Cani uccisi, bruciati vivi: “Abbaiavano troppo”. C’è una taglia sugli assassini

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By Antonio Papa

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Due cani uccisi perché abbaiavano troppo. È la denuncia della loro proprietaria

Cani uccisi perché abbaiavano troppo. E la loro fine è stata orrenda. La proprietaria dei poveri Bobo e Lea è disperata.

Un orribile episodio di violenza sugli animali si è verificato ad Albaredo per San Marco due notti fa. Si tratta di un minuscolo centro della Lombardia, situato in provincia di Sondrio. Qui la padrona di due cani uccisi denuncia il terribile massacro al quale i suoi due animali sono stati sottoposti. E tutto questo sembra proprio che sia accaduto a causa del loro abbaiare. “Pensi che le persone abbiano un’anima, un cuore,una coscienza. Nonostante le atrocità quotidiane nel mondo, alla fine tu sei convinto che nel tuo piccolo certe atrocità non succederanno”, afferma la donna.

Cani uccisi, bruciati vivi: tanta crudeltà lascia senza parole

La sua lettera affidata ai social continua. “Poi ti svegli una domenica mattina e scopri dolorosamente che una mano ancora ignota ma certamente IGNOBILE durante la notte ha volontariamente bruciato vive due creature che hanno commesso un unico errore: ABBAIARE, d’altra parte erano cani… Bobo e Lea non hanno avuto via di scampo. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito. Omertà… comportamento vigliacco comune a tanti purtroppo. Credo che chi abbia commesso questa meschinità non possa considerarsi una PERSONA ma neanche una BESTIA, offenderei i nostri poveri cani a definirla in questo modo. Le bestie uccidono per difesa o procacciarsi il cibo. Questa gente ha ucciso i nostri cani per cattiveria gratuita e merita DISPREZZO. L unica cosa che mi sento di augurare a questi xxxx e’ che d’ora in poi la loro coscienza li tenga svegli durante la notte ora che Bobo e Lea non potranno più disturbare il loro sonno.”

Di episodi orribili ai danni di cani e di altri animali in generale ce ne giunge notizia ogni giorno purtroppo. Ed in ogni parte del mondo. La violenza con la quale si attenta alla vita di poveri esseri indifesi lascia basiti. E lo sconcerto arriva spesso anche per le modalità con le quali il mostro di turno agisce. Si fa del male a questi poveri esseri senza pensare alle conseguenze per loro e per se stessi. Senza considerare che anche loro hanno diritto alla vita. Ed i motivi possono essere i più disparati: dal fastidio subito, alla crudeltà vera e propria, fino all’incuria ed addirittura alla noia.

C’è una taglia sugli assassini

I due animali si trovavano in un box situato a 200 metri di distanza dalla casa più vicina. Inoltre anche il tratto di stada più prossimo è lontano 150 metri. L’incendio nel quale i due cani uccisi sono periti in maniera così orribile era stato segnalato alle 5:30 di domenica mattina da un passante. Da una prima analisi sono stati utilizzati svariati metri di combustibile per dare fuoco alla piccola casetta di legno che ospitava i due cani. Adesso l’associazione animalista Aidaa ha istituito una taglia in denaro destinata a chiunque fornisca un aiuto decisivo nell’acciuffare gli assassini che hanno fatto questo.

A.P.

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