Cane solo in casa: cosa prova e come abituarlo

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By Francesca Ciardiello

Cani, Salute dei Cani

Cosa succede quando non ci siamo e il cane resta solo in casa casa? Cosa sente e cosa troveremo al nostro ritorno?

Il cane rimasto solo a casa potrebbe annoiarsi

Quando siamo costretto ad allontanarci da casa per motivi di lavoro, ma anche feste e occasioni piacevoli, abbiamo sempre lo stesso pensiero che ci tormenta: il nostro Fido a casa. Nell’impossibilità di portarlo con noi, siamo stati costretti a lasciarlo a casa ma il pensiero di lui da solo ci fa stare in pena. Potrebbe soffrire il dramma della solitudine? Sentirsi abbandonato, o peggio, potrebbe vivere un vero e proprio trauma? Ecco tutte le risposte a questi angosciosi interrogativi.

Innanzitutto è bene precisare che per il cane il concetto di ‘allontanarsi’ è incomprensibile: il suo desiderio costante è quello di stare in compagnia. E’ molto raro che un cane apprezzi lo stare da solo, poiché come in un branco, è sempre stato abituato a muoversi in compagnia, in gruppo. Però potrebbe adattarsi all’idea e vivere la nostra assenza in maniera meno traumatica. Inoltre i cani hanno la percezione del tempo che passa: uno dei segnali che avvertono è l’affievolirsi del nostro odore. Spesso siamo proprio noi a indurre il nostro cane in uno stato di ansia: il cane avvertirà il nostro nervosismo al pensiero di lasciarlo solo. Spesso l’idea di come potrebbe stare ma anche delle condizioni in cui potremmo trovare la nostra casa al ritorno ci rende quanto meno preoccupati. Il nostro Fido ci conosce molto bene e dunque sarà ottimo mostrarsi sereni e calmi prima di uscire.

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Come reagisce il cane alla nostra assenza

Tristezza

E’ possibile che un cane, rimasto solo e senza nessuno con cui giocare, possa essere triste e aspettare con ansia i segnali di un ritorno del suo padrone. Spesso proprio il forte desiderio di rivederlo, di ascoltare il rombo della sua auto, di percepire il suo odore lo spinge ad avvicinarsi alla finestra, alla porta o a un balcone.

Apatia e sonno

La noia di rimanere solo, soprattutto per lunghi periodi, può abbatterlo psicologicamente e anche fisicamente. E’ portato a dormire perché sostanzialmente non sa cosa fare: ma non sarà un sonno tranquillo. Anche se chiude gli occhi e approfitta della vostra assenza per riposare, sarà sempre un sonno ‘fasullo’: in realtà è uno stato di allerta che gli consente di avvertire anche il minimo segnale del vostro ritorno. Non è escluso che, una volta abituatosi, il cane possa godere della quiete della casa e approfittarne per ricaricarsi e ritrovare le energie per giocare nuovamente quando sarete di nuovo a casa.

Distruggere casa

L’ansia di restare solo potrebbe spingerlo a diventare aggressivo e ad adottare comportamenti cui normalmente non è abituato. Non è insolito che il cane prenda a morsi oggetti dell’arredamento, graffi il divano e il mobilio oppure che faccia i suoi bisogni in casa dove normalmente non li farebbe mai. E’ un dispetto per averlo lasciato solo? Potrebbe anche essere. Ma in realtà è lo stress di restare solo che potrebbe dare via libera a degli istinti che nella quotidianità riesce perfettamente a controllare.

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Come abituare il nostro cane a restare solo

Per molti di noi è praticamente impossibile non lasciare solo il cane: è fondamentale dunque abituarci e far abituare il nostro Fido alla nostra assenza. In che modo? Lasciandolo solo per periodi gradualmente più lunghi. Iniziate con pochi minuti, fino a un’ora e più. Al ritorno non mostratevi troppo entusiasti nel vederlo: la vostra assenza deve essere la normalità, altrimenti il cane potrebbe interpretare la vostra assenza come un evento eccezionale che è passato e non si ripeterà più.

Mai dargli snack e premi prima di andare via: il nostro senso di colpa potrebbe spingerci a fargli dei piccoli regalini prima di andare via. Ma il cane potrebbe associare le due cose. Se la solitudine deve diventare un fatto normale non devono esserci ricompense per lui per essere rimasto solo.

Infine se avvertite che il vostro cane sviluppa un comportamento aggressivo o ansioso che perdura anche dopo il vostro ritorno a casa, è bene consultare un parere esperto di un veterinario, un etologo o un istruttore cinofilo.

F.C.

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