Lettera dedicata al cane: la perdita di un compagno a 4zampe lascia un vuoto incolmabile

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By lotta75

Cani

lettera al cane
Amore per il cane

Fin dall’antichità, vi è stata l’usanza di scrivere al cane morto

Dall’alba dei tempi, il cane si rivela il compagno fedele dell’uomo. Sempre al suo fianco, l’uomo ha potuto contare sul proprio cane in ogni momento.

La fedeltà assoluta, l’affetto, l’amore incondizionato e la gratitudine del cane sono alcuni degli aggettivi che definiscono il suo carattere. Quando viene a mancare, lascia un vuoto assoluto, una ferita nel cuore, un silenzio incolmabile. Il cane ha sempre avuto un ruolo importante nella vita di una persona o di una famiglia. Che sia stato cacciatore, compagno di gioco o per la guardia, le sue dimostrazioni di devozione non potranno mai essere dimenticate da chi l’ha avuto al fianco.

Una fedeltà che per il cane è fino all’ultimo respiro così come sottolineato in un post commovente da alcuni veterinari. Clicca Quando il cane muore, cerca il padrone fino all’ultimo respiro

Epitafi su tombe dei cani

Lo testimoniano gli epitafi sulle tombe dei cani fin dall’antichità, i poemi di noti scrittori nell’arco dei secoli e infine le numerose dediche pubblicate in rete da chi vuole ricordare e condividere con tutti quello che rappresentava il compagno a 4zampe nella propria vita.

“Gli epitafi greci per animali”, è uno studio di Valentina Garulli, che si può trovare in rete e nel quale vi è un breve excurus sullo studio stilistico degli epitafi dedicati al cane e dei quali proponiamo una piccola selezione.

Lampone, cacciatore, cane di Mida, la sete lo ha ucciso,
anche se dopo una lunga lotta per la vita.
Infatti con le zampe scavava il suolo umido, ma l’acqua
pigra dalla cieca sorgente non si affrettava a sgorgare;
lui venne meno e si accasciò, e la sorgente cominciò a zampillare. Davvero,Ninfe, su Lampone avete riversato la collera dei cervi da lui uccisi.

( Antipatro di Tessalonica- stile epitafi IV secolo
a.C. al I d.C)

Tutto ciò che resta della cagnolina Tea lo copre la tomba,
splendore di simpatia, di tenerezza, di bellezza;
e la ragazza, che ha nostalgia del suo dolce trastullo, piange a calde lacrime colei che ha cresciuto nella sua casa, e conserva un vivo ricordo del suo affetto.

(Epoca degli Antonini – epitafio romano edito come IGUR, 1230:17)

Tu che percorri questa via, se mai poni mente a questa tomba,
no, ti prego, non ridere, se è la tomba di un cane;
fui pianto, e le mani del mio padrone hanno radunato la polvere,
lui che ha anche fatto incidere queste parole sulla stele

(II-III secolo d.C. data Peek l’altro epitafio di provenienza
romana (GVI, 1365):18)

Lettere di poeti dedicate ai cani  

dire addio al cane
Dire addio al cane

Qui giacciono i miei cani, DAnnunzio

Qui giacciono i miei cani
gli inutili miei cani,
stupidi ed impudichi,
novi sempre et antichi,
fedeli et infedeli
all’Ozio lor signore,
non a me uom da nulla.
Rosicchiano sotterra
nel buio senza fine
rodon gli ossi i lor ossi,
non cessano di rodere i lor ossi
vuotati di medulla
et io potrei farne
la fistola di Pan
come di sette canne
i’ potrei senza cera e senza lino
farne il flauto di Pan
se Pan è il tutto e
se la morte è il tutto.
Ogni uomo nella culla
succia e sbava il suo dito,
ogni uomo seppellito
è il cane del suo nulla.

(31 ottobre 1935, Gabriele D’Annunzio)

Epitaffio per un cane, Lord Byron

In questo luogo
giacciono i resti di una creatura
che possedette la bellezza
ma non la vanità
la forza ma non l’arroganza
il coraggio ma non la ferocia
E tutte le virtù dell’uomo
senza i suoi vizi.

Quando un fiero figlio dell’uomo
al seno della terra fa ritorno,
sconosciuto alla gloria, ma sorretto
da nobili natali,
lo scultore si prodiga a mostrare
il simulacro vuoto del dolore,
e urne istoriate ci rammentano
l’uomo che giace lì sepolto;
e quando ogni cosa si è compiuta
sul sepolcro noi potremo leggere
non chi fu quell’uomo,
ma chi doveva essere.

Ma il misero cane, l’amico più caro in vita,
che per primo saluta e
e che difende ultimo,
il cui bel cuore appartiene al suo padrone,
che lotta, respira,
vive e fatica per lui solo,
cade senza onori;
e solo col silenzio
è premiato il suo valore;
e l’anima che fu sua su questa terra
gli vien negata in cielo;
mentre l’uomo, insetto vano! ,
spera il perdono, e per sé solo
pretende un paradiso intero.

O uomo! Flebile inquilino della terra per un’ora,
abietto in servitù, corrotto dal potere,
ti fugge con disgusto chi ti conosce bene,
o vile massa di polvere animata!
L’amore in te è lussuria, l’amicizia truffa,
la parola inganno, il sorriso menzogna!
Vile per natura, nobile sol di nome,
ogni animale ti mette alla vergogna.
O tu, che per caso guardi quest’umile sepolcro,
passa e va’: non è in onore
di creatura degna del tuo pianto.
Esso fu innalzato per segnare
il luogo ove tutto quel che di un amico resta
riposa in pace;
un sol ne conobbi: e qui si giace.

(Newstead Abbey, 30 novembre 1808, Lord Byron dedicato al suo Terranova di nome Boatswain)

Lettere al cane morto in epoca social

dedica al cane morto
Andrea Scanzi con il suo cane

Addio al cane di Andrea Scanzi

L’ultimo saluto alla sua Labrador di nome Tavi morta a 14 anni e mezzo

“E poi è arrivato il momento in cui ci siamo dovuti lasciare, piccola mia Mi hai chiesto di andar via perché non ce la facevi più. Il quadro clinico era ormai un orizzonte a precipizio. Quattordici anni e mezzo son tanti, per un Labrador. Chissà com’è che, lassù, han deciso di farvi vivere così poco. Forse perché voi cani siete pura bellezza, e la bellezza non può durare. Non ce la meritiamo. Eri stanca, piccola mia Tavi. Non camminavi quasi più e mi guardavi come a dire: ‘Mi fai galoppare altrove, amico mio?’. Volevi che fossi io a farlo e così è stato. Non poteva essere altrimenti: è stato il nostro ultimo atto d’amore. Ti ho guardato sino alla fine, ho pianto fino alla fine e chissà per quanto ancora. 

Continua a leggere clicca Lettera d’Addio di Scanzi al cane Tavi

Dedica di Claudio Baglioni al suo cane

Post su Facebook di Claudio Baglioni dedicato al cagnolino GrandPetit, morto nel 2016

“GrandPetit cane maltese di 14 anni se n’è andato ieri mattina. Non aveva malanni e niente di che tranne una corsetta un po’ rigida e un mantello appena meno fluente per via dell’età non più giovane. Il cuore gli si è spaccato così all’improvviso ed è andato giù a corpo morto. Era arrivato dal Sud Africa cucciolo, il più minuto e sporco di vomito insieme a tre suoi fratelli più in forma, ma alla fine fu lui ad essere scelto per far compagnia a BigSmall. Ci ha fatto pure tre figli maschi e fu lui a richiamar l’attenzione con un abbaio ansioso e insistito mentre lei cominciò a partorirli seminascosta sotto un divano. Le è sempre rimasto devoto quasi in totale venerazione e una gelosia malcelata e repressa in un guaito senza soddisfazione. Ha vissuto con timidezza e fragilità e un’espressione un po’ tutta sua attonita e fissa al richiamo di voce oscurato dall’irruenza dei pargoli ma è sempre rimasto al suo posto sonnacchioso e bisognoso di cure e di lunghe leggere carezze. Adesso chissà dove si trova”.

Lettera dell’attore britannico Tom Hardy  al suo cane Woodstock 

“Era un angelo. Ed era il mio migliore amico. Ne abbiamo passate così tante insieme. […] È stato con me in tanti set. Ha incontrato tanti membri della crew. Tra photoshoot e premiere si è fatto così tanti amici che era al #73 nella classifica degli animali più influenti secondo Time Magazine. Ha battuto Lo Squalo. Abbiamo tutti pensato fosse una cosa fantastica. […] Normalmente non parlo pubblicamente della mia famiglia e dei miei amici, ma questa è una circostanza inusuale. Woody ha influenzato così tante persone, e ha fatto tutto da solo, quindi, come rispetto per la sua autonomia e come volto familiare per molti di voi, è con grandissima tristezza e il cuore spezzato che vi informo che dopo una dura battaglia di 6 mesi con un’aggressiva polymyositis, Woody è morto, due giorni fa. Aveva solo 6 anni. Era troppo giovane per lasciarci, e a casa siamo devastati da questa perdita. Siamo grati della sua leale compagnia e amore, ed è un grande conforto che non stia più soffrendo. Sopra ogni cosa mi sento completamente distrutto. Con lui al mio fianco il mondo era un posto migliore. Al mio migliorissimo amico di sempre. A me e alla famiglia che l’ha amato oltre le parole e che lui ha amato come non mai. Woody era il migliorissimo compagno di viaggio che avremmo mai potuto avere. Le nostre anime si sono intrecciate per sempre.  Grazie Woody per aver scelto di trovarci. Ti ameremo e sarai con noi e noi con te per sempre. Non sarai mai mai dimenticato. Ti amo oltre ogni parola. Fino alla luna e ritorno, verso l’infinito e oltre. Corri con gli angeli adesso. Ci rivediamo quando arrivo lì”.

Lettera di un cane al padrone

Negli ultimi anni, oltre alle numerose dediche o dimostrazioni di amore di un padrone nei riguardi del proprio cane, sono emerse anche lettere immaginate. Ovvero lettere immaginate essere scritte dal cane venuto a mancare al padrone, per incoraggiarlo ad andare avanti.

Tra queste, una bellissima lettera, condivisa nel 2016:

Mi hai dato una casa per vivere, mi hai dato del cibo e, soprattutto, mi hai dato il tuo amore e la tua compagnia. L’ultima cosa che vorrei è vederti soffrire per me.

Anche se ora non sono con te, non voglio vederti triste. Vorrei che ti ricordi di me con il sorriso perché voglio che il mio ricordo ti renda felice.
Voglio che ti ricordi dei bei momenti che abbiamo passato insieme, le nostre dimostrazioni di affetto, i nostri giochi … e se mi ha rimproverato o se mi sono comportato male, perdonami….

Continua a leggere clicca: Non piangere per me…: la lettera di addio di un cane al suo padrone

Tra le testimonianze anche quella di molte persone che hanno riservato un bellissimo addio al proprio compagno a 4zampe colpito da una malattia.

Tra queste la storia di Poh. Thomas Neil Rodriguez scoprendo che il cane aveva un tumore che lo stava condannando a morte ha deciso d’intraprendere un viaggio di diverse settimane con il suo cane, attraverso gli Stati Uniti, ripercorrendo le tappe di viaggi che avevano fatto insieme nel passato. (Clicca: Poh: il padrone aveva intrapreso un ultimo viaggio per dire addio al suo cane)

L’addio di Mark Woods al suo levriero Walnut. Il padrone aveva preso la decisione sofferta di mettere fino al dolore di Walnut. Prima dell’appuntamento, ha invitato gli utenti a condividere l’ultima passeggiata con il suo cane. Clicca L’ultima passeggiata con il suo cane

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C.D.

 

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