La malattia di Lyme: quando e come fu scoperta

Foto dell'autore

By Gabriele

Cani, News, Salute dei Cani

(Pixabay)

Uno dei parassiti ematofagi più comuni nel cane e in altri animali, è la zecca. Si tratta di insetti minuscoli che portano molte malattie, come la piroplasmosi, la rickettsiosi e la meningoencefalite (nell’uomo). Tra le patologie trasmesse nell’uomo c’è anche la malattia di Lyme, in Italia ancora poco conosciuta. La malattia è stata scoperta nel 1977 dal dottor Willy Burgdorfer. In Connecticut, negli Stati Uniti, una cinquantina di pazienti avevano sintomi simili. Presentavano una strana eruzione cutanea e avevano dolori articolari.

Il medico volle osservare i sintomi e scoprire le cause. Venne fuori che appunto quella patologia era causata da una puntura di zecca. L’insetto provoca una ferita che è anche conosciuta come “occhio di bue“: si tratta di un anello di colore rosso, seguito da un anello più chiaro e da un altro rosso. Ci sono però persone in cui non è stata identificata questa puntura o che non ricordano di averla avuta.

Non solo: la malattia di Lyme può essere trasmessa anche da altri parassiti, oltre che dalle zecche. La neurologa statunitense Elena Frid ha sottolineato: “La malattia è stata trasmessa anche attraverso altri insetti. Tra questi, tafani, ragni, pulci, pidocchi… La malattia può anche essere trasmessa dalla madre al bambino che porta in grembo e potrebbe anche esistere la possibilità che possa essere trasmessa sessualmente, ma al momento non ci sono sufficienti prove scientifiche”.

La malattia di Lyme è causata principalmente dal batterio Borrelia burgdorferi sensu striato, che è presente in Europa ed è l’unico agente di infezione nel Nord America. Occorre prevenzione, per cui il consiglio è di fare attenzione soprattutto durante le escursioni montane. Se si ha il sospetto di essere stati morsi, si consiglia un immediato controllo medico.

Il dramma di Victoria Cabello

Victoria Cabello
Victoria Cabello (Fabio IonÃ/Getty Images)

Negli anni, ha fatto vittime illustri, come ad esempio la famosa modella statunitense Bella Hadid e sua madre Yolanda Foster. Queste ultime hanno voluto raccontare la loro esperienza con la patologia in un libro. In Italia, è emersa invece la vicenda della conduttrice televisiva Victoria Cabello. Per ben tre anni ne ha sofferto, come lei stessa ha spiegato: “All’inizio mi sentivo tremendamente stanca, poi la cosa è andata peggiorando, ma non si arrivava a una diagnosi. Del resto sono sempre stata un po’ avanti: anche in questo caso sono il primo personaggio pubblico in Italia ad aver sofferto di questa malattia. Resto una trend setter”.

Lo stesso dramma è stato vissuto da Paola Ribadeneira, di nazionalità colombiana. Tutto ha inizio nel 2013, quando la donna viveva tra il Regno Unito ed il Ghana e senza rendersene conto venne punta da una zecca. Venendo da una recente gravidanza, all’inizio pensa che quei disturbi siano dovuti a questo, ma poi inizia a peggiorare. La situazione di Paola diventa sempre più complicata e alla fine emerge la malattia di Lyme.

La donna –  il cui marito è di origine italiana – oggi racconta quello che ha vissuto: “Ho trovato un laboratorio a Bologna. Mi ha accompagnata mia suocera. È stata un’odissea. Lei, già anziana, mi aiuta a portare la cartella di 200 pagine con tutta la mia storia clinica. Cammino per tre minuti e poi devo sedermi, il mio cuore non pompa abbastanza sangue. Sento che sto per svenire. Mi prendono dei campioni di sangue e li mandano in Germania per farli analizzare”.

GM

Impostazioni privacy