Come comunicano cani e gatti tra loro? Come riescono queste due specie a intendersi nonostante le loro differenze?
Hai mai osservato un cane e un gatto convivere, tranquillamente, sotto lo stesso tetto? Sembra che parlino lingue completamente diverse, eppure riescono a capirsi al volo, come se avessero un linguaggio comune segreto.
Ma come fanno? Quali gesti e comportamenti nascondono dietro quella calma apparente? Queste due specie, nonostante le loro differenze, interagiscono in modo efficace.
Ma, allora, come comunicano cani e gatti tra loro? Scopriamolo insieme!
Come comunicano cani e gatti tra loro?
Cani e gatti, pur avendo stili di comunicazione molto diversi, riescono a convivere pacificamente, sviluppando un loro linguaggio per capirsi.
La loro capacità di adattamento, li aiuta a creare una convivenza serena e pacifica sotto lo stesso tetto.
I cani, essendo animali socievoli, esprimono le emozioni in modo evidente con la coda, le orecchie e la postura.
Quando sono felici e curiosi, si avvicinano al gatto, ma quest’ultimo, essendo per indole più riservato, potrebbe rispondere con segnali di disagio, come la coda gonfia e le orecchie abbassate.
Nonostante le differenze, i segnali diventano sempre più comprensibili, con il tempo ed entrambi riescono a stabilire un’intesa basata su piccoli gesti e routine quotidiane.
Ricordiamoci però, che ogni animale è unico e che la comunicazione è un processo che coinvolge entrambi.
Perciò, per creare un legame solido, è importante osservare, ascoltare e rispondere ai loro eventuali bisogni.
Il linguaggio del corpo dei cani
I cani, comunicano attraverso il linguaggio del corpo, esprimendo le loro emozioni in modo diretto e comprensibile.
Come infatti, quando un cane è felice o eccitato, è facile capirlo:
- se il cane scodinzola e muove la testa in modo vivace, avvicinandosi giocoso;
- se alza la testa e tiene le orecchie dritte, mostra curiosità e attenzione;
- se abbassa la testa, esprime sottomissione o paura.
Anche la postura del cane è importante:
- quando un cane si avvicina a un altro animale, come in questo caso ad un gatto, lo fa con una postura rilassata, indicando un intento pacifico;
- se percepisce che il gatto non è a suo agio, cambia comportamento, rispettando i suoi limiti e non invadendo il suo spazio.
Il cane, impara a regolare i suoi movimenti e a capire se l’approccio è gradito o troppo invadente per il gatto.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>>Il linguaggio del corpo dei cani: come capire cosa vuole dirci Fido davvero
Linguaggio del corpo dei gatti
I gatti, sono esperti nel comunicare attraverso il corpo, utilizzano segnali chiari, proprio come i cani.
La coda, per esempio, è un chiaro segnale:
- se è dritta e a forma di punto interrogativo, il gatto è curioso e tranquillo;
- se la coda del gatto e si muove velocemente, è segno di paura o agitazione.
La postura è altrettanto importante:
- un gatto accovacciato con le orecchie basse, si sente minacciato;
- un gatto sdraiato con la pancia all’aria, mostra fiducia.
Le orecchie, poi sono fondamentali, per la comunicazione del gatto:
- se sono piante rivolte all’indietro, il gatto è irritato o spaventato;
- se sono dritte e in avanti vuol dire che è concentrato o attento.
Infine, le espressioni facciali e i suoni, come un soffio o un ammiccamento rivelano lo stato d’animo del gatto.
Il soffio del gatto, ad esempio, è un avvertimento chiaro, mentre un lento ammiccamento può indicare tranquillità.