Muore Aslan l’eccezionale cane del Soccorso Alpino Toscano

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By Loriana Lionetti

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E’ stato portato via da un Brutto Tumore Aslan il cane del soccorso Alpino toscano che aveva partecipato a moltissime operazioni di recupero.

Bloodhound

Aslan era un Chien de Saint-Hubert Bloodhound (cane da sangue) questa razza di cani è infatti specializzata nel sentire l’odore del sangue, è utilizzata sopratutto per la caccia e nelle operazioni di soccorso con feriti.

Aslan era infatti uno dei segugi migliori del suo nucleo operativo grazie a lui infatti sono state trovate piste da seguire quando ormai ogni speranza sembrava essere sparita.

Aslan era infatti un cane da ricerca molecolare del soccorso alpino Toscano, era uno dei quattro zampe da ricerca del corpo  nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e viveva la sua entusiasmante vita insieme al suo conduttore.

Ernesto Forzini, è infatti un’operatore della Stazione Monte Falterona del Sast,  il legame che aveva con Aslan era unico sia dal punto di vista affettivo che da quello operativo.

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Il Sast è come si legge dal sito ufficiale :” una struttura operativa del Club Alpino Italiano, è una libera associazione di volontariato apartitica, apolitica e senza fini di lucro ispirata ai principi di solidarietà e fiducia reciproca tra i soci”.

“Ha il compito di provvedere alla vigilanza e prevenzione degli infortuni nelle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, al soccorso degli infortunati e dei pericolanti e al recupero dei caduti. E’ una struttura nazionale operativa del Servizio nazionale di protezione civile”.

Foto soccorso alpino Sast.it Alslan con il suo conduttore Ernesto Forzini

Ora tutti gli operatori del Sast sono chiusi nel dolore ricordando le eccezionali qualità del cane.

“un cane eccezionale, risolutivo in molti “casi speciali”, ha indicato ai suoi “colleghi” a due zampe, la strada da seguire nelle ricerche più complesse quando le speranze di ritrovare il disperso si erano ormai affievolite”

“Un abbraccio a Ernesto, e un’ultima carezza ad Aslan”

“Purtroppo le numerose cure non sono bastate a bloccare il tumore che lentamente lo stava consumando, privandolo della dignità e soprattutto del lavoro per cui era stato addestrato”.

Il cane è deceduto il 18 luglio 2019 a firenze tra le braccia dell’uomo che tanto amava, il nucleo operativo toscano ha perso un eroe.

L.L.

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