Il gufo e l’anatroccolo: un legame indissolubile e amichevole

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By Benedicta Felice

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Il gufo e l’anatroccolo, una storia di amicizia emozionante. Tra i due prevale un istinto amichevole e di simpatia reciproca

Tenere immagini (Foto Facebook)
Tenere immagini (Foto Facebook)

 

L’amore che regna tra gli animali è qualcosa di immenso e inimmaginabile per noi umani. La loro abilità trascende ogni razza, poiché non si cura delle diversità di specie. Il loro affetto trapela da immagini e video che rappresentano la loro grande capacità di donare affetto senza riserve. Un esempio proviene da una storia dolcissima che ha come protagonisti un gufo e un anatroccolo. Vediamo com’è andata.

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Il gufo e l’anatroccolo, un legame unico e raro 

Un dolcissimo anatroccolo (Foto pixabay)
Un dolcissimo anatroccolo (Foto pixabay)

Tutto è partito da un incontro insolito che la fotografa ha fatto controllando differenti nidi a cassetta che aveva messo nel giardino, al fine di offrire ospitalità e protezione ai volatili alle prese con la nidificazione. Un giorno, in maniera del tutto inaspettata, ha visto spuntare delle piume dal nido. In quel momento, si è reso conto che un assiolo americano aveva occupato uno dei nidi artificiali ma non era solo. Con lui infatti, c’era un ospite insolito, a tenergli compagnia. Il suo amico era un tenerissimo anatroccolo giallo e nero che ha mostrato un’ottima sintonia con il suo amico anatroccolo. Quando la donna ha avvistato il suo piccolo compagno, sicuramente si sarà posta alcune domande in merito alla sua sicurezza. Il problema principale è stato quello di chiedersi se il rapace rappresentasse un pericolo per l’anatroccolo.

Un finale inatteso

Gufo reale (Foto Pixabay)
Gufo reale (Foto Pixabay)

In effetti, le sue domande non erano infondate poiché ha deciso di contattare un ornitologo che gli ha confermato il rischio che correva. Laurie infatti avrebbe dovuto togliere il piccolo dalla vicinanza dell’anatroccolo e affidarlo ad un ricovero per la fauna selvatica, un posto dove sarebbe stato preso in cura e accolto nel migliore dei modi. Tuttavia, appena la donna si recò verso il nido per prendere l’anatroccolo, quest’ultimo saltò fuori per andare in uno stagno lì vicino. Purtroppo, in maniera del tutto casuale, le tracce dell’anatroccolo si sono perse.

Un evento del genere, è raro e unico nel suo genere ma è già accaduto in passato. Una vicenda simile, capitò nel 2005 quando il direttore del Bird Studies Canada di Manitoba aveva tenuto sotto osservazione la femmina di gufo che era stata capace di incubare e far schiudere tre uova di un’anatra sposa, come ha riportato la ricerca pubblicata sul Wilson Journal of Ornithology. Al riguardo, Christian Artuso ha spiegato: “In tal modo, ci sono tante possibilità di trasmettere dei geni nel caso in cui qualche uovo finisca per essere depredato”. Ciò accade poiché le anatre depositano le uova in nidi che non solo i propri.

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Benedicta Felice

 

 

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