Costretto a trascinare il suo corpo per camminare: l’incredibile storia di un cane paralizzato

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By Manuela Lucugnano

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Era costretto a trascinare il suo corpo per poter camminare: la difficile vita di un cane paralizzato alle zampe posteriori

Hazel cane paralizzato
Hazel, il cane paralizzato (Foto Facebook)

Questa storia ha inizio un po’ di mesi fa, quando il 25 di febbraio un cane è stato ritrovato nell’isola Reunion, nell’Oceano Indiano, su una strada mentre trascinava il suo corpo sull’asfalto per poter avanzare. Una donna al volante di un’auto si è accorta del quattro zampe in gravi difficoltà e non ha esitato a fermare la macchina, ha attraversato di fretta la strada creando un piccolo ingorgo.

Fortunatamente tutti i veicoli si sono arrestati in sicurezza e il cucciolo per lo spavento si è rifugiato sotto un’auto. Poco dopo però la sua soccorritrice è riuscita a convincerlo ad uscire dal suo nascondiglio e lo ha condotto di urgenza da un veterinario.

Purtroppo la diagnosi non era delle più rosee: paralizzato agli arti posteriori, una spina dorsale danneggiata, gravi lesioni cutanee, una mascella fratturata. In aggiunta ad un corpo scheletrico e ad uno sguardo pieno di paura e disperazione.

Due giorni dopo, il piccolo è stato affidato alla Association Sauve ton bourbon et Cie.
L’organizzazione no profit ha preso a cuore il caso del piccolo, particolarmente bisognoso di cure. Al cucciolo salvato è stato dato il nome di Hazel.

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Il cane paralizzato e il suo straordinario percorso

Hazel cane paralizzato
Hazel, il cane paralizzato (Foto Facebook)

I volontari ipotizzano che il Fido abbia circa un anno e mezzo, non è dato sapere se sia stato abbandonato, se la sua condizione sia dovuta ad un incidente o come sia riuscito a sopravvivere, ma una cosa è certa: ora non sarebbe stato mai più solo.

Quando l’associazione ha preso in custodia Hazel era convinta che ormai non avrebbe più camminato, quindi hanno optato per fargli eseguire degli esercizi di fisioterapia e a ricorrere all’utilizzo di un carrellino per cani.

Data la sua complicata situazione, le sue analisi sono state inviate a diversi chirurghi ortopedici per ricevere ulteriori pareri. E così è stato avanzata la proposta di eseguire una laminectomia, specificando che tale tentativo non avrebbe assicurato la guarigione ma una ridotta possibilità che il cucciolo avrebbe ripreso a muovere le zampe.

Nonostante il costo elevato dell’operazione e le basse probabilità di miglioramento, l’associazione ha deciso di provare il tutto per tutto e sottoporre Hazel all’intervento, seppur complesso e rischioso. Dopo una prima fase post operatoria particolarmente provante per il Fido, il suo stato è notevolmente migliorato, dando inizio ad uno straordinario recupero.

Il piccolo si è sottoposto ad una lunga riabilitazione con esercizi di fisioterapia e sessioni di elettrostimolazione. Dopo un po’ Hazel ha iniziato a reggersi sulle sue zampe solo per pochi secondi ma supportato da qualcuno. Così l’ipotesi del carrello è stata messa momentaneamente da parte. Dati i suoi miglioramenti, l’unico inconveniente era la sua incontinenza, ma il cucciolo accettava di buon grado di mettere il pannolino.

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Un miracolo inatteso

Hazel
Hazel, il cane paralizzato (Foto Facebook)

Anche se Hazel era riuscito a riacquistare un po’ di reattività nelle zampe posteriori, riusciva soltanto a stare in piedi per bere e mangiare, ma non a muoversi. Il chirurgo ha pronosticato che il suo recupero sarebbe terminato lì, facendo rivalutare l’ipotesi del carrello.

Ma quello che il chirurgo non aveva previsto era la determinazione e la resilienza dello straordinario quattro zampe, così dopo un lungo periodo di riabilitazione il miracolo è avvenuto: Hazel ha cominciato a camminare!

Anche se dovrà continuare la sua riabilitazione, ora il cucciolo è finalmente in cerca di una nuova famiglia. L’organizzazione sottolinea però che si tratta di “un’adozione particolare“, Hazel non può ricevere spintoni alla schiena, quindi ha bisogno di una famiglia con cani tranquilli e di essere al sicuro da vari pericoli.

Data la sua condizione davvero delicata l’associazione ha assicurato che il cucciolo resterà a loro carico a vita, continuando a finanziare tutte le cure veterinarie e la sua riabilitazione. La Association Sauve ton bourbon et Cie è rimasta fortemente legata a questo salvataggio, soprattutto al coraggio, alla forza e alla voglia di questo cucciolo di “assaggiare la felicità”: “Hazel è il nostro piccolo miracolo“.

M. L.

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