Prostatomegalia nel furetto: cause, sintomi, diagnosi e cura

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By Raffaella Lauretta

Non solo Cani e Gatti

La prostatomegalia nel furetto, una condizione medica che può riguardare furetti di mezza età. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

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La scelta di accogliere in casa, un animale domestico differente da quelli a cui siamo abituati, è audace ma occorre imparare a conoscere meglio tutto ciò che può riguardare il suo mondo.

Prendere tutte le informazioni possibili, sulla specie di animale che si vuole adottare, è il primo gesto d’amore, per iniziare una buona e duratura convivenza.

Quando si decide di adottare un qualsiasi animale, è importante conoscere la sua storia, il linguaggio del corpo, il comportamento è le eventuali patologie che possono colpirlo.

In questo articolo, infatti ci occuperemo della prostatomegalia nel furetto, una malattia a cui questo piccolo e simpatico animaletto può essere soggetto.

Causa della prostatomegalia nel furetto

La prostatomegalia nel furetto si verifica quando la ghiandola prostatica è anormalmente grande.

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Questa condizione è dovuta alle cisti che si trovano nella parte posteriore della vescica urinaria o che circondano la parte dell’uretra vicino alla prostata nel furetto maschio.

Tali cisti possono diventare molto grandi, singole o multiple e spesso causano un’ostruzione parziale o completa dell’uretra.

Generalmente si verifica nel furetto di mezza età, ovvero tra i 3 e 1 7 anni, poiché la prostata ingrossata sarebbe dovuta all’invecchiamento e ai cambiamenti ormonali che ne conseguono.

Sintomi

Il furetto affetto da prostatomegalia accusa come primo segnale di dolore e di disagio, un’estrema sofferenza addominale e/o distensione, oltre alla minzione frequente, difficile e dolorosa di urina.

Altri segnali che si manifestano a causa della prostatomegalia nel furetto possono essere i seguenti:

  • depressione;
  • letargia nel furetto;
  • perdita di appetito;
  • perdita di capelli o prurito bilateralmente simmetrico (a causa di malattie surrenali);
  • insufficienza renale.

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Diagnosi e trattamento della prostatomegalia nel furetto

Per poter eseguire una diagnosi corretta di prostatomegalia nel furetto, il veterinario dovrà effettuare una visita fisica sull’animale e diversi esami che lo aiutino ad escludere altre patologie che mostrano sintomi simili a questa condizione nel furetto.

Altri esami che il veterinario potrà richiedere sono:

  • ecografia per determinare le dimensioni della prostata e individuare le cisti;
  • esame del fluido presente nelle cisti che verrà estratto per la valutazione microscopica e la coltura;
  • esame del sangue e delle urine;
  • radiografie addominali.

Una volta eseguiti tutti gli esami e stabilita la diagnosi, il veterinario potrà procedere con il trattamento adeguato per la prostatomegalia nel furetto.

Il trattamento consiste nella rimozione delle ghiandole surrenali interessate e il drenaggio delle cisti. Per il furetto con un lieve ingrossamento della prostata, l’intervento chirurgico, molto spesso risulta curativo.

Per quanto riguarda la fluidoterapia dipenderà dallo stato di idratazione del furetto e dalla condizione di insufficienza renale. Mentre per la fluidoterapia postoperatoria sarà necessaria per almeno 24-48 ore.

Dopo aver effettuato l’intervento, passeranno circa 3 giorni prima che il tessuto prostatico rientri nelle condizioni di normalità, anche se ci sono state situazioni in cui il tempo necessario è stato più di 3 giorni.

Ad ogni modo il veterinario, dovrà valutare nel tempo la riuscita dell’intervento attraverso dei controlli e degli esami diagnostici quali radiografie/ecografie o anche valutazione di campioni di urina.

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