È morto Romeo: il gatto era considerato come un sindaco

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By Davide

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Molti dei nostri amici a quattro zampe sono delle vere e proprio rappresentanze: come il gatto Romeo, morto da “sindaco” in quel di Vicenza. Il felino, in comune e non solo, era conosciuto e coccolato da tutti. Molti rappresentati istituzionali lo salutano sui social.

Morto Gatto Romeo Sindaco Honorem Vicenza
Il gatto Romeo nella cuccia comunale (Facebook – Paola Sperotto)

La vita non è uguale per tutti. Un conto è la legge, un conto, appunto, è la vita. C’è chi preferisce starsene in disparte, lontano dai famosi “riflettori”, magari vivendo un’esistenza tra natura e campagna. E c’è chi, invece, se ne va in giro, prima da randagio, e poi, magari, trova un posto in comune. Non parliamo di persone, ma di animali. Più specificamente di cani e gatti, i nostri amici a quattro zampe per eccellenza che ormai, da anni, sono entrati a far parte del nostro vivere quotidiano. Come lo era per il gatto Romeo, che a Vicenza era considerato un “sindaco ad honorem”. Purtroppo, dopo tanti anni, il micio si è spento e ha lasciato un gran vuoto. Ma prima di lasciare il vuoto, ha vissuto un’esistenza colma d’affetto. Come testimoniano alcune parole spese sul web.

Il gatto Romeo era considerato un vero e proprio sindaco: ora che non c’è più lascia un gran vuoto

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Il gatto Romeo tra i colori della sua cuccia (Facebook – Giovanni Selmo)

Quando qualcuno ci lascia, per sempre, rimane un gran vuoto. Dovremmo esercitarci alla morte, ma non praticandola, ci mancherebbe, ma contemplandola, come facevano altre civiltà, forse più sviluppate, prima di noi. Giusto per non farci cogliere impreparati e, forse, troppo addolorati nel momento che sopraggiunge.

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Così è sopraggiunta anche per il gatto Romeo. Il felino, dal 2015, era considerato il “sindaco ad honorem” della città di Vicenza. Si è spento all’età di 16 anni, per tutta la vita ha vissuto come un randagio, ma da 6 anni a questa parte aveva deciso di entrare nei piaceri del comune.

Tant’è che, oltre a dare lui da mangiare e riempirlo di coccole, gli avevano costruito una cuccia tutta per lui. Di giorno stava lì, come a fare la guardia e a godersi la sua cuccia, di notte andava in giro come un randagio vero e proprio. E alternava questi movimenti a suo gradimento.

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Ora non c’è più e lascia un gran vuoto. Tant’è che qualcuno lo ha voluto salutare anche su Facebook. Paola Sperotto, capo ufficio stampa del comune di Vicenza, ha scritto: “Ciao Romeo, da domani saremo tutti più tristi. Questa è una delle ultime foto che ti ho scattato, ma ne conservo tante altre. Grazie alle colleghe uscire per averti trattato come un vero sindaco”. Non solo Paola, ma anche l’assessore Matteo Tosetto. Quest’ultimo si è lasciato andare con queste parole: “Dopo 16 anni di onorato servizio è morto il gatto Romeo. Mi accompagnò nella mia prima intervista. Lascia un grande vuoto”.

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