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Un bonus da 150 euro a chi adotta un cucciolo in un santuario

Un bonus da 150 euro a chi adotta un cucciolo in un santuario autorizzato dalla direzione veterinaria. La lodevole iniziativa a Malta

Adozione cuccioli (Fonte Pixabay)

Un’iniziativa lodevole adottata a Malta, che incoraggia le buone azioni da intraprendere verso i nostri amici animali, costituendo un chiaro esempio anche per l’Italia. Il segretario parlamentare per i diritti degli animali, Clint Camilleri, ha avviato un programma concernente l’adozione di un assegno di 150 euro a chi adotta un animale domestico da un santuario autorizzato anziché adottarli presso un allevatore privato.

Un bonus da 150 euro e la speranza di una famiglia amorevole

Cane felice (Fonte Pixabay)

La proposta è stata avanzata nella speranza di incoraggiare le persone a concedere una casa agli animali, facendogli trovare una famiglia piena di amore disposta ad accoglierli. Tuttavia, è bene precisare che l’affidamento dell’assegno avverrà soltanto nel momento in cui saranno rispettate determinate condizioni. Infatti, le persone interessate potranno godere di tale beneficio, soltanto dopo aver effettuato i necessari controlli, poiché il bonus verrà erogato a distanza di sei mesi dalla presa in carico del cucciolo.

Le regole per l’adozione

Cane attende l’adozione (Fonte Pixabay)

La condizione indispensabile per l’affidamento concerne la maggiore età della persona che richiede l’adozione, seguita dall’affidamento ad un santuario autorizzato dalla direzione del regolamento veterinario.

I cuccioli scelti potranno essere due per ogni abitazione, ed entro cinque giorni dall’adozione il nuovo proprietario deve rendere noto il trasferimento del microchip. Inoltre, a ciò si aggiungono le regole sulla sterilizzazione, considerevole per il benessere e la corretta convivenza tra cane e padrone.

La priorità è attribuita ai cani e ai gatti di età superiore ai quattro mesi, che dovranno essere sterilizzati non appena adottati. Poi, sarà il turno dei cani e dei gatti più giovani che dovranno essere sterilizzati non appena avranno compiuto quattro mesi. Al termine della pratica, è fondamentale segnalare la procedura al sistema della direzione.

A quest’ultima, inoltre, deve essere comunicata anche la morte dell’animale entro 24 ore e il trasferimento del cadavere  non deve essere effettuato se prima non sono state condotte le opportune ispezioni. Pertanto, è assolutamente vietato concedere tale beneficio a chi in passato si è reso responsabile di maltrattamenti verso gli animali.

Un’idea nobile che rende merito a chi antepone il benessere degli animali sopra ogni aspetto economico e sociale. In fondo, una famiglia amorevole per i nostri animali domestici rappresenta tutto ciò che essi desiderano davvero.

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B.F.

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