Perché le balene sono così importanti per l’ecosistema marino?

Perché le balene sono così importanti per l’ecosistema marino? Ecco qualche informazione e curiosità sui giganti degli oceani.

balene ed ecosistemi marini
Le balene possono aiutare gli ecosistemi marini (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

L’ecosistema è un insieme naturale formato da una comunità di organismi e dall’ambiente fisico nel quale vivono. In un ecosistema ogni singola forma di vita, da quella più piccola a quella più grande, ha un suo ruolo fondamentale. A dimostrarlo ancora una volta è uno studio scientifico che dimostra come l’urina delle balene sia un ottimo fertilizzante per gli oceani. Ma in che modo questi grandi cetacei aiutano l’ecosistema marino?

Curiosità sulle balene, i giganti degli oceani che aiutano l’ecosistema marino

Le balene influenzano il ciclo dei nutrienti e la quantità di carbonio, modificando reti alimentari e regolando persino il clima. L’urina delle balene influenza lo spostamento di enormi quantità di nutrienti in mare. A tale proposito si parla di “whale pump”, fertilizzatori galleggianti rilasciati dai grandi cetacei. Nutrendosi nella profondità degli oceani e tornando in superficie per respirare, le balene rilasciano elementi come ferro e azoto, indispensabili per far crescere e proliferare il fitoplancton e che altrimenti resterebbero inaccessibili nelle profondità oceaniche.

megattera e delfino
L’urina delle balene è capace di fertilizzare gli oceani (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Con quasi mille litri di pipì al giorno, ognuno di questi cetacei rilascia nell’ambiente marino un fertilizzante indispensabile per la vita acquatica, un fertilizzante che viene distribuito in tutto il globo grazie al viaggio che le balene compiono quotidianamente. Proprio il fitoplancton, minuscoli organismi vegetali, è alle base delle catene alimentari marine, dato che attraverso la fotosintesi producono ossigeno e assorbono enormi quantità di anidride carbonica. L’azoto, come per le piante terrestri, è un nutriente indispensabile, perché stimola la crescita degli organismi vegetali, come appunto il fitoplancton, e quindi la fotosintesi.

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Secondo uno studio recentemente pubblicato su Nature Communications, le specie di balene misticeti, ovvero megattere, balene grigie e balene franche, possono produrre fino a 950 litri di urina al giorno. Ogni individuo è in grado di trasportare grandi quantità di azoto da aree ricche come i poli fino alle zone tropicali più calde, mentre migrano tra gli oceani. Secondo gli autori della ricerca, questa attività aggiuntiva potrebbe portare all’assorbimento di oltre 18.000 tonnellate di carbonio atmosferico ogni anno.

balenottera e cucciolo
Le balene sono cetacei maestosi che aiutano l’ecosistema in cui vivono (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Le balene durante i viaggi migratori possono spostarsi per oltre 10.000 km, lasciando grandi quantità di nutrienti e fertilizzanti naturali. Le balene grigie, per esempio, trascorrono l’estate nelle acque fredde ricche di nutrienti del nord del Pacifico, spostandosi durante i mesi invernali nelle acque più calde e tranquille per far nascere i loro piccoli vicino alla costa e nelle piccole baie. Rilasciando la loro urina in giro per il mondo, le balena fertilizzano gli oceani e rinforzano le fondamenta degli ecosistemi oceanici. Aiutando gli oceani, le balene rendono anche più vario l’ecosistema marino e più abbondante l’attività di pesca. Proteggere le balene e la biodiversità non è solo una questione etica, ma un investimento per la salute del pianeta e per gli esseri viventi.

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Purtroppo, oggi la quantità di nutrienti accumulati e trasportati dalle balene è diminuita di un terzo rispetto a qualche anno fa prima che gli esseri umani portassero questa specie marina a rischio estinzione. La biodiversità è a rischio così come gli ecosistemi. Nella lista rossa delle specie in via di estinzione si allunga ogni anno. Secondo le ultime ricerche apparse sulla pubblicazione scientifica statunitense, la «Science Advances», il pianeta Terra «potrebbe perdere più di un decimo delle sue specie vegetali e animali entro la fine del secolo». Gli scienziati affermano infatti che una specie su dieci si estinguerà per i cambiamenti climatici nei prossimi decenni.

due balene
Informazioni e curiosità sulle balene, i giganti gentili dei mari (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

La balenottera azzurra (nome scientifico di Balaenoptera musculus secondo la classificazione di Linneo del 1758) è un mammifero marino appartenente al parvordine dei Misticeti. Questo cetaceo, con i suoi oltre 28 metri di lunghezza e 160 tonnellate di peso, è il più grande animale conosciuto vissuto sulla Terra. La balenottera azzurra appartiene alla famiglia dei Balenotteridi, lo stesso gruppo a cui appartengono la megattera, la balenottera comune, la balenottera di Bryde, la balenottera boreale e la balenottera minore.

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Lungo e slanciato, il corpo della balenottera azzurra assume diverse tonalità grigio-bluastre sul dorso con parti più chiare sul ventre. La Lista rossa IUCN considera la balenottera azzurra una «specie in pericolo» fin dalla sua prima edizione. Fino agli inizi del XX secolo la balenottera azzurra era numerosa in quasi tutti gli oceani. La caccia da parte dai balenieri ha portato queste meravigliose creature sull’orlo dell’estinzione. La popolazione più consistente, comprendente duemila esemplari, è composta dalle balenottere azzurre settentrionali del Pacifico nord-orientale, diffuse dall’Alaska alla Costa Rica e che d’estate si incontrano in California e più raramente nell’area che va dalla Kamčatka all’estremità settentrionale del Giappone.

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Non solo le balene sono catalogate sulla Lista rossa. Sfortunatamente, sono molte le specie marine a rischio a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della pesca, e i pesci come gli squali sono tra queste. Gli agenti inquinanti e le emissioni di CO2 secondo recenti studi porteranno infatti la Terra a perdere più di un decimo del suo patrimonio vegetale e animale e all’estinzione di una specie vivente su dieci. Per questo motivo assume grandissima importanza la salvaguardia degli oceani e del Pianeta. (di Elisabetta Guglielmi)

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