Il gatto aspetta il padrone sulla porta: cosa c’è dietro questo suo comportamento

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By Francesca Ciardiello

Gatti

Che significa quando un gatto aspetta il padrone sulla porta? E’ solo un modo per salutarci o nasconde qualche richiesta particolare? Ecco perché lo fa e cosa significa.

Il gatto aspetta il padrone sulla porta
(Foto AdobeStock)

Chi dice che i gatti sono animali indipendenti e poco affettuosi, probabilmente non ha mai vissuto in casa con uno di loro. E’ vero che il micio è geloso della sua quotidianità e della sua routine, ma non significa che non ama i ‘fuori programma’ soprattutto col suo umano preferito. Quando ha voglia riceve volentieri le sue coccole e, a suo modo, ricambia tutte le attenzioni che riceve. Il gatto che aspetta il padrone sulla porta vuole solo dimostrare questo? Ecco cosa sapere.

Rapporto micio-umano: la ricerca del ‘The Guardian’

Micio sull'uscio
(Foto Pixabay)

Il noto periodico inglese ha fatto una ricerca suoi gatti e suoi loro comportamenti più comuni per dimostrare affetto nei confronti dei loro padroni. I risultati di questa ricerca possono essere molto utili ai neo-padroni di felini domestici e di certo apriranno gli occhi a tutti coloro che sostengono che un micio non sia in grado di dare amore.

Proprio al primo posto della classifica dei modi che il gatto usa per dimostrare affetto al proprio umano c’è quello di aspettarlo sulla porta. A prescindere dal fatto che, come vedremo, un gatto riesce a percepire l’arrivo dell’uomo prima degli altri, pensa bene di accoglierlo aspettandolo sull’uscio della porta. Tra i 25 segnali dunque pare che quello di attendere pazientemente che il piede del padrone varchi la soglia sia al primo posto. Attenzione a dire che un gatto è più legato al padrone che alla casa: potreste ricredervi!

Il gatto aspetta il padrone sulla porta: perché lo fa e cosa significa

Il gatto aspetta il padrone sulla porta
(Foto AdobeStock)

Una delle domande che potrebbero sorgere spontanee è: come fa il micio a sapere che sto arrivando a casa? Non sottovalutiamo i sensi del gatto e la sua capacità di percepire le cose prima degli altri, di sicuro prima degli altri umani. E’ questione di udito, ma non solo: riescono a percepire una vasta gamma di frequenze e in maniera ‘amplificata’; associano dunque quei rumori (spegnere l’auto, chiudere lo sportello, i passi etc.) all’arrivo del padrone e si apprestano a riceverlo.

Il micio inoltre impara a conoscere il suo padrone e la sua routine: essendo un amante della quotidianità, il gatto riesce a memorizzare anche quella del suo amato padrone.

Ma è solo affetto che vogliono dimostrare? A quanto pare no. Infatti, soprattutto se siamo mancati da casa tutto il giorno, è probabile che ora vogliano (anzi pretendano, giustamente) le nostre attenzioni. Magari non sono solo spinti dall’affetto ma anche da qualche esigenza, ad esempio di tipo alimentare: il micio potrebbe avere fame e questa attesa sulla porta è la traduzione di: ‘Mi dai la pappa? Ci sono anche io!’. Per capire se il gatto ha fame basta offrirgli del cibo: se vi si avventa sopra, probabilmente non gliene avevamo lasciato abbastanza a disposizione.

Allo stesso modo possono essere in vena di coccole e vogliono riceverne. Quale modo migliore che richiederle all’umano di cui si fidano ciecamente? Vi sono dei segnali di un gatto che si fida del suo padrone: uno di questi è mostrare la sua parte del corpo più sensibile, la pancia.

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Francesca Ciardiello

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