Neosporosi nel cane: le cause, i sintomi e il trattamento

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By Raffaella Lauretta

Salute dei Cani

La neosporosi nel cane è una malattia da non sottovalutare soprattutto nel cucciolo. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

Neosporosi nel cane
La neosporosi nel cane è una malattia generata da un parassita da cui prende anche il nome Neospora caninum.(Foto AdobeStock)

La neosporosi nel cane è una malattia generata da un parassita da cui prende anche il nome Neospora caninum. È una patologia che può degenerare e divenire persino fatale, è perciò fondamentale recarsi dal veterinario e iniziare il trattamento quanto prima, per poter mettere in salvo l’animale, in particolare i cuccioli che sono quelli maggiormente colpiti.

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Cause della neosporosi nel cane

cane dal veterinario
Della neosporosi nel cane è importante non solo conoscere le cause ma anche la modalità di contagio. (Foto AdobeStock)

Della neosporosi nel cane è importante non solo conoscere le cause ma anche la modalità di contagio. Ad esempio, quando un cane è infetto dal parassita neospora eliminandolo tramite le sue feci, la contaminazione raggiunge le acque e di conseguenza i pascoli.

Viceversa se un cane consuma qualsiasi prodotto contaminato dal bestiame o da qualsiasi altro ospite intermedio, verrà contagiato. Come abbiamo precedentemente accennato, questa patologia colpisce maggiormente i cuccioli fino all’età di 3 anni ma non è detto che escluda i cani anziani.

I cuccioli poi possono essere infettati direttamente dalla madre, ma non ci sono ancora molte informazioni su come si verifica il contagio congenito. Proprio questi ultimi però sono i casi che presentano una maggiore gravità e pericolosità.

Sintomi

mal di pancia cane
In molti casi i soggetti probabilmente rimarranno asintomatici, grazie ad un sistema immunitario in buone condizioni.  (Foto Unsplash)

Imparare a riconoscere i sintomi di qualsiasi malattia è sempre un punto a favore, ma in particolare individuare i sintomi della neosporosi nel cane è di primaria importanza, in quanto potrebbe essere fatale per il cucciolo.

Anche se bisogna sottolineare che in molti casi i soggetti probabilmente rimarranno asintomatici, grazie ad un sistema immunitario in buone condizioni. Laddove invece dovessero mostrare i seguenti sintomi che andremo ad elencare, bisogna portarlo quanto prima a visita dal veterinario. I segnali principali sono:

  • difficoltà a deglutire;
  • paralisi della mascella;
  • insufficienza cardiaca;
  • convulsioni nel cane;
  • cambiamenti di comportamento;
  • anoressia;
  • disturbi neuromuscolari in progressione;
  • paralisi delle zampe posteriori;
  • miocardite o infiammazione del muscolo cardiaco;
  • polmonite;
  • atrofia muscolare nel cane;
  • polimiosite o infiammazione delle fibre muscolari e della pelle;
  • aumento delle dimensioni del fegato.

Nel caso in cui questa patologia dovesse colpire il cane anziano, i sintomi che potrebbe presentare sono: convulsioni, tremori, cambiamenti comportamentali e cecità. Ma si possono presentare anche debolezza ai muscoli cervicali e difficoltà nella deglutizione. Se l’infezione si diffonde in tutto il corpo può arrivare a colpire anche la pelle. Infatti la dermatite è un altro sintomo della neosporosi nel cane anziano.

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Diagnosi e trattamento della neosporosi nel cane

vaccinare animali coronavirus
Purtroppo non esiste un vaccino contro questa malattia, ma è possibile il trattamento se si interviene in tempo. (Foto Adobe Stock)

La neosporosi nel cane, anche se non è una malattia molto frequente, ma davanti ai sintomi precedentemente elencati, dovrebbe essere presa in considerazione se il cane è un cucciolo, come abbiamo precedentemente specificato. Il medico dovrebbe valutare la presenza di questa malattia se compaiono segni neurologici ed esaminare il quadro clinico e le lesioni che possono presentarsi sugli organi interessati.

Questo perché, le patologie che presentano sintomi simili sono numerose, ad esempio: la rabbia canina, le infezioni fungine, la meningite e le reazioni a materiali tossici quali piombo e pesticidi. Attraverso un test rapido per confermare o escludere questo parassita insieme ad un esame del sangue potrà scoprire un’alterazione dei parametri epatici.

Il veterinario potrebbe richiedere anche un prelievo di liquido cerebrospinale per determinare quanto il sistema neurologico è stato danneggiato. Purtroppo non esiste un vaccino contro questa malattia, ma è possibile il trattamento se si interviene in tempo e per la terapia vengono utilizzati diversi farmaci, tra cui antibiotici per cani e antiprotozoi.

Di conseguenza è una malattia che si rende curabile ma alcuni soggetti non riescono a superare il quadro clinico causato dal parassita e muoiono per problemi cardiaci, respiratori o epatici. È fondamentale tenere sempre lo sguardo vigile sul comportamento del nostro cucciolo, in modo tale da non trascurare l’eventuale presenza di una patologia subdola e recarsi quanto prima a visita da uno specialista.

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Raffaella Lauretta

 

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