Cane in piscina: regole, rischi e a cosa fare attenzione

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By Francesca Ciardiello

Cani

Fa caldo e non vuoi rinunciare a una giornata in piscina con Fido?Tutte le regole per accedere col cane in piscina, come comportarsi e i rischi.

Cane in piscina
Cane in piscina: regole da rispettare e rischi da evitare (Foto Pixabay)

Certo che quando il sole è cocente il pensiero di andare al mare o in piscina e lasciare il nostro amico a quattro zampe a casa da solo, ci stringe il cuore. Quindi perché non portarlo con noi a fare il bagno? E se il mare è lontano da raggiungere e abbiamo la possibilità di accedere ad una piscina vicino casa, basterà chiedere se accettano gli animali, così da poter trascorrere una giornata in relax e divertimento con Fido. Si dovranno seguire alcune regole di buona educazione e senso civico col cane in piscina, in modo da non infastidire gli altri bagnanti, e stare attenti ai rischi per la sua salute. Tutto chiaro? Andiamo a tuffarci!

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Il cane può accedere in piscina?

Fido sul bordo
Fido sul bordo della piscina (Foto Pixabay)

Come esistono le spiagge e i lidi Pet-Friendly, attrezzati e fatti apposta per ospitare i nostri amici a quattro zampe, allo stesso tempo ci sono piscine che aprono l’ingresso a cani e altri animali domestici (Leggi qui: Portare il cane in spiaggia, estate 2020: divieti e regole nell’Italia della Fase 3). Magari ci saranno giorni e orari in particolare da osservare, ma fare un bagno col nostro Fido on sarà certo un’impresa impossibile. Le strutture però potrebbero richiedere di mostrare il libretto delle vaccinazioni (almeno il primo ciclo deve averlo fatto) e la prova del trattamento anti-parassitario (Leggi qui: Vaccinazioni del cane: quali sono, cosa combattono e quando farli).

E’ ovvio che se si tratta di un cane che non ha mai fatto un bagno né al mare né in piscina dovrà essere accompagnato da un istruttore e seguito sempre dal suo padrone. Inoltre, come sempre, il proprietario del cane è tenuto ad assumersi tutte le responsabilità del comportamento del suo cane. se si tratta di un animale aggressivo dovrà necessariamente indossare la museruola e si dovrà tenere lontano dagli altri clienti della struttura, proprio per non arrecare né danno né alcun fastidio.

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Cane in piscina: cosa sapere in base alla razza

Cane in piscina
Cane in piscina: cosa cambia per i cai brachicefali come il Bulldog francese (Foto Pixabay)

I cani sono come le persone: hanno i loro gusti e dunque le loro preferenze. Ad alcuni piace bagnarsi e giocare in acqua, ad altri invece non piace per niente e anzi può essere addirittura pericoloso. Quello che ci può aiutare a capire se il bagno in piscina con Fido può essere una buona idea o no, con le dovute eccezioni, è la loro razza.

Prendiamo ad esempio razze di cani medio-grandi come il Terranova, il Labrador e il Golden Retriver: amano l’acqua e non hanno alcun timore di essa. Anzi si divertono sia da soli sia in compagnia, oltre a godere di quella piacevole sensazione di freschezza sul pelo. Inoltre sembrano anche quasi tutti provetti nuotatori, molto a loro agio in acqua.

Fanno eccezione le razze col muso schiacciato, i brachicefali, che non amano nuotare probabilmente perché la conformazione stessa del loro muso non consente loro di respirare bene. Avere l’acqua sul muso può solo essere un motivo in più per avvilirsi: quindi meglio evitare. Infatti oltre alla evidente difficoltà nel respirare, hanno anche poca praticità nel nuotare. Ma ciò non vuol dire che un Carlino non potrà mai nuotare: ogni cane è u caso a sé e può anche sorprenderci in acqua (basterà non perderlo mai di vista).

… e i cuccioli?

Se avete dato risposta affermativa al quesito di portare il cane con voi in piscina, è normale che ci siano più dubbi se si tratta di un cane cucciolo. E’ importante che abbia fatto almeno il primo ciclo di vaccinazioni e l’antiparassitario. Ovviamente se è un neonato non potrà muoversi né a terra né tanto meno in acqua, quindi di certo non sarà in grado di nuotare. Non potrebbe mai essere indipendente, quindi non si dovrà mai perdere di vista. Magari, tenendolo in braccio, possiamo provare a fargli prendere confidenza con l’acqua. Proviamo a bagnargli la testa e il musetto, ma se vediamo che gli dà fastidio, non serve insistere.

Cosa comportarsi in piscina con il cane

Una volta ammessi in piscina in compagnia di Fido come dobbiamo comportarci? Innanzitutto dobbiamo pensare che non siamo a casa nostra e, di conseguenza, non possiamo comportarci come se ci fossimo solo noi. Ci sono anche altri bagnanti e clienti che hanno lo stesso nostro diritto di essere lì e godere della piscina e di tutti gli spazi affini. Alle volte le strutture prevedono degli spazi per la toelettatura dei cani e delle vasche per lavarli a parte, ma a noi tocca fare il resto. Ecco cosa fare quando siamo in piscina.

  • Attenzione al cane: non dobbiamo mai perderlo d’occhio perché potrebbe farsi male, scivolare, o peggio, e infastidire gli altri. Il pericolo di annegamento è il primo rischio da valutare: il cane può avere spasmi e non riuscire ad uscire dall’acqua; addirittura potrebbe addormentarsi e perdere del tutto il controllo. Meglio fargli indossare sempre il collare per poterlo ‘salvare’ sempre e in ogni caso.
  • Lavare e asciugare: dopo il bagno è importante lavare il pelo del cane dal cloro e asciugarlo con molta accuratezza. Nelle orecchie e nelle pieghe del corpo possono crearsi zone umide, favorevoli, alla formazione di funghi e batteri, che danno vita ad infezioni anche importanti. Per non parlare dei colpi d’aria che potrebbero causare raffreddore al cane che non è stato asciugato bene dopo il bagno.
  • Crema protettiva: se il cane ha poco pelo o non ne ha proprio (a proposito approfondiamo bene l’argomento sul fatto che tosare il cane in estate sia una buona idea), a maggior ragione dobbiamo fare attenzione a proteggerlo dai rischi del sole. Bruciature e scottature possono anche provocare tumori alla pelle (Leggi qui: Cani al sole: come proteggere il cane dalle scottature). Inoltre contro il colpo di calore nel cane non dimentichiamo mai di portare una bottiglia di acqua fresca solo per lui.

I rischi della piscina per Fido

Cane in acqua
Cane in acqua (Foto Pixabay)

A cosa fare attenzione se andiamo in piscina o ne abbiamo una in casa? Di certo non bisogna mai perdere di vista il proprio cane, anche se si tratta di un esemplare adulto ma magari poco esperto in fatto di bagni in acqua, soprattutto quella clorata della piscina.

  • Pericolo di annegamento: il cane potrebbe annegare. Quindi non dobbiamo dare per scontato che l’istinto canino li salverebbe automaticamente: tanti potrebbero essere i fattori che impediscono a Fido di uscire dall’acqua e averne il pieno controllo. Inoltre potrebbero spaventarsi, avvilirsi ed andare in panico anche solo perché gli occhi bruciano a contatto con l’acqua clorata.
  • Il cloro: sia che si tratti di acqua in cui è sciolto il cloro sia che si tratti, peggio ancora, di pastiglie che serviranno ad igienizzare la nostra personale piscina, è importante sapere quali possono essere gli effetti sulla sua salute. Di certo se il cane ingerisse una pasticca di cloro concentrato il rischio di avvelenamento è alto: bisogna tenerle fuori dalla loro portata. Alcuni cani non si lasciano scoraggiare dal cattivo odore di queste ‘compresse’ e vogliono comunque dare una leccatina. Se invece dovesse ingerire acqua clorata, il rischio di avvelenamento è basso perché il cloro è diluito, però potrebbero comunque insorgere disturbi gastro-intestinali o alle vie respiratorie.

Francesca Ciardiello

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