L’incredibile storia del gatto Sir Bigotes ha sorpreso tutti: il felino domestico bisognoso di aiuto è giunto alla clinica veterinaria da solo.
L’andirivieni quotidiano di pazienti purtroppo è comune negli ospedali di tutto il mondo. Malati e feriti entrano e escono dai reparti, scortati in ambulanza, accompagnati dai loro amici e famigliari o vi giungono semplicemente da soli. Non sarebbe quindi una novità sentire la notizia di un paziente che si è recato da solo in un ospedale. Qualche giorno fa, però, in un centro veterinario della Colombia è successo qualcosa di veramente singolare. Era il novembre del 2024 quando davanti alla porta di una clinica veterinaria si è presentato un paziente piuttosto insolito: un gattino randagio malato, giunto da solo a farsi medicare.
Il gatto Sir Bigotes giunto da solo dal veterinario per farsi curare: i post su Instagram del saggio micetto
Il sorprendente fatto è testimoniato da video e post condivisi sul profilo social di un rifugio locale, La Casa De Los Gordos (all’account Instagram @casa de los gordos). Nel post condiviso su Instagram lo staff di La Casa de los Gordos hanno ricordato che “tre mesi fa, un gatto in apparente condizione di strada, magro e visibilmente malato, si è presentato da solo davanti alla porta di una veterinaria, come se sapesse che avrei trovato aiuto lì, è entrato in cerca di aiuto”.
Lo scorso autunno a Tocancipá, in Colombia, un gatto randagio si è presentato davanti alla porta di una clinica veterinaria. Il micetto, che pesava solo tre chili, era denutrito, assetato e gravemente malato. Lo staff di un’organizzazione animalista locale, la Fundación La Casa de los Gordos, si è preso cura del felino domestico, battezzandolo Sir Bigotes. Nonostante la fondazione avesse sospeso l’accoglienza di nuovi animali per difficoltà economiche, il povero felino è stato aiutato.
Non si conosce nulla di sicuro sul passato di questo singolare gattino, la cui intelligenza è di certo indiscussa. Il micetto probabilmente, trovandosi per caso nei dintorni dell’ospedale, deve aver compreso che coloro che entravano nell’edificio avevano bisogno di aiuto e così anche lui si è comportato allo stesso modo, trovando un luogo sicuro in cui venire accudito.
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Malato, denutrito e visibilmente sofferente, il felino sembrava però sapere esattamente che avrebbe ricevuto l’aiuto degli umani della clinica. Lo staff della Fundación La Casa de los Gordo, situata a Tocancipá, Cundinamarca, dall’arrivo del gattino, ha accompagnato il felino in un lungo percorso, tra radiografie, ecografie, esami specialistici e consultazioni con cardiologi veterinari. Purtroppo, non subito è stato chiaro quale fosse la malattia del micetto, dal momento che i suoi sintomi erano diversi. Sir Bigotes sembrava avesse delle difficoltà respiratorie.
Alla fine, dalle radiografie ed ecografie è risultato chiaro che Sir Bigotes era affetto da una polmonite da Klebsiella, una grave infezione batterica che aveva formato un ascesso polmonare. Il micetto è risultato anche positivo alla Fiv, il virus dell’immunodeficienza felina, che ha reso ancora più complicato il suo percorso di guarigione. A febbraio 2025, Sir Bigotes è stato ricoverato d’urgenza a causa di un edema polmonare. Nonostante la gravità della situazione, i volontari non hanno mai perso la speranza, continuando a condividere aggiornamenti sui social: “Il nostro caro Sir Bigotes è stato molto male, ma continuiamo a lottare per lui”.
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Il coraggioso felino ha mostrato in questo difficile percorso una straordinaria voglia di vivere. “La sua forza ci commuove ogni giorno”, raccontano dalla fondazione. In questi mesi il legame di affetto tra soccorritori e micetto è cresciuto. Sir Bigotes è riuscito a mettere su peso, rendendo meno complesso il trattamento medico, Il felino è ancora molto malato, ma continua a mostrare lo stesso coraggio che lo ha contraddistinto quando ha capito di dover raggiungere da solo la clinica veterinaria.
I veterinari inizialmente avevano ipotizzato che Sir Bigotes avesse la FCV. Una delle malattie nel gatto che più comunemente ha tra i sintomi lo starnuto è la calicivirosi felina. Questa malattia è causata dal Calicivirus felino (FCV), un virus a RNA senza envelope che rientra nella sindrome delle infezioni delle vie respiratorie superiori nei gatti. Si tratta di un virus resistente ai detergenti lipidici, che però può essere inattivato dall’ipoclorito di sodio.
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Il calcivurus si trasmette per contatto diretto tra gatti malati o portatori sani, ma anche per contatto indiretto tramite oggetti contaminati o vettori passivi come gli esseri umani. I medici consigliano per questo motivo di lavarsi sempre le mani. Gli esemplari maggiormente a rischio sono i cuccioli di gattino (entro l’anno di vita), i gatti adulti e anziani con sistemi immunitari compromessi. Altri soggetti a rischio sono i gatti sani portatori del virus, che rappresentano un rischio per altri felini. Il Calicivirus felino non è contagioso per l’uomo o per i cani, ma è altamente contagioso tra i gatti. I sintomi della calicivirosi variano in base alla virulenza del ceppo e alle condizioni del sistema immunitario del gatto e può presentarsi in forma lieve o grave. La sintomatologia include infezioni batteriche nasali, congiuntivite, chemosi, blefarospasmo. Anche starnuti, tosse, febbre, anoressia, nonché ulcere orali e gengivite sono tra i sintomi più comuni. (di Elisabetta Guglielmi)