia una recente ricerca ha dimostrato che la compagnia dei nostri amici pelosi fa bene anche a nostri amati nonni. Infatti gli studiosi hanno dichiarato che i gatti e i cani rallentano il declino cognitivo negli anziani, vediamo insieme perché.

Gli animali domestici rallentano il declino cognitivo negli anziani: lo studio

Ricerche precedenti hanno già dimostrato quanto la compagnia di un animale domestico potesse essere benefica per un essere umano.

gatto
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Infatti trascorrere del tempo con il proprio cane o gatto ci rende più felici, più in forma, e può essere utile per abbassare la pressione sanguigna.

Con l’avanzare dell’età la maggior parte degli esseri umani, tendono ad essere meno attenti, a memorizzare meno e ad avere problemi nell’imparare cose nuove.

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan e che verrà presentato poi ad Aprile al congresso annuale dell’American Academy of Neurology, la compagnia dei nostri amici a quattro zampe può ridurre il declino cognitivo nei nostri anziani.

La ricerca si è basata sull’analisi delle capacità cognitive di 1369 anziani. Questi ultimi sono stati sottoposti a vari test di valutazione, utilizzati spesso dagli studi psicologici, come test sull’utilizzo delle parole e di abilità numerica.

All’inizio dello studio, durato 6 anni, le capacità cognitive dei soggetti presi in considerazione, erano medie. Mentre i ricercatori hanno osservato che dopo i 6 anni di ricerca i punteggi cognitivi erano diminuiti a ritmo più lento del solito negli anziani che convivevano con un amico peloso.

Un maggior cambiamento è stato osservato soprattutto nei soggetti coinvolti nella ricerca che vivevano con un cane o un gatto da più di 5 anni.

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Giornata persone anziane
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Infatti i risultati della ricerca hanno mostrato che chi conviveva con un amico a quattro zampe, presentava un punteggio maggiore di 1,2 punti rispetto a coloro che non condividevano la propria vita con un cane o un gatto.

Da ciò è stato dichiarato dagli scienziati che avere un animale da compagnia da molto tempo può rallentare l’invecchiamento del cervello dell’uomo.

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Inoltre è stato dichiarato, dal team di ricerca, che dato che lo stress può influenzare in modo negativo le nostre funzioni cognitive, la vicinanza di un animale domestico può essere utile per “assorbire” tale stress.

Marianna Durante

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