In Cina sono dei premi: animali vivi pescati come oggetti nei distributori

Vengono trattati alla pari dei peluche che si vincono nei distributori automatici: ma sono animali vivi pescati come oggetti in Cina.

Cani nei distributori automatici
Animali vivi pescati come oggetti: in Cina si vincono ai distributori automatici (Screenshot Video Facebook@APA-amoreaquattrozampe.it)

Non si conosce (o non si rispetta) più il limite: si tratta di esseri viventi e come tali andrebbero rispettati. Invece sono considerati alla stregua di oggetti, di peluche, che vengono dati in premio a chi riesce abilmente ad acciuffarne uno con il gancio manovrato degli appositi distributori: in Cina animali vivi sono pescati come oggetti e dati in premio a chi riesce nell’impresa. Una novità indecente che ha fatto gridare (giustamente) allo scandalo.

Animali vivi pescati come oggetti: è ciò che accade nei distributori automatici in Cina

E’ l’ennesima brutalità quella che si consuma in Cina davanti a milioni di persone e di bambini, che affollano i luoghi di gioco pubblici. Proprio durante la preparazione del Festival di Yulin, già molto contestato perché si tratta di un festival dove si serve carne di cane, si è consumata l’ennesima atrocità a danno degli animali trattati alla stregua di oggetti.

Cagnolini nella teca
Animali vivi pescati come oggetti: in cani e gatti sono macellati al Festival di Yulin (Screenshot Video Facebook@APA-amoreaquattrozampe.it)

La Cina è sotto l’occhio critico di numerose associazioni animaliste, che non possono accettare che cani e gatti vengano raccolti per strada e vengano stipati in gabbie strettissime, per poi essere cucinati secondo varie ricette. Ma ancora una volta si è gridato allo scandalo: ci sono distributori automatici e Claw Crane che, accanto a peluche e oggetti, inseriscono tra i premi anche animali vivi da prendere con un gancio.

In alcune città cinesi infatti questi apparecchi mettono tra i premi anche animali vivi, spesso cuccioli, che si agitano nella teca insieme a peluche e altri oggetti. E anche loro vengono acciuffati dal gancio che scende telecomandato da chi si cimenta nel gioco.

Animali vivi pescati come oggetti: la lotta di APA

La Action project Animal di Davide Acito (che già aveva salvato 26 cani) ha portato a galla l’incresciosa questione: ancora una volta si fa mercificazione di esseri animati e senzienti come gli animali, in particolare cani e gatti, in Cina. Si tratta di pericolose forme di abuso, che non considerano minimamente le esigenze e i diritti, ma soprattutto la dignità degli animali.

Alla base si evidenzia una estrema mancanza di empatia verso queste creature, trattate alla stregua di oggetti e merci (già nota la triste vicenda degli ‘hotel per maiali’ alti 13 piani dove tenerne a migliaia in Cina). La cosa più grave è che non si tratta affatto di una distribuzione illegale o clandestina, ma perfettamente ‘concessa’ dalle leggi vigenti. I diritti degli animali sono totalmente ignorati e sono spesso costretti a vivere in condizioni disumane, mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza.

Infatti questi animali rinchiusi nella teca dei distributori sono esposti a qualsiasi tipo di temperatura, al chiuso e con dell’acqua fredda inserita all’interno quando fuori fa troppo caldo. Ci si chiede naturalmente quale potrebbe essere il loro destino una volta che sono stati ‘pescati’ dal fortunato vincitore, se a tutti sembra normale vincere un premio del genere.

Si può cambiare la situazione e, se sì, in che modo?

La APA lavora e si batte affinché vengano riconosciuti i diritti degli animali, documentando i maltrattamenti cui sono sottoposti e rivolgendosi direttamente al Parlamento europeo. Ma la vera rivoluzione deve partire dai cittadini, inculcando loro l’idea che si tratti di esseri viventi, senzienti e che come tali andrebbero sempre rispettati.

Cane pescato come premio
Animali vivi pescati come oggetti: sono premi per chi riesce a pescarli (Screenshot Video Facebook@APA-amoreaquattrozampe.it)

Purtroppo, così come accade per il Festival di Yulin o dog meat festival, questi eventi attraggono anche migliaia di turisti, con altrettanti scarsi scrupoli nel vedere trattati in modo barbaro soprattutto cani e gatti. Quindi il vero cambiamento dovrebbe avvenire in loco, impostando una nuova linea di pensiero, ma la strada (a quanto pare) è ancora lunga.

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E’ vero che anche la nostra cultura alimentare ci porta a consumare altri animali domestici, ma qui viene sottolineata la barbarie con la quale vengono ‘raccattati’ cani domestici o randagi, per poi essere macellati senza scrupoli.

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