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Salute dei Gatti

Morbo di Bowen nel gatto: causa, sintomi e trattamento

In questo articolo tratteremo di un tumore abbastanza frequente nel gatto, il morbo di Bowen nel gatto. Vediamo la causa, i sintomi e il trattamento.

Le razze maggiormente a rischio sono quello con il pelo bianco(Foto Pixabay)

Il principale elemento di rischio del Morbo di Bowen nel gatto è rappresentato dal mantello chiaro e dalla carenza di peli in aree maggiormente esposte al sole, in particolar modo la testa del felino. In pochi casi infatti si vede questo tumore nei gatti neri e nei siamesi.

L’età di maggiormente soggetta al Morbo di Bowen o anche detto carcinoma squamoso è solitamente abbastanza alta ossia sui 12 anni. Ciò non toglie che le lesioni pre-neoplastiche compaiono anche nei gatti più giovani. Inizia come lesioni crostose, non dolorose, a con una maturazione lenta: la maggior parte dei proprietari, le scambia per semplici  graffi del gatto che non guariscono.

Causa del Morbo di Bowen nel gatto

Le aree che vanno maggiormente ad essere colpite sono: le orecchie, il naso o le palpebre.(Foto Pixabay)

Il Morbo di Bowen nel gatto o carcinoma a cellule squamose è un tumore maligno molto frequente nei felini e ha origine nei cheratinociti epidermici. Si verifica solitamente nella pelle esposta eccessivamente al sole ed è preceduta da cheratosi attinica o cheratosi solare.

Le aree che vanno maggiormente ad essere colpite sono: le orecchie, il naso o le palpebre. Di conseguenza, quegli animali che trascorrono molte ore del giorno a contatto diretto con i raggi del sole sono più predisposti, soprattutto nella stagione estiva. Ma è possibile, anche se è relativamente difficile, che un gatto non esposto al sole soffra di questa malattia.

Sintomi del Morbo di Bowen nel gatto

I sintomi del Morbo di Bowen.(Foto Pixabay)

Partiamo col dire che non tutte le ferite sono sinonimo di Morbo di Bowen o carcinoma squamoso, ma se le ferite sembrano peggiorare di giorno in giorno è molto probabile che lo siano.

Ferite che maggiormente noteremo nelle aree come: orecchie, naso o palpebre. Soprattutto nelle orecchie, queste ferite arrivano a sanguinare. I principali sintomi che si andranno a notare in particolar modo sono:

  • ulcere della pelle;
  • ferite che sanguinano;
  • aree del corpo di color rosa e senza peli;
  • croste sul corpo;
  • pelle arrossata del gatto.

Davanti a questi sintomi, appena elencati, presenti sul corpo del gatto è importante agire tempestivamente, portando il felino quanto prima a visita dal veterinario.

Anche se purtroppo ciò non avviene in quanto il progredire della malattia spesso è lenta e ciò confonde il proprietario, lasciando così avanzare seppur lentamente la patologia.

Diagnosi e trattamento

Diagnosi e trattamento da parte del veterinario (foto iStock)

Di solito il veterinario visita il gatto quando ormai le lesioni sono in stadio avanzato, quando praticamente tutto l’orecchio o il naso del gatto, sono ricoperti da lesioni crostose e sanguinanti.

La diagnosi deve escludere la possibilità che possano essere ben altre le malattie, come per esempio: il lupus, la piodermite, le malattie fungine o granulomatose.

Una volta accertata la patologia, in questo caso Morbo di Bowen nel gatto, il veterinario potrà procedere come prima cosa con la chirurgia e successivamente chemioterapia o radioterapia.

  • La chirurgia sulle orecchie del gatto consiste in una conchectomia, mentre sulle palpebre la chirurgia risulta più invasiva in quanto è difficile l’asportazione con margini e bisogna valutare se applicare poi tecniche di chirurgia plastica.
  • In alternativa la fotodinamica, trattamento possibile solamente nelle forme iniziali e in quelle pre-cancerose e richiede comunque un’anestesia generale. Altrimenti si può optare per l’infiltrazione locale di chemioterapici come la bleomicina e i composti del platino, sempre comunque in anestesia totale dell’animale.
  • Anche la radioterapia pare funzioni nelle lesioni non molto gravi.

Quando ci si accorge presto del tumore e questo colpisce le orecchie, la prognosi è favorevole, poiché può essere rimossa con successo, ottenendo un pieno recupero. Nei casi in cui la rimozione non può essere eseguita interamente, la prognosi è considerata di caso in caso.

I consigli degli esperti sono di tenere il gatto bianco in particolare, in casa a riparo dal sole e ogni qualvolta è in procinto di uscire ed esporsi ai raggi solari ,è il caso di proteggerlo con creme apposite in vendita nelle farmacie specializzate veterinarie, con l’estrema attenzione che il gatto non lecchi il prodotto.

Raffaella Lauretta

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Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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Raffaella Lauretta

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