Poliartrite cronica nel gatto: cause, sintomi e trattamento

Foto dell'autore

By Raffaella Lauretta

Salute dei Gatti

I gatti possono soffrire di alcune malattie legate alle loro articolazioni, proprio come noi umani, la poliartrite cronica nel gatto è una di queste.

gatto
La poliartrite cronica nel gatto, è un’artropatia infiammatoria ossia una patologia che coinvolge gli arti dell’animale.(Foto AdobeStock)

La poliartrite cronica nel gatto, è una malattia degli arti infiammatoria ossia una patologia che coinvolge gli arti dell’animale, di solito due o più articolazioni. È di fondamentale importanza classificare le forme artritiche del gatto in poliartrite erosiva e non erosiva (in base al grado di danno a carico dell’osso e della cartilagine articolare).

Nel gatto, la poliartrite erosiva spesso deriva da stati settici, infezioni batteriche sostenute da forme-L e poliartriti croniche progressive, mentre la poliartrite non erosiva probabilmente si riconosce in essa un’origine immunodepressiva, essendo purtroppo non ben identificata.

Mentre la poliartrite cronica progressiva di tipo deformante è una variante rara che solitamente colpisce i gatti anziani. Vediamo nei prossimi paragrafi quali le cause, i sintomi e i possibili trattamenti della poliartrite cronica nel gatto.

Potrebbe interessarti ancheFELV: La Leucemia felina

Cause della poliartrite cronica nel gatto

malattie dei polmoni nel gatto
La poliartrite cronica nel gatto, è una malattia immuno-mediata (Foto AdobeStock)

La poliartrite cronica nel gatto, è una malattia immuno-mediata, il che significa che la condizione è il risultato del sistema immunitario che attacca i tessuti articolari, si verifica esclusivamente nei gatti maschi a prescindere se castrati o meno.

Purtroppo non si conosce con precisione la causa di questa patologia, ma sembra che a creare questa condizione possano essere i virus della FeLV e il virus sinciziale felino, un virus nascosto del gatto che di solito non implica condizioni problematiche.

Nei gatti in cui sono presenti entrambi i virus è possibile che si  possa manifestare questa malattia a causa della formazione di immunocomplessi. Esistono due forme di poliartrite cronica progressiva nel gatto:

  • artrite periostale proliferativa non erosiva, non deformante e anchilosante: colpisce i gatti giovani con tumefazione articolare, osteoporosi periarticolare con neoproduzione di osso;
  • artrite erosiva deformante: colpisce i gatti anziani, alterazioni dell’osso subcondrale e sublussazione articolare.

Potrebbe interessarti anche: Artrite nel gatto: come curarla con rimedi naturali

Sintomi

Portare il gatto dal veterinario
I gatti riescono a nascondere molto bene i loro disturbi.  (Foto Adobe Stock)

Nella maggior parte delle volte è possibile identificare la malattia attraverso i sintomi, in particolare i segnali clinici che andremo a specificare. Ma è anche vero che rilevare la poliartrite nel gatto e non solo questa malattia, non è facile. I gatti riescono a nascondere molto bene i loro disturbi. Nonostante ciò se il gatto dovesse mostrare il minimo sintomo, diventa fondamentale portarlo dal veterinario. I sintomi che sono possibili rilevare sono:

  • dolore muscolare;
  • febbre forte nel gatto;
  • infiammazione delle articolazioni;
  • perdita di mobilità;
  • depressione;
  • apatia;
  • gonfiore degli arti;
  • difficoltà alle articolazioni;
  • cambiamenti nel comportamento.

Davanti alla presenza di queste problematiche il veterinario potrà già ipotizzare una diagnosi, ma per potere essere preciso dovrà effettuare determinati esami, che approfondiremo nel paragrafo successivo. Laddove il gatto venga trascurato e la malattia non presa in considerazione, l’animale inizierebbe a perdere peso e ad avere difficoltà a deambulare. Generalmente la poliartrite cronica nel gatto si divide in due fasi:

  • prima fase o fase acuta: questa prima fase colpisce piedi, del carpo (polso) e del garretto e il gatto può avere febbre, diminuzione dell’appetito, rigidità, zoppia, dolore e liquido nelle articolazioni. Sempre in questa fase la cartilagine viene erosa dalle estremità delle ossa che compongono l’articolazione e gli speroni ossei e l’ispessimento osseo si verificano nelle ossa adiacenti all’articolazione;
  • seconda fase o fase cronica: colpisce generalmente giovani gatti maschi di età inferiore ai 5 anni, generando l’erosione della cartilagine gravemente in modo che l’osso sotto la cartilagine sia esposto, causando così un forte dolore. Tutto ciò provoca una diminuzione di movimento e causa deformità dovuta dall’ispessimento delle articolazioni colpite. Purtroppo non esiste una cura per la poliartrite progressiva cronica nel gatto.

Potrebbe interessarti anche: Alimentazione del gatto con l’artrite

Diagnosi e trattamento della poliartrite cronica nel gatto

gatto veterinario
Colesterolo alto nel gatto: cause, sintomi e cura

Partendo da una prima visita del tutto visiva e fisica del gatto, il veterinario procederà con esami specifici per poter stabilire con precisione che tipo di patologia bisognerà andare a trattare. Ragion per cui il medico effettuerà i seguenti esami:

  • esami del sangue;
  • radiografie;
  • ecografie;
  • esame del liquido sinoviale e test per FIV/FeLV;

In merito al trattamento della poliartrite cronica nel gatto di solito vengono anche prescritti integratori come: condrotitina o glucosamina, utili per alleggerire i sintomi dell’animale. Mentre la terapia in fase acuta, si basa sulla somministrazione di cortisonici fino a trovare una dose di mantenimento e sull’eventuale associazione con ciclofosfamide o azatioprina per il controllo sul lungo periodo.

Nel gatto, come per ogni essere umano, la diagnosi precoce, risulta giocare un ruolo importantissimo ed ha un importanza soprattutto nelle forme erosive in cui le alterazioni articolari degenerative assumono carattere irreversibile, risultano dolorose e possono richiedere il trattamento chirurgico. Bisogna purtroppo tenere presente che sono molti i gatti che rimangono in condizioni pessime di dolore e rispondono male al trattamento, dove non è possibile arrivare alla guarigione e la terapia va effettuata per tutta la vita dell’animale.

Raffaella Lauretta

Impostazioni privacy