Un salvataggio importante quello per Tita, la tartaruga caretta con la plastica nello stomaco. Ora si trova in cura all’Acquario di Genova.
Sono migliaia e migliaia gli animali marini costretti a vivere sommersi dai quintali di plastica presenti in mare. Anche Tita, la piccola tartaruga caretta è stata salvata dalla plastica grazie ad un avvistamento fortuito. Il fato infatti ha voluto che la testuggine fosse trovata e tratta in salvo da un’imbarcazione di passaggio ma quella di Tita è la storia di un animale fortunato. Il riciclo della plastica è uno dei problemi più gravi del nostro pianeta e che attanaglia l’intero ecosistema. Ogni giorno produciamo quintali di plastica che però non viene adeguatamente smaltita e ancora meno riciclata. Così finisce in mare e uccide il sistema marino costretto a vivere in un habitat rovinato dall’uomo. “Siamo quello che buttiamo” potremmo dire perché, a patire la sovrabbondanza di plastica è anche lo stesso uomo in quanto, sempre più spesso, vengono trovati nei pesci le micro plastiche presenti quindi poi anche nei cibi. Diverse le manifestazioni e gli appelli affinché si cambi rotta prima che davvero sia troppo tardi. La storia di Tita è l’esempio lampante di come il mare sia ormai una terra di plastica e di come gli essere marini siano le prime vittime di questa terribile realtà.
Tita, la tartaruga caretta con la plastica nello stomaco
Le immagini sono state diffuse dalla pagina Facebook dell’Acquario di Genova dove, attualmente, la tenera tartaruga Tita si trova in cura. Il suo nome è stato scelto dai quattro bambini presenti sull’imbarcazione che l’ha tratta in salvo ed il suo destino invece è stato segnato dal diportista Tommaso Ascarelli.
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La testuggine si trovava a largo di Portofino, nel Mar Ligure, ed è stato proprio Tommaso a lanciare l’allarme avvisando la Marina di Santa Margherita. Tita pesa 36 chili ed è stata trasferita a Genova grazie all’intervento dei militari.
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Giunta presso il reparto cure dell’Acquario, la testuggine è stata sottoposta ai controlli di routine dai quali è emersa la presenza di plastica nello stomaco. La testuggine resterà ricoverata a Genova fino a quando non sarà guarita e sarà poi riportata nel suo habitat.
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