I coralli: piante, rocce o animali? Informazioni utili e curiosità

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By Fabrizio B

Curiosita

Con le loro superfici dure, i coralli spesso vengono scambiati per rocce. O poiché sono attaccati al fondo marino, vengono scambiati per piante. Ma in realtà sono animali.

barriera corallina coralli
La barriera corallina è un ambiente vivo (Foto Pexels)

Quando parliamo di coralli, ci riferiamo in realtà ad un insieme di piccoli animali chiamati polipi. Un polipo di corallo è un invertebrato che può avere dimensioni di una capocchia di spillo, fino a un diametro di 30 cm. Ogni polpo ha un corpo a forma di sacco, e una bocca che è contornata da tentacoli. Questo polipo usa il carbonato di calcio contenuto nell’acqua marina per costruire un duro scheletro a forma di tazza, che protegge il suo corpo morbido e delicato. Una colonia di polipi così costituiti forma i colorati e affascinanti animali che chiamiamo coralli.

Cosa sono i coralli

Corallo
Corallo: un animale molto particolare (Foto Pixabay)

I coralli, detti anche Antozoi, sono animali invertebrati che fanno parte del gruppo dei Cnidari, o Celenterati. Altri animali che fanno parte di questo gruppo sono le meduse e gli anemoni di mare. Anche se i cnidari possono avere una gran varietà di colori, forme e dimensioni, hanno tutti delle caratteristiche comuni, come l’essere un semplice stomaco con una sola apertura per bocca, circondato da tentacoli pungenti. 

Ogni singolo animale, come anticipato prima, è detto polpo, e la maggior parte di essi vive in gruppi che vanno da centinaia a migliaia di polipi geneticamente identici, a formare una colonia. Una colonia è formata con un processo detto “gemmazione”, in cui il polpo originale fa crescere delle copie di sé stesso, letteralmente.

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La barriera corallina e i pesci che la abitano (Foto Facebook)

I coralli sono in genere classificati come coralli duri o coralli molli. Ci sono circa 800 specie note di coralli duri, anche noti come coralli delle barriere. I coralli molli, che includono gli alcionacei, i gigli di mare e altre specie, non hanno lo scheletro calcareo come gli altri, ma crescono in nuclei simili a legno per il supporto, e con croste carnose per protezione.

I coralli molli vivono in colonie allo stesso modo di quelli duri, colonie che spesso somigliano a piante o alberi colorati, e si distinguono dai duri perché i tentacoli dei loro polipi sono in numeri multipli di 8, ed hanno un’apparenza simile a piume. I coralli molli si trovano negli oceani dall’equatore ai poli del nord e sud, solitamente in caverne o sporgenze. Qui, si attaccano al fondo per catturare il cibo che galleggia nelle correnti tipiche di queste zone.

Le barriere coralline

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Un corallo dalla particolare forma (Foto Pexels)

I coralli duri estraggono molto calcio dall’acqua marina attorno a loro, e lo usano per creare una struttura indurita, per la loro protezione e crescita. Le barriere coralline così sono create da milioni di piccoli polipi che formano delle grandi strutture in carbonato, e sono la base di una piattaforma e della casa per centinaia di migliaia – se non milioni – di altre specie. Le barriere coralline infatti sono la più grande struttura vivente del pianeta.

Per come le conosciamo adesso, le barriere coralline si sono evolute sulla terra negli ultimi 200-300 milioni di anni, e alla fine di questa storia evolutiva forse la caratteristica più particolare dei coralli è la forma di simbiosi altamente evoluta. I polipi dei coralli hanno sviluppato questa relazione con piccole piante unicellulari, note come zooxanthellae. All’interno del tessuto di ogni polipo del corallo vivono queste microscopiche alghe con cui condividono spazio, gas e nutrienti per sopravvivere.

La simbiosi tra le piante e gli animali contribuisce anche ai brillanti colori dei coralli. Ed è l’importanza della luce che porta i coralli a competere per lo spazio sul fondo del mare, e ne spinge costantemente i limiti della loro tolleranza psicologica in un ambiente competitivo tra così tante specie diverse. In ogni caso, questo rende anche i coralli molto suscettibili allo stress dell’ambiente.

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Una barriera corallina (Foto Pexels)

Le barriere coralline sono una parte di un ecosistema più grande, che include anche le mangrovie e i letti di erba marina. Le mangrovie sono alberi che tollerano il sale, che fungono da ambiente per la nascita e lo sviluppo della vita marina, che poi migra nella barriera. Le mangrovie inoltre intrappolano e producono nutrienti per il cibo, stabilizzano il litorale, proteggono le zone costali dalle tempeste, ed aiutano nel filtrare le sostanze inquinanti. 

Le erbe marine sono piante marine che fanno fiori e sono un produttore principale di cibo. Forniscono cibo e un habitat per le tartarughe, i cavallucci marini, i lamantini, i pesci e altre creature marine quali i ricci e i cetrioli di mare, e sono anche un luogo di nascita e cura per i piccoli di molte specie marine. I letti di erba marina sono come campi che stanno nelle profonde acque lontane dalla spiaggia, e che filtrano i sedimenti dall’acqua, rilasciando ossigeno e stabilizzando il fondo marino.

Come si nutrono i coralli

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Bellissimi coralli marini (Foto Pexels)

Anche se la maggior parte della dieta dei coralli proviene dalle zooxanthellae, possono anche “pescare” il loro cibo. Quando si nutrono, i polipi del corallo estendono i loro tentacoli dal corpo, e li agitano nelle correnti d’acqua in cui incontrano piccoli pesci, plancton o altre particelle di cibo. 

La superficie di ogni tentacolo ha centinaia di cellule spinose chiamate nematocisti, e quando piccole prede sono vicine ai tentacoli usano queste cellule per stordire o uccidere le prede prima di passarle alla bocca.

Come si riproducono e crescono

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I coralli hanno diverse forme (Foto Pexels)

Molte specie di coralli si riproducono una o due volte all’anno. La maggior parte delle specie si moltiplica rilasciando le uova e lo sperma nell’acqua, ma il periodo di schiusa varia a seconda delle specie. Quando un uovo e uno sperma si incontrano, formano una larva nota come planula. I piccoli di corallo somigliano a delle piccolissime meduse e inizialmente galleggiano vicine alla superficie, per poi scendere nella colonna d’acqua fino a trovare uno spazio adatto in cui trovare casa – solitamente una superficie dura a cui attaccarsi.

La deposizione delle uova avviene ogni anno attorno allo stesso periodo, e sembra essere collegata al ciclo lunare. Questo ha permesso a scienziati e subacquei di poter osservare questo magnifico fenomeno, assieme a tutti i pesci e predatori che si avvicinano per nutrirsi.

Anche in condizioni ideali, i coralli che costituiscono queste barriere crescono molto lentamente, mostrano una vasta gamma di forme. In generale, i coralli più grandi – solitamente dalla forma sferica – crescono lentamente di 0.5-2 cm all’anno. Alcune specie comunque, in condizioni favorevoli (temperatura costante, azione delle onde moderata, alta esposizione alla luce), possono crescere anche fino a 4.5 cm all’anno. Le colonie di rami invece tendono a crescere più velocemente, in condizioni favorevoli possono crescere verticalmente fino a 10 cm all’anno.

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F. B.

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