Cosa odia il cane del padrone: 11 comportamenti insopportabili

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By Francesca Ciardiello

Cani

Tra animale e umano non è sempre tutto idilliaco: cosa odia il cane del suo padrone? Ecco tutti i 10 comportamenti che non riesce proprio ad accettare.

Cosa odia il cane
Cosa odia il cane: ecco tutte le cose che facciamo e che gli danno terribilmente fastidio (Foto: Pixabay)

Tra cane e padrone si creano dei rapporti di amore, di stima e di complicità che durano per la vita. Ma, come in ogni relazione, vi saranno sempre degli aspetti dell’uno che non piacciono all’altro, e viceversa. Non sarebbe meglio sapere in anticipo quali sono i comportamenti umani che al cane non vanno proprio giù? Se li evitassimo, gli eviteremmo di irritarsi. Ecco dunque un rapido elenco di tutto ciò che può dargli fastidio da parte nostra.

Cosa odia il cane del padrone

Ogni cane è un essere vivente a sé: non bisogna generalizzare, quindi magari una cosa che al nostro Fido dà fastidio potrebbe non irritare un altro, e viceversa. Stiamo attenti a capire quali sono le cose che il nostro cane odia, poiché perseverare in questi atteggiamenti non potrebbe fare altro che allontanare il nostro cane da noi e compromettere irrimediabilmente il rapporto con lui.

1) Confondergli le idee

E’ assolutamente fondamentale educare il cane fin da cucciolo e stabilire delle regole precise per dargli comandi e ricevere in cambio l’esecuzione dell’ordine: ma dobbiamo essere coerenti! Se un segnale da parte nostra vorrà significare un determinato comando, non possiamo cambiarlo ogni volta: rischieremmo solo di confondergli le idee ed irritarlo.

Non solo i gatti, ma anche i cani amano una certa routine, anche negli ordini che gli sono impartiti. Se un comportamento del cane ci è ‘andato bene’ una volta, non possiamo pretendere che Fido capisca che non si fa la volta successiva. Stesso discorso vale per il suo nome (se vuoi approfondire il tema di come scegliere il nome per il cane, clicca qui): se gliene diamo uno, evitiamo di utilizzare diminutivi o altri vezzeggiativi che potrebbero solo mandarlo in confusione. La colpa dunque è sempre la nostra se gli confondiamo le idee!

2) Trattare il cane come un umano

Non si tratta solo di trattare il cane come se fosse un bambino, ma anche di pretendere che Fido si comporti come un umano. Ci saranno sempre dei comportamenti del cane che non accetteremo mai, o che comunque non potremmo mai ‘imitare’: se pensiamo che il cane ha come passatempo rosicchiare le pantofole, capiremo facilmente di cosa stiamo parlando! Il cane è sempre un animale, e come tale ha le sue esigenze, anche nel comportamento che è del tutto naturale. E’ un cacciatore e come tale ama inseguire la sua preda, creare dei covi e nascondigli per seppellirla e abbaiare se nota il pericolo vicino. Se sbaglia nel fare qualcosa, impariamo a sgridare il cane nel modo corretto ed educativo.

3) Usare più parole per un solo comando

Come nel caso del nome, se una parola ha solo quel determinato significato non possiamo pretendere che, con lo stesso termine, il cane esegua anche un altro compito. Altrettanto valida è la regola che se usiamo parole diverse che significano la stessa cosa potremmo facilmente confonderlo. Inoltre è bene specificare che più del linguaggio a parole, il cane ama il linguaggio del corpo. Quindi preferisce eseguire un comando dato con un gesto della mano, piuttosto che un comando vocale. Magari possiamo unire le due cose e rendergli il comando più chiaro.

4) Troppe coccole

Va bene che il cane ama essere al centro dell’attenzione e coccolato, ma non bisogna esagerare! Un abbraccio troppo stretto ad esempio potrebbe farlo sentire come imprigionato e senza via di fuga. Sebbene sia una grande dimostrazione di affetto tra gli umani, il cane in realtà lo interpreta come una volontà dell’umano di sottometterlo ai suoi voleri. Insomma il cane si sente sovrastato dall’autorità umana: tra cani fanno lo stesso poggiando una zampa sul corpo di un altro cane. E’ probabile che un cane non ami affatto essere abbracciato, oppure accetti di buon grado questo comportamento solo da parte di un membro della famiglia (soprattutto i bambini).

Come facciamo a capire che un cane non ama essere abbracciato? Osservando in toto il suo comportamento: se sfugge allo sguardo, si allontana oppure fa dei versi di insofferenza, lasciamo perdere. Potrebbe anche dimostrare il suo disagio con la bocca ben chiusa, leccandosi le labbra (sebbene vi siano anche altre spiegazioni del perché un cane si lecca le labbra, ben approfondite in questo articolo).

5) Essere disturbato

Cosa odia il cane
Cosa odia il cane: rumori e odori sono due cose che disturbano il nostro cane (Foto: Pixabay)

A chi fa piacere essere svegliato di soprassalto? Di certo al nostro cane no! Se abbiamo la necessità però che si desti dal sonno, facciamolo in modo delicato e senza scuoterlo. Poggiamogli una mano sul corpo e sussurriamogli qualche parola con tono dolce e a volume basso. Un risveglio violento può causare uno shock al nostro cane e traumatizzarlo in modo anche importante. Inoltre è fondamentale che anche altri membri della famiglia, soprattutto i bambini sappiano bene come devono comportarsi con Fido.

Allo stesso modo se sta mangiando o è intento ad annusare odori e umori di qualche suo simile per strada, non dobbiamo tirarlo a noi per portarlo via, ma dobbiamo aspettare pazientemente che abbia finito. Rumori come quello del phon, dell’aspirapolvere, ma anche i rumori del traffico possono infastidirlo molto, dato il loro udito particolarmente sviluppato. Come i rumori, anche gli odori forti lo infastidiscono molto: limitiamoci nell’uso di profumi personali e di prodotti per l’igiene della casa, che possono anche avere un effetto tossico sulla loro salute.

6) La solitudine

E’ ovvio che per impegni lavorativi abbiamo sempre poco tempo da dedicare ai nostri amici a quattro zampe. Ed è altrettanto ovvio che se un umano da piccolo ha più tempo da trascorrere con il suo cane, crescendo potrebbe averne sempre meno per stare con lui. Ma facciamo attenzione a non lasciarlo troppo solo: il cane soffre terribilmente la solitudine. Quindi se per 9-10 ore al giorno è da solo potrebbe soffrire di ansia da separazione e assumere comportamenti ossessivo-compulsivi come minzione incontrollata, masticazione eccessiva, o un frenetico abbaiare.

I cani amano stare in gruppo, perché sono da sempre abituati a vivere in branco. Se dobbiamo assentarci da casa per un lungo periodo e non possiamo portarlo con noi, allora dovremo organizzarci per tenergli compagnia il più possibile. Possiamo chiedere a un amico fidato di fargli visita, oppure addirittura portarlo a casa di questa persona, soprattutto se ha altri cani che potrebbero distrarlo e fargli sentire meno la nostra assenza.

7) Farlo annoiare

Il cane deve essere stimolato, e deve assolutamente liberare la sua energia con lunghe passeggiate e tanta attività fisica. E’ ovvio che nelle giornate di pioggia e col freddo dell’inverno , dovremo inventarci dei passatempi in casa, usando oggetti e i suoi giochi preferiti. Anche solo qualche minuto al giorno basterà, non solo per fargli fare i suoi bisogni con calma ma anche per fargli prendere una boccata d’aria. Inoltre all’esterno i cani hanno la possibilità di rilevare gli odori e gli umori degli altri esemplari.

8) Parlare continuamente

Nemmeno agli umani piace spesso sentir parlare gli altri continuamente, peggio ancora se a voce alta. Lo stesso discorso vale per il cane. inoltre il linguaggio delle parole non è compreso dal nostro Fido, quindi per lui sarà ancora più difficile seguirci.

9) Carezze dagli sconosciuti

Dalle persone che non conoscono, i cani non amano essere toccati. In fondo non sanno quali sono le loro intenzioni e potrebbero non essere buone. Bisogna che Fido prima conosca chi gli si avvicina, e magari aspettare che sia lui stesso ad avvicinarsi a noi perché spinto dalla sua innata curiosità. Soprattutto essere toccati sulla testa: è un comportamento che riservano solo alle persone che conoscono bene.

10) Contatto visivo prolungato

Lo sguardo è un canale comunicativo molto importante, ma non sempre gradito da Fido, soprattutto se ha poca confidenza con chi lo guarda. Se c’è confidenza invece ama essere guardato e riesce a sostenere perfettamente lo sguardo, senza grosse difficoltà. Inoltre con lo sguardo il cane può comunicare (a chi lo comprende bene) le sue esigenze: può essere un desiderio di mangiare, oppure può chiederci in questo modo di smettere di fare quello che stiamo facendo.

11) Tenere male il guinzaglio

Il momento dell’uscita è tra i preferiti della giornata del cane, quindi non facciamolo diventare un incubo. Attraverso questo oggetto inneschiamo un canale di comunicazione col cane, quindi è importante sapere come usarlo correttamente. In base a come lo guidiamo il cane capirà il nostro stato d’animo. Non allunghiamo e accorciamo il guinzaglio a nostro piacimento; non deve essere troppo teso né utilizzato per strattonare Fido. Inoltre non bisogna passeggiare in fretta: meglio rimandare la passeggiata se abbiamo troppa fretta di tornare a casa.

Con questi piccoli accorgimenti sarà facile capire cosa odia il cane e in che modo evitarlo.

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F.C.

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