Riproduzione del criceto: dall’accoppiamento alla gravidanza e la cura dei cuccioli

Foto dell'autore

By Marianna Durante

Non solo Cani e Gatti

Anche se molti criceti vengono adottati, è possibile far riprodurre l’animale in cattività. Vediamo come funziona la riproduzione del criceto, dall’accoppiamento alla gravidanza e la cura dei cuccioli.

riproduzione del criceto: dall'accoppiamento alla gravidanza e la cura dei cuccioli (foto iStock)
riproduzione del criceto: dall’accoppiamento alla gravidanza e la cura dei cuccioli (foto iStock)

Prima di parlare della riproduzione del criceto bisogna dire che di qualsiasi genere esso sia, come ogni roditore è un animale a ciclo poliestrale, cioè ha un’ovulazione continua più volte all’anno e può avvenire anche in assenza di maschi.

Se non volete ritrovarvi con una marea di criceti per casa vi consigliamo di seguire questo articolo, che vi spiegherà ogni cosa sulla riproduzione dei criceti. Da come farli accoppiare, alla gravidanza e la cura dei cuccioli una volta nati.

Riproduzione dei criceti: accoppiamento

Il primo passo da fare per far si che i criceti si riproducano, è l’accoppiamento. Prima di tutto per farli accoppiare bisogna avere un criceto maschio ed un criceto femmina.

Una volta determinato il sesso dei due criceti, bisogna far incontrare i due esemplari. E’ opportuno non mettere un criceto nella gabbia dell’altro, in quanto essendo animali molto territoriali, soprattutto la femmina, non amano l’intrusioni di altri nella propria casa.

In questi casi difficilmente ci sarà l’accoppiamento, anzi ci sarà un attacco del criceto della gabbia nei confronti dell’altro.
Per far si che l’accoppiamento avvenga, si dovrà avere a disposizione un territorio neutro dove mettere entrambi i criceti tutte le sere per una settimana.

Sappiate che il criceto femmina va in calore ogni 4 giorni per poche ore, quindi ripetendo gli incontri per una settimana, almeno una delle sere la femmina sarà fertile. Una volta che è avvenuto l’accoppiamento è opportuno rimettere i criceti nelle proprie gabbie.

Riproduzione del criceto: la gravidanza

Criceto russo

Come abbiamo detto in precedenza dopo l’accoppiamento bisogna dividere i due criceti, in quanto l’aggressività della femmina può portare ad attaccare il maschio.

La seconda fase molto importante della riproduzione del criceto è la gravidanza. E’ opportuno prima della gestazione dare una pulita alla gabbia del criceto, che non dovrà essere pulita durante la gravidanza, e fornire alla femmina del criceto molto cibo e materiale per costruire il nido (carta igienica e fieno).

La gestazione dura dai 16 ai 20 giorni, nella quale la cricetina mangerà molto e farà attenzione al suo nido. Solo pochi giorni prima del parto potrete notare i segni della gravidanza, infatti la pancia sarà rigonfia sui lati, piatta sull’addome e molto soda.

L’alimentazione giusta per il criceto femmina in gravidanza è composta da:

  • Proteine (tuorlo d’uovo, pollo bollito, croccantini per gatti)
  • Frutta
  • Verdura

Nel caso in cui vi capita di notare del pelo sulle grate della gabbia, non preoccupatevi, in quanto la femmina del criceto per imbottire il nido e renderlo più caldo si strappa il pelo da dosso.

Riproduzione del criceto: il parto

riproduzione del criceto: dall'accoppiamento alla gravidanza e la cura dei cuccioli (foto Pixabay)
riproduzione del criceto: dall’accoppiamento alla gravidanza e la cura dei cuccioli (foto Pixabay)

Un’altra fase della riproduzione del criceto è il parto. Solitamente esso avviene nelle ore notturne e a seconda di quanti cuccioli siano, può durare da qualche minuto a circa un’ora. Poco prima del parto la femmina inizierà a perdere delle gocce di sangue e sarà nervosa.

Il criceto femmina una volta che sono nati i piccoli mangerà la placenta che ha tagliato precedentemente con i denti per far uscire i cuccioli. Questi ultimi nascono nudi e ciechi e inizieranno subito a succhiare il latte della loro mamma.

E’ opportuno non disturbare il criceto femmina e i suoi cuccioli soprattutto durante l’allattamento e bisogna posizionare la gabbia in una zona tranquilla della casa, con non troppa luce e con la temperatura di 22°C.

Durante l’allattamento è opportuno continuare a nutrire la cricetina con alimenti proteici in quanto sono necessari per la produzione del latte, essenziale per il mantenimento dei suoi cuccioli.

Può capitare che mamma criceto subito dopo il parto possa mangiare i suoi piccoli, solo per 4 motivi:

  • La madre non è in grado di allevare i cuccioli
  • Il piccolo è malato o ha delle deformazioni che gli impediranno di sopravvivere
  • Il piccolo è nato morto
  • La madre è stressata e si sente in pericolo

E’ opportuno soprattutto per quest’ultimo motivo, non toccare a mani nude i cuccioli, poiché perderebbero il loro odore e verrebbero scacciati dalla madre oppure mangiati in caso in cui la mamma si sentisse minacciata.

Cura dei cuccioli dopo la nascita

Come abbiamo detto i cuccioli di criceto nascono ciechi e nudi, ma hanno già i dentini. Il primo pelo inizierete a notarlo intorno ai 2 giorni dalla nascita, a 5 giorni avranno già il pellicciotto.

Per quanto riguarda l’apertura degli occhi, avverrà a 10 giorni dalla nascita e i criceti inizieranno anche a muoversi per esplorare il mondo esterno.

Anche se lo svezzamento avviene a tre settimane, dopo 15 giorni i cuccioli di criceto già inizieranno a mangiare del cibo solido.

Infine è opportuno dopo 30 giorni separare i cuccioli dividendoli tra maschi e femmine, per evitare che si riproducano ancora e per non essere sommersi da criceti.

Potrebbero interessarti anche i seguenti argomenti:

M.D.

Amoreaquattrozampe è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizie SEGUICI QUI 

 

Impostazioni privacy