Vaccinare il cane: questi casi sono indispensabili per la sua salute, non puoi esimerti

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By Francesca Ciardiello

Salute dei Cani

Vaccinare il cane non è solo caldamente consigliato ma addirittura fondamentale: quali sono i casi indispensabili per la sua salute.

Cane vaccinato: quando è necessario
Vaccinazioni per il cane (Canva)

Oltre che un dovere è anche un diritto che dobbiamo garantire al nostro amico a quattro zampe, ovvero quello di proteggersi dalle malattie che potrebbero danneggiare la sua salute e, nei casi peggiori, condurlo fino alla morte. Ecco dunque perché è importante conoscere tutti i casi indispensabili nel vaccinare il cane: tutte le volte in cui non possiamo ‘scegliere’ e non possiamo esimerci da questo dovere.

Vaccinare il cane: una ‘Legge’ morale del padrone

Cosa può garantire una vita lunga e in salute al nostro cucciolo? Sicuramente una dieta sana ed equilibrata, una costante e regolare attività fisica ma anche visite dal veterinario. Sarà proprio l’esperto a indicarci un calendario delle vaccinazioni per il cane, che dovremo rispettare.

Cane dal veterinario
Vaccinare il cane dal veterinario (Canva)

Infatti in Italia non esistono leggi che obbligano i padroni a vaccinare il proprio cane contro alcune malattie (come accade ad esempio in alcuni Paesi, dove il vaccino contro la rabbia è obbligatorio). Chi non lo vaccina dunque non è passibile di alcuna multa e non compie alcun reato, tuttavia in molti casi questa pratica diventa ‘obbligatoria’ moralmente per prevenire malattie che potrebbero farlo addirittura morire.

Associazioni nazionali e internazionali infatti consigliano di farlo non solo per la salute di Fido ma anche per quella dell’uomo: esistono infatti delle malattie trasmissibili da animale a uomo, dette zoonosi.

Vaccinare il cane: quali sono i casi indispensabili

Ma tutti i vaccini per il cane sono obbligatori? No, non tutti ma alcuni sono praticamente indispensabili per salvargli la vita. Stiamo parlando di quelli contro:

Cane e veterinario
Cane gioca col veterinario (Canva)

Poiché si tratta di malattie che possono colpire gli esemplari in giovanissima età e compromettere del tutto la loro crescita, è assolutamente indispensabile che il vaccino si faccia da cuccioli, a circa 3 o 4 settimane l’uno dall’altro. Quelli appena nati saranno ‘protetti’ dagli anticorpi forniti dal latte materno, mentre quelli adulti dovranno ricevere un richiamo ogni 3 anni.

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E quali sono i casi ‘non’ indispensabili?

Come già accennato, ci sono alcuni vaccini che potremmo anche evitare, ma non per questo meno pericolose anche per la nostra salute: la leptospirosi canina ad esempio, che colpisce fegato e reni, può infettare anche il padrone del Fido infetto. Si pensa che sia una malattia ‘di campagna’, poiché colpisce maggiormente gli esemplari che vivono in questi ambienti e che vanno a caccia, ma in realtà anche in città possono entrare in contatto con i topi.

Vaccinare il cane
Puntura al cane (Canva)

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In seconda battuta, anche il vaccino contro la rabbia non è più obbligatorio, ovvero caldamente consigliato sebbene vi siano possibili effetti collaterali da considerare: ma come mai? Non perché la malattia abbia perso la sua pericolosità ma perché è molto meno frequente in Italia rispetto a prima. Attenzione: non è del tutto scomparsa e chi vive in prossimità di boschi e aree popolate da animali selvatici, farebbe bene a prenderla in considerazione.

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