Foca: cosa mangia, dove vive, caratteristiche e curiosità

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By Raffaella Lauretta

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La foca è un animale che ritroviamo spesso nei film e nei cartoni animati. Riconoscibile per il suo aspetto particolare e goffo.

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Una caratteristica di questo animale è l’aspetto della testa molto simile a quella di un gatto.(Foto AdobeStock)

Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali. Non saremo ne’ i primi ne’ gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.

Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare il mammifero che vive in acqua come il delfino o la balena ma ha i baffi come il gatto.

Caratteristiche della foca

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La foca o foca comune (Phoca vitulina Linnaeus, 1758) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Phocidae.(Foto AdobeStock)

La foca o foca comune (Phoca vitulina Linnaeus, 1758) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Phocidae. Una caratteristica di questo animale è l’aspetto della testa molto simile a quella di un gatto.

Il muso è corto, possiede delle vibrisse formate da dure setole un po’ ondulate, gli occhi sono grandi, scuri e vivaci, mentre il corpo va assottigliandosi in modo graduale dalle spalle alla coda e tende ad essere tondeggiante.

Pesa circa 75 kg e il maschio come in molte altre specie animale è più grande della femmina, ed è lunga 160–200 cm. Possiede il pelo è formato da setole rigide e lucenti, sotto le quali si stende una incerta lanugine; è di colore grigio-giallino con macchie marroncine o nerastre sul dorso.

Dove vive la foca

dove vive la foca
Vive nelle zone costiere d’Europa, dal Portogallo alla Scandinavia e all’Islanda, del Mare del Nord, del Mar Baltico e del Golfo del Messico.(Foto AdobeStock)

La foca vive solo vicino a grandi bacini d’acqua, in quanto nell’ambiente marino e intorno ad esso, trova tutti gli alimenti di cui necessita. I branchi una volta colonie si raggruppano sulle spiagge sabbiose o fangose, sul ghiaccio e sulle coste rocciose. Vive nelle zone costiere d’Europa, dal Portogallo alla Scandinavia e all’Islanda, del Mare del Nord, del Mar Baltico e del Golfo del Messico.

Parliamo quindi di un animale principalmente marino ma alcune specie è facile trovarle anche in acque dolci come: il lago di Saimaa, in Finlandia, dove è possibile ammirare la foca dagli anelli di Saimaa (Pusa hispida saimensis) oppure in zone in cui il clima è più caldo, come la foca monaca delle Hawaii (Neomonachus schauinslandi).

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Come nascono

cucciolo di foca
Il cucciolo a sole poche ore dalla nascita è in grado di nuotare e anche darsi alla fuga in caso di attacchi .(Foto AdobeStock)

La foca è un mammifero monogamo e hanno un particolare modo di corteggiarsi ed accoppiarsi il tutto avviene sott’acqua. Una volta terminato l’accoppiamento, la foca femmina procede con una gestazione che va dagli 8 ai 15 mesi in base alla specie, e darà alla luce un solo cucciolo, il quale può pesare fino a 16 kg.

In caso (molto raro) di parto gemellare, la madre allatta un solo cucciolo alla volta. Il cucciolo a sole poche ore dalla nascita è in grado di nuotare e anche darsi alla fuga in caso di attacchi da predatori e cacciatori, anche se lo svezzamento avverrà solo dopo 4-6 settimane.

Grazie al latte particolarmente grasso, nel giro di un mese sono in grado di triplicare il loro peso. I piccoli appena nati sono coperti da una lanugine bianca, ma perdono questo loro pelo già durante o poco dopo la nascita. In tutto questo il ruolo del maschio consiste di proteggere la femmina e i cuccioli durante la prima fase dalla nascita allo svezzamento. Allertando con vari suoni in grado di emettere e rotolando su sé stesso. Finito il periodo di allattamento, la femmina sarà di nuovo pronta a riprodursi.

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Cosa mangia la foca

Cosa mangia la foca
La foca si nutre principalmente di branzini, acciughe, merluzzi, aringhe, sgombri, granchi, molluschi, calamari, gamberetti. (Foto AdobeStock)

Il primo aspetto interessante in merito all’alimentazione della foca è la capacità di non assumere acqua ma semplicemente l’assorbe attraverso gli alimenti che consuma e quando non riesce a trovare abbastanza cibo, il corpo aiuta a compensare la perdita utilizzando il grasso che possiede per produrre l’acqua sufficiente per la sopravvivenza.

Tutto questo con una discreta attenzione a non utilizzarne troppo, in quanto il grasso è utile alla foca anche per mantenere la temperatura corporea. Questo pinnipedo nonostante sia in possesso di potenti molari, non li usa per masticare le sue prede ma solo per spezzettarle, poiché il suo stile di masticazione, per lo più non esiste ma semplicemente ingoia.

La foca si nutre principalmente di branzini, acciughe, merluzzi, aringhe, sgombri, granchi, molluschi, calamari, gamberetti. Raramente invece caccia piccoli pinguini. Questo mammifero riesce a cacciare anche a grandi profondità, dove c’è un’oscurità totale, grazie alla loro vista e ai loro baffi che sono molto sensibili. Agguanta la preda con i denti, grandi e appuntiti e la mangia praticamente per intero.

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Curiosità

cucciolo foca monaca Italia
Con la sua buffa andatura a zig-zag è in grado di raggiunge i 25 chilometri all’ora.(Foto commons wikipedia)
  • La popolazione totale di foche comuni è stimata in circa 5-6 milioni di esemplari e non è considerata in pericolo di estinzione.
  • Con la sua buffa andatura a zig-zag è in grado di raggiunge i 25 chilometri all’ora.
  • Questo mammifero ama il freddo ed è un abile nuotatore. È in grado di immergersi molto in profondità nell’acqua per trovare il cibo. Alcune specie possono immergersi fino a 4000 km di profondità.
  • Può superare i 400 m sotto il livello del mare e restare in apnea quasi mezz’ora.
  • Non migra e preferisce retare entro i 20 km dalle coste delle baie, sia con rocce sia con sabbia.
  • La foca utilizza le piccole pinne per muoversi nell’acqua con facilità e cacciare le sue prede.
  • Ha un’ampia varietà di richiami per comunicare e può arrivare fino a 30 chilometri di distanza.
  • Molte delle specie di foche sono a grave rischio estinzione.
  • La foca monaca (Monachus monachus), oggi ne sono rimaste circa 500. Era diffusa in tutto il Mediterraneo, il mar Nero e le coste nord-occidentali dell’Africa: ma successivamente allo sviluppo turistico delle coste e di catture accidentali, esemplari.
  • La foca della Groenlandia (Pagophilus groenlandicus), invece, viene cacciata dall’uomo che uccide i cuccioli anche per la pregiata pelliccia ed inoltre è minacciata dai cambiamenti climatici.
  • La foca comune è preda di orche, squali bianchi ed altri grandi squali.
  • Ha una buona vista sia dentro che fuori dall’acqua e può vedere in condizioni di luce scarsa.
  • Come altri pinnipedi, può essere addomesticata (in Italia vi sono ad esempio alcune foche comuni nell’acquario di Genova).

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Raffaella Lauretta

 

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