Un’antica creatura dall’anatomia incredibile che cambia tutto ciò che sapevamo sulle origini delle farfalle e ci rivela un passato inaspettato.

Gli scienziati, hanno trovato un insetto molto antico con un corpo davvero speciale che ci fa cambiare idea su come sono nate le farfalle.
Tale scoperta, non solo ci fa capire meglio la storia, ma ci racconta anche qualcosa di sorprendente su come le farfalle vivevano tanto tempo fa, ossia in modo molto diverso da come abbiamo sempre pensato.
Chi è la creatura che riscrive la storia degli artropodi?
Nel cuore delle montagne rocciose canadesi, è stato scoperto un fossile che sembra uscito da un mondo alieno, ma che racconta una storia sorprendente sull’evoluzione precoce della vita sulla terra.
Il suo nome è Mosura fentoni, vissuto oltre 500 milioni di anni fa. Si tratta di un artropode marino, con caratteristiche uniche che gettano la luce su come si sono sviluppati i primi organismi complessi.
Mosura fentoni: l’animale con tre occhi e branchie “fuori posto”
Quello che rende Mosura fentoni davvero speciale, è il suo aspetto molto strano.

Aveva tre occhi davanti, probabilmente per vedere meglio in acque buio poco illuminate.
Il suo corpo era lungo e diviso in parti e aveva caratteristiche diverse da quelle degli artropodi più antichi che conosciamo.
Ma la cosa più sorprendente sono le branchie che aveva vicino alla coda, una cosa che i ricercatori non si aspettavano, perché di solito gli artropodi hanno le branchie in altre posizioni.
Queste branchie, forse gli permettevano di vivere in acque con poco ossigeno o di avere tanta energie per muoversi molto, magari per cacciare o riprodursi.
Un tesoro del Cambriano: la scoperta dei Burgess Shale
Il nome Mosura fentoni è ispirato a Mothra, una grande falena del cinema giapponese.

Questo, perché la sua forma ricorda un po’ quella di una farfalla, anche se in realtà era un animale marino molto diverso dalle farfalle che conosciamo oggi.
Questo animale è vissuto circa 506 milioni di anni fa ed è stato ritrovato in un posto famoso per i suoi fossili, chiamato Burgess Shale.
Qui si sono conservati, in modo speciale, i resti di creature vissute nel Cambriano, un periodo in cui la vita cominciò a diventare molto varia e complessa.
Tecnologia e fossili: Il passato come non l’abbiamo mai visto
Usando tecnologie moderne, come la microscopia elettronica e immagini molto dettagliate, gli scienziati hanno potuto studiare parte importanti del suo corpo, come ad esempio il sistema nervoso, la digestione e anche il sistema circolatorio.
In particolare, hanno potuto vedere i nervi collegati agli occhi, cosa che ha dato informazioni preziose su come si sono evoluti i sensi di questi animali.
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Una nuova prospettiva sull’evoluzione degli artropodi
Prima di scoprire Mosura fentoni, si credeva che i radiodonti fossero piuttosto simili tra loro. In realtà, questa specie dimostra che già 500 milioni di anni fa esisteva una grande varietà di forme e adattamenti.
L’evoluzione degli artropodi, era quindi un processo dinamico, con molte sperimentazioni morfologiche che hanno portato alla diversità di crostacei, insetti e ragni che vediamo oggi.
Questa scoperta, aiuta a capire meglio, come erano gli artropodi nel Cambriano, epoca di grande innovazione biologica.