Cavalli ciechi ritornano a vivere: la loro seconda possibilità

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By Redazione

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E’ una storia bellissima quella dei cavalli ciechi ritornati a vivere ed a galoppare. La loro seconda possibilità si realizza grazie ad una volontaria.

Animali privi di vista
Animali privi di vista (fonte Facebook)

Esistono storie che lasciano il segno e questa che vi raccontiamo è proprio una di quelle. Alcuni cavalli ciechi sono hanno ricevuto una seconda possibilità di vita grazie all’impegno, la costanza e soprattutto l’amore di una volontaria. Il loro destino sarebbe stato decisamente diverso senza l’intervento della donna che, ormai da tempo, si prende cura di loro. Il suo rifugio ha come obiettivo proprio l’accoglienza di tutti gli animali che per il resto del mondo rappresentano soltanto carne da macello. Il lavoro è tanto e gestire animali senza vista non è affatto facile ma l’esempio di questa donna mostra come nessun traguardo è impossibile se raggiunto con amore. Oggi i cavalli sono ritornati a galoppare ed a muoversi agilmente dentro il loro spazio ma questo risultato è il frutto di un lavoro molto intenso.

Cavalli ciechi ritornano a vivere: conoscono i segni verbali

Kathy e Buddy
Kathy e Buddy (fonte Facebook)

L’amore per il prossimo è alla base di questo importante progetto grazie al quale i cavalli ciechi hanno ricevuto una seconda chance. La loro storia arriva da New York dove Kathy Stevens ha fondato il Catskill Animal Sanctuary nel lontano 2001. Sono infatti venti anni che Kathy si prende cura di tutti gli animali considerati solo come del cibo. Per la donna, salvare una mucca traumatizzata o un cavallo privo di vista, equivale a dare una seconda vita ai cuccioli abbandonati.

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Nel 2001 arrivò presso il suo centro Buddy, il primo cavallo di una lunga serie e tutti con lo stesso nome. Questo è infatti il nome che viene dato ai cavalli destinati a morte certa ma Kathy ha scritto per loro un nuovo destino.

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Fin dal suo arrivo, il primo Buddy ha lavorato alacremente insieme a Kathy per raggiungere una certa indipendenza e soprattutto per sentirsi nuovamente libero. Pazienza e dedizione hanno accompagnato l’operato della donna che oggi rivede i suoi cavalli galoppare. Ai Buddy sono stati insegnati alcuni segnali verbali così da essere addestrati e successivamente capaci di muoversi liberamente. La storia di Kathy insegna come per ogni essere vivente, umano e animale, esiste sempre una seconda possibilità. Un esempio per tutti.

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M.F.G

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