Quali sono gli odori preferiti dal gatto e perché? Ecco un elenco dei cinque prediletti dai felini domestici.

L’olfatto è il senso con cui i gatti si interfacciano alla realtà che li circonda e leggono il mondo. I felici domestici hanno un olfatto estremamente sviluppato e, non diversamente dalle altre specie viventi esseri umani compresi, catalogano gli odori dividendo quelli che preferiscono da quelli che invece non sopportano o che possono provenire da sostanze potenzialmente pericolose. Ma quali sono i cinque odori preferiti dal gatto? Ecco un elenco.
I cinque odori preferiti dal gatto: ecco una classifica di quelli più amati dai felini domestici
I gatti hanno un olfatto molto sviluppato e reagiscono ad alcuni odori che gli esseri umani non riescono a percepire. I felini domestici possiedono, infatti, circa 200 milioni di recettori olfattivi. Si tratta di una cifra estremamente elevata se si considera che gli esseri umani possiedono solo 5 milioni di recettori olfattivi. Per i quattro zampe, l’olfatto è uno strumento fondamentale per esplorare l’ambiente, comunicare e ottenere informazioni importanti.

Per i gatti, l’atto di annusare è controllato dal cervello e richiede apprendimento, migliorando e raffinandosi con la pratica e l’esperienza. I quattro zampe sono attratti soprattutto dagli odori intensi. I cinque più apprezzati dai felini domestici sono l’odore del pet mate; l’odore dell’erba gatta; l’odore della candeggina; gli odori della valeriana; l’odore della pianta di ulivo.
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A suscitare l’interesse nei gatti sono determinate composizioni chimiche delle sostanze diverse che talvolta agiscono in modo simile ai feromoni, cioè i segnali chimici che i gatti usano per comunicare tra loro. Il legame affettivo tra uomo e gatto si basa su un reciproco sentimento emotivo tra le due specie. Attraverso l’olfatto, il quattro zampe impara tutto sul proprio umano. L’odore del pet mate attiva nel cervello del felino le aree del piacere e della sicurezza e riduce lo stress. I felini sono molto attenti agli odori legati al loro ambiente e ai membri del loro gruppo sociale. L’odore degli umani, unito a quello dei vestiti o degli oggetti utilizzati, rappresenta per il gatto un segnale di sicurezza e famigliarità. Non è infrequente, infatti, che i mici scelgano di riposarsi o addormentarsi su capi di abbigliamento dei loro umani o su una sedia occupata dai loro pet mate.

Come dice il suo nome comune, l’erba gatta (Nepeta cataria) è particolarmente amata dai felini domestici. Si tratta di una pianta aromatica che appartiene alla stessa famiglia della menta, originaria di Europa e Asia, ma oggi diffusa in tutto il mondo. Ad attirare i felini domestici è una sostanza contenuta nelle foglie e nei fusti della pianta, chiamata nepetalattone, un olio essenziale che stimola i recettori presenti nel naso dei gatti, scatenando una reazione simile a quella provocata da alcuni feromoni. Un altro odore amato dai gatti è quello della candeggina. I gatti sono incuriositi da questo odore e reagiscono in modo simile a quanto accade con l’erba gatta. Gli esperti spiegano infatti che alcune componenti chimiche della candeggina sono simili a quelle dei feromoni felini dato che hanno una struttura simile al nepetalattone dell’erba gatta. Bisogna fare attenzione a questo prodotto chimico, pericoloso se inalato in grandi quantità sia per gli animali che per le persone.

I felini domestici amano poi come odore quello delle foglie e del legno dell’ulivo. Le reazioni sono simili a quelle provocate dall’erba gatta: strofinamenti, rotolamenti, fusa e miagolii intensi. La causa dovrebbe essere la presenza di composti chimici che agiscono sui recettori olfattivi dei gatti come se fossero feromoni. I gatti amano inoltre giocare con le radici di valeriana. La Valeriana officinalis è una pianta conosciuta per le sue proprietà rilassanti sugli esseri umani. Nei gatti il suo odore provoca una vera e propria esplosione di eccitazione grazie a una sostanza chiamata actinidina, che stimola i recettori olfattivi dei gatti in modo molto simile al nepetalattone dell’erba gatta. Quando un gatto annusa la valeriana inizierà a rotolarsi, a strusciarsi sulla fonte dell’odore e a miagolare, a fare le fusa.
L’importanza dell’olfatto nei gatti
I gatti sono animali territoriali, protettivi nei confronti del proprio spazio. Strusciarsi sugli oggetti è un comportamento naturale per i gatti, un’abitudine che è da ricondurre alla marcatura del territorio e alla curiosità verso gli odori nuovi o familiari. Tra i sensi utilizzati per monitorare l’ambiente che li circonda vi è l’olfatto. I gatti usano il loro olfatto anche per comunicare con l’ambiente. Dormire ai piedi dell’umano non è solo un modo per riconoscere l’odore familiare, ma anche per rilasciare il proprio. Il sonno vicino all’umano può essere interpretato come un momento di vulnerabilità condivisa. Scegliendo un punto come i piedi, il gatto bilancia il bisogno di vicinanza con il desiderio di mantenere una certa libertà di movimento.
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Secondo quanto emerso dalle ricerche, i gatti utilizzano diversi sensi per comunicare anche se si specializzano in uno o due sensi privilegiati. Ciò significa che quando si deve trasmettere il messaggio è vantaggioso utilizzare la modalità sensoriale più sviluppata nel gatto. E in questo senso, i recettori tattili e olfattivi sono tra i più sviluppati. Uno dei comportamenti riconducibili agli istinti naturali è quello di strusciarsi sulle superfici. Strofinando il muso (in particolare la zona vicino al mento in cui sono presenti le ghiandole odorifere) sui mobili o sulle scarpe, ad esempio, il gatto lascia il proprio odore, comunicando all’ambiente circostante la sua presenza. Le ghiandole odorifere, tramite le quali i gatti rilasciano i feromoni, ovvero delle sostanze chimiche che servono per comunicare la loro presenza in un determinato ambiente, si trovano dietro alle orecchie, sulle guance, ai lati della bocca, sul mento e nella zona caudale. (di Elisabetta Guglielmi)