Tartaruga dipinta o Chrysemis picta: caratteristiche, alimentazione e habitat

Foto dell'autore

By Raffaella Lauretta

Non solo Cani e Gatti

La tartaruga dipinta prende questo nome proprio dalla sua bellissima colorazione. Vediamo quali le caratteristiche, l’habitat e l’alimentazione.

tartaruga
La tartaruga dipinta  (Chrysemis picta) è una specie di tartaruga della famiglia degli Emydidae.(Foto Pixabay)

La tartaruga dipinta  (Chrysemis picta) è una specie di tartaruga della famiglia degli Emydidae ed è l’unica specie del genere Chrysemys. Questo genere ha una sola specie e ha 4 sottospecie diverse.

Il suo nome è suddiviso come segue, tenendo conto della sua provenienza, Chrysemys: dal greco khrysos che significa oro, giallo ed emys che significa tartaruga picta: dipinto, ricamato; riferendosi alle forme che hanno il motivo dei disegni, i colori della pelle e il plastron, come se fossero pennellate.

Caratteristiche tartaruga dipinta  (Chrysemis picta)

tartaruga dipinta
Secondo ciascuna sottospecie, la tartaruga dipinta può raggiungere i 15-30 cm.(Foto Pixabay)

Secondo ciascuna sottospecie, la tartaruga dipinta può raggiungere i 15-30 cm. Il colore della pelle della tartaruga dipinta va dal verde scuro al nero, sulla testa ha linee gialle, sul collo, le zampe e la coda possono esserci segni e linee rosse e gialle. Il colore è una tonalità abbastanza uniforme che può essere verde scuro o marrone scuro al nero.

La forma del carapace negli adulti è ovale di media altezza, né piatta né a cupola e il suo guscio fornisce ad essa una certa protezione contro i predatori. Ai bordi il carapace non è dentellato e nella parte inferiore non presenta chiglie. Il carapace adulto della tartaruga dipinta o Chrysemys picta raggiunge dai 15 ai 30 cm di lunghezza secondo la sottospecie.

Il pettorale, o plastron, di Chrysemys picta può essere di colore da giallo a rosso e può avere disegni da marrone rossastro scuro a nero. Negli scudi marginali si notano segni o disegni di colore rosso e alla giunzione degli scudi vertebrali e marginali, ci sono strisce beige o arancioni.

Sono proprio questi disegni che le danno il nome di Tartaruga dipinta. Il contrasto dei disegni sulla corazza è più marcato negli esemplari giovani e diventa poi sfocato man mano che crescono. La tartaruga dipinta è sessualmente matura sui 4 anni ma è molto variabile, infatti per la femmina basta che raggiunge i 15 cm.

Per quanto riguarda il corteggiamento, questo avviene tra la primavera e l’estate, dopodiché alcune settimane dopo, la femmina lascia lo stagno per trovare un’area adeguata con scarsa vegetazione e molto sole, per la posa delle uova. Fa un buco con le zampe posteriori, profondo circa 10 cm e depone da 2 a 8 uova e a distanza di 60 e 80 giorni dopo la posa nascono i piccoli.

Il sesso (maschio o femmina) degli adulti in Chrysemys picta può essere determinato attraverso l’osservazione: della coda più lunga e più larga nei maschi e l’ano è più distante dalla base della coda, oltre il bordo del carapace.

Inoltre hanno le unghie lunghe sulle zampe anteriori. Mentre le femmine hanno anche unghie sulle zampe anteriori, ma molto piccole e l’ano, nella coda, è molto vicino alla base della coda.

Habitat

tartaruga
La tartaruga dipinta vive in pozzi d’acqua, laghi, zone umide e fiumi con flussi ridotti.(Foto Pixabay)

La tartaruga dipinta vive in laghi, zone umide pozzi d’acqua e fiumi con flussi ridotti che hanno letti morbidi e fangosi. La si può trovare nel sud del Canada, negli Stati Uniti e nel nord del Messico. È legato ad altre tartarughe d’acqua come Trachemys  e Pseudemys.

E proprio come tante altre tartarughe trascorre l’inverno in letargo quando i gradi scendono al di sotto dei 15° , la tartaruga dipinta rallenta i suoi ritmi e cerca un rifugio, la tartaruga uscirà dal letargo quando le temperature saranno di nuovo al di sopra di quella precedentemente citata.

Non si adatta molto facilmente alla cattività. Per gli esemplari di dimensioni superiori a 10 cm è consigliato uno stagno, che deve essere profondo almeno 60 cm nella parte più profonda dell’acqua e deve avere accesso all’area terrestre, con una rampa o con i bordi simili a una spiaggia. Mentre per le tartarughe giovani c’è bisogno di una profondità dell’acqua di almeno 10-15 cm e una temperatura di circa a 24-26 ° almeno per i primi 2 anni.

L’uso di un filtro, è necessario ma l’acqua deve essere comunque cambiata spesso. Per quanto riguarda la zona terrestre è consigliato delimitare la zona, in quanto la tartaruga dipinta è un abile arrampicatrice.

Nell’habitat creato apposta per lei, è possibile aggiungere anche della vegetazione, lasciando comunque anche spazi abbastanza soleggiati, poiché è ciò di cui necessita quando depone le uova e anche perché come per tutti i rettili a sangue freddo ama rimanere a lungo al sole, in quanto capaci di regolare la loro temperatura corporea. Inoltre si sconsiglia la condivisione con altri animali anche se di diverse specie in quanto potrebbe mangiarli.

Alimentazione della tartaruga dipinta

tartaruga
Ciò che ama principalmente mangiare sono: le larve, granchi, gamberi di fiume, vermi, piccoli pesci lumache, girini, piccoli anfibi(Foto Pixabay)

La tartaruga dipinta o a Chrysemis picta nasce come animale onnivoro ed anche di buo nappetito, ma crescendo con il passare del tempo, diventa vegetariana e meno ingorda, rallentando così anche la crescita. Ciò che ama principalmente mangiare la tartaruga è: le larve, granchi, gamberi di fiume, vermi, piccoli pesci lumache, girini, piccoli anfibi, pesce e anche carne e pesce a basso contenuto di grassi.

Possono anche ricevere qualche tipo di frutta e verdura e piante acquatiche. È un esemplare molto abile a nuotare e perciò per procurarsi il cibo può scendere anche a profondità di circa 2-3 metri. In cattività è necessario seguire una dieta equilibrata e sana o potrebbero soffrire di alcune malattie tipiche della tartaruga.

La base della dieta può essere il mangime per tartarughe o, ancora meglio, una miscela di mangimi. Evitare di nutrirla sempre e solo con gamberetti essiccati potrebbero danneggiare e degenerare in diverse carenze vitaminiche e scatenare altrettante malattie.

Raffaella Lauretta

Potrebbero interessarti anche i seguenti link:

 

Impostazioni privacy