Le orche attaccano le persone? Ecco come sopravvivere

Le orche attaccano le persone? Ecco che cosa dicono i naturalisti a riguardo ed ecco i consigli per sopravvivere a un incontro con questi mammiferi.

pericolosità attacchi di orca
Come sopravvivere a un attacco di orca, informazioni e consigli (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Per divulgare le conoscenze che si hanno sulla natura e sui suoi abitanti, scienziati e documentaristi hanno da sempre realizzato contenuti che possano essere rivolti a tutti. Nonostante i tantissimi documentari, l’esperienza personale e le curiosità personali, sono molte le persone che non hanno nozioni basilari sugli animali. In molti si domandano, ad esempio, come fare a sopravvivere agli attacchi di orche? Ma, al di là dei consigli su come fronteggiare un mammifero del genere, bisognerebbe prima informarsi su quante sono le morti umane da parte delle orche.

Attacchi di orche alle persone: ecco se è possibile e come sopravvivere a un attacco dei mammiferi

In natura l’orca non è considerata una minaccia per gli esseri umani, infatti gli unici attacchi che si sono verificati sono avvenuti in cattività. Questo cetaceo è uno dei mammiferi marini più intelligenti del pianeta: la vita in una piccola vasca di un parco acquatico è estremamente dura. Le orche in cattività sviluppano un’attitudine ostile nei confronti degli esseri umani, che considerano come loro principali nemici e responsabili della loro sofferenza.

Ma le orche, quindi, attaccano le persone?

Le orche sono considerate dei superpredatori, occupando il vertice della piramide alimentare dal momento che non hanno predatori naturali. Soprannominate “balene assassine”, in realtà le orche non sono più pericolose di qualsiasi altro predatore del mare. In natura nessun esemplare di orca ha mai attaccato le persone. Ciò non toglie, che questi predatori si cibano di animali di grandi dimensioni come le foche, i calamari giganti e gli squali bianchi.

addestratrice e orca
Diversi attacchi mortali di orca hanno riguardato gli addestratori nei parchi acquatici (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

In cattività la mancanza di stimoli, la presenza di altri animali e gli spazi ridotti causano in questi meravigliosi cetacei alti livelli di stress e ansietà che possono sfogare nei confronti degli addestratori. Si sono verificati, infatti, alcuni attacchi mortali, come quello del 2010 nel Sea World Florida, quando l’orca Tilikum ha affogato e ucciso l’addestratrice durante uno spettacolo acquatico.

In natura le orche cacciano pesci, uccelli, pinguini ma anche mammiferi marini come leoni marini, foche, balene e delfini. Semplicemente osservando questi predatori durante la caccia si potrà avere un’idea della loro incredibile intelligenza: nella maggior parte dei casi le orche attaccano in gruppo, cogliendo di sorpresa la preda e coordinando l’attacco con altri membri del gruppo e sfinendo la preda. cacciano, le orche si dimostrano animali implacabili grazie al loro fisico poderoso: sfiniscono la preda, cogliendola di sorpresa e coordinando l’attacco con gli altri membri del gruppo.

Le orche attaccano le barche?

Non sono molti i consigli per poter sopravvivere a un attacco di orca. Questi cetacei, come già detto, sono estremamente intelligenti e perspicaci. Rinchiusi in cattività hanno modo di osservare tutti i comportamenti dell’essere umano, individuando i punti deboli delle persone. Per gli istruttori marini è bene impostare dei confini ben precisi con l’animale che dovrà comprendere di non ripetere comportamenti sbagliati e dannosi. Quando si è in mare aperto su una barca e si incontra un branco di orche si consiglia di spegnere il motore perché questo attira le orche che possono prenderlo come un gioco o una sfida.

orca in mare
Dove vivono le orche: informazioni e curiosità su questi splendidi cetacei (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Informazioni e curiosità sulle orche

Le orche (note con il nome scientifico di Orcinus orca secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1758) sono mammiferi marini appartenenti alla famiglia dei delfinidi (cetacei odontoceti). Vivono in tutti i mari e in tutti gli oceani del mondo, dalle fredde regioni artiche e antartiche, fino ai mari tropicali, anche se preferiscono le acque fredde sia artiche che antartiche; sono considerate dei superpredatori in quanto si trovano all’apice della piramide alimentare.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Quando lo sport incontra la natura il connubio è strepitoso, le surfiste restano estasiate durante le Olimpiadi

Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (conosciuta con l’acronimo di IUCN dall’inglese International Union for the Conservation of Nature), alcune popolazioni locali di orche sono però considerate una specie minacciata e in pericolo a causa della distruzione del loro habitat, dell’inquinamento, della pesca e della cattura per il loro utilizzo nei parchi marini (soprattutto negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo).

orca nuota in acqua
Quali sono le ragioni per cui le orche attaccano le persone, ma soprattutto è possibile sopravvivere? (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Gli animali sono esseri senzienti e in quanto tali provano gli stessi sentimenti degli esseri umani. Del resto, proprio sulla base di queste idee, in molti Paesi del mondo si sta procedendo a sostanziali modifiche del Codice civile per riconoscere legalmente gli animali come esseri senzienti. Tenerli reclusi all’interno di gabbie, negli zoo o nei parchi acquatici lede i loro diritti alla vita e alla libertà.

Scopri di più in questi articoli selezionati per te:

Le orche sono mammiferi sociali, che trascorrono tutta la vita insieme ai loro simili. Lolita, invece, dopo aver vissuto fino al 1980 insieme a un’altra orca poi deceduta, ha passato quarantatré anni in completa solitudine in una vasca di poco meno di venti metri. Le vasche del Seaquarium in cui Lolita (la cui lunghezza raggiunge quasi i sei metri) ha vissuto sono tra le più piccole di tutti gli Stati Uniti e sono inoltre esposte al sole e alle intemperie (andando quindi contro uno degli articoli dell’Animal Welfare Act).

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> La cagnetta Leia contribuisce all’emozionante salvataggio di un cetaceo spiaggiato

Sfortunatamente, sono molte le specie marine a rischio a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della pesca, e i pesci come gli squali sono tra queste. Gli agenti inquinanti e le emissioni di CO2 secondo recenti studi porteranno infatti la Terra a perdere più di un decimo del suo patrimonio vegetale e animale e all’estinzione di una specie vivente su dieci. Per questo motivo assume grandissima importanza la salvaguardia degli oceani e del Pianeta. (di Elisabetta Guglielmi)

Gestione cookie