Nerone, il cane anziano che non vuole morire da solo

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By Gabriele

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Nerone

Lui è Nerone, un cane “bellissimo e buonissimo”, protagonista di una vicenda molto triste. A raccontarla è ‘Il Gazzettino’, nelle pagine della cronaca di Padova. Si tratta di un cane anziano, di grossa taglia, probabilmente incrociato con un cane corso. Si ritiene che Nerone possa essere nato nel 2005 e che la sua esistenza sia stata segnata da una serie di maltrattamenti. Grazie però all’amore e all’affetto dei volontari che lo hanno accudito, Nerone ha riacquistato fiducia. Anche per questo oggi cerca una famiglia che voglia prendersi cura di lui.

Sul suo sito, la sezione padovana della Lega Nazionale Difesa del Cane ha sottolineato che Nerone “è stato trasferito nel 2012 da un canile del sud dove si trovavano ammassati centinaia di cani”. Raccontano i volontari che si prendono cura di lui: “All’inizio era inavvicinabile per la grande sofferenza che portava dentro, ma poi con tanta pazienza e rispetto è cambiato, ha riacquistato fiducia nell’uomo ed ha rivelato tutta la dolcezza del suo carattere”. Insomma Nerone “è un cane molto sensibile e inizialmente timoroso, ma basta solo dargli un poco di tempo perché si rassicuri e dimostri tutta la sua capacità di amare”.

Adotta un cane anziano: un’ipotesi che in pochi prendono in considerazione

Quella dei cani anziani che non trovano famiglia è una triste piaga, per cui da qualche anno Lega Nazionale per la Difesa del Cane e SANYpet-Forza 10 hanno lanciato la campagna #Adotta un nonno. I numeri parlano molto chiaro. Chiunque preferisce portarsi a casa un cucciolo di pochi mesi, o al massimo di qualche anno. E per i più vecchi invece non c’è niente da fare. Alcuni di loro addirittura nascono, crescono ed invecchiano all’interno di un canile. In controtendenza la vicenda di Toby, un cucciolone di 14 anni. Si tratta di un meticcio che ha lasciato il canile di Rimini per andare in casa della sua nuova famiglia.

Di qualche tempo fa la brutta vicenda di Speedy, un dolce barboncino di 13 anni dagli occhi quasi ciechi, dall’udito scarso e con problemi di incontinenza. Viveva con la sua proprietaria, un’anziana recentemente scomparsa. Dopo la morte della donna le due figlie non si sono preoccupate di lui. Così lo hanno affidato a un box del rifugio di Rubano, nel padovano, gestito dalla sezione padovana di LNDC.

GM

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