Non solo noi umani soffriamo di allergie ambientali: anche il nostro gatto. Scopriamo quali sono le possibili cause e come curarle al meglio.
![gatto stanco coperta](https://www.amoreaquattrozampe.it/wp-content/uploads/2020/09/cat-15752-740.jpg)
Come succede a noi esseri umani, anche il nostro gatto può sperimentare delle fastidiose allergie ambientali. Queste reazioni si presentano nel momento in cui il sistema immunitario del micio è sensibile in modo particolare ad una sostanza, magari anche molto comune. Solitamente le allergie feline iniziano quando l’animale è molto giovane, e peggiorano con la crescita. Scopriamo quindi quali sono le possibili cause di tale condizione, e come possiamo intervenire per ridurre il disagio del gatto.
Potrebbe interessarti anche: Come gestire gli allergeni del gatto in casa: le 4 fasi fondamentali
Le più comuni allergie ambientali del gatto
![allergie più comuni nei gatti](https://www.amoreaquattrozampe.it/wp-content/uploads/2020/07/gatto-si-gratta.jpg)
Gli allergeni ambientali che possono colpire i gatti sono molti, ma i più comuni sono i seguenti:
- Peli di altri animali;
- Erba;
- Acari della polvere;
- Polline;
- Muffa (in spore).
Alcuni di questi irritanti allergeni sono stagionali, e quindi saranno più aggressivi in un determinato periodo dell’anno.
Molti di noi umani sono a conoscenza di quanto siano fastidiose le allergie stagionali, e degli effetti davvero gravi che hanno durante i loro periodi peggiori. E vale anche per i gatti.
Ma come si presentano queste allergie e come possiamo riconoscerle? Quando il corpo del micio tenta di respingere l’allergene, si verificano infatti dei sintomi, solitamente fastidiosi.
I più comuni sintomi di queste allergie sono quelli legati alla pelle. Sono infatti il risultato di una dermatite atopica (detta atopia), che è un’infiammazione della pelle, appunto.
L’atopia si presenta anche con un forte prurito, causato dalla presenza degli allergeni. Le aree interessate vengono graffiate, strofinate e morse dal micio, che cerca sollievo.
Naturalmente, tutto questo porta a problemi in queste aree della pelle, con caduta dei peli (per l’eccessivo sfregamento) o con ferite che possono anche infettarsi se non trattate.
Le aree del corpo solitamente interessate dalla dermatite atopica nei gatti sono:
- Orecchie;
- Inguine;
- Ascelle;
- Caviglie;
- Polsi;
- Area del muso e naso;
- Zona attorno agli occhi (solitamente con lacrimazione eccessiva e/o prurito);
- Dita delle zampe.
Potrebbe interessarti anche: Allergie stagionali del gatto: dieci rimedi naturali e semplici per il micio
Come trattare queste allergie feline
![malattie dei polmoni nel gatto](https://www.amoreaquattrozampe.it/wp-content/uploads/2020/05/gatto_veterinario3-740.jpg)
Se il nostro gatto mostra sintomi di dermatita atopica, causata dalle allergie ambientali, dobbiamo necessariamente consultare il nostro veterinario.
Gli esami solitamente includono un’analisi della storia medica del micio, e l’analisi dei sintomi attualmente mostrati. Se si sospettano allergie ambientali, procederemo.
Il test allergico intradermico su un gatto è simile a quello che viene effettuato solitamente negli esseri umani. Vengono iniettati sotto pelle dei piccoli campioni degli allergeni.
Il veterinario cerca quindi una risposta allergica ai vari allergeni, uno o più di essi. Una volta determinato quale è l’allergene (o gli allergeni), si passa alla terapia.
La terapia solitamente utilizzata è quella di iposensibilizzazione: vengono somministrate regolarmente al micio delle piccole iniezioni dell’allergene per abituare il suo sistema immunitario.
Tale terapia di solito impiega da 6 a 12 mesi, e viene considerata efficace solo nel 60 – 80% dei casi.
Un altro metodo che il veterinario potrebbe consigliare è l’uso di antistaminici o corticosteroidi, per ridurre il fastidio del micio ed il prurito.
Ma poiché l’atopia felina è una condizione cronica, non c’è una cura e dobbiamo gestirla per tutta la vita del nostro micio.
Ci sono però dei modi che possiamo utilizzare per aiutare il nostro micio a vivere al meglio questa condizione fastidiosa.
- Pianifichiamo degli appuntamenti regolari dal veterinario, su consiglio del medico;
- Se l’allergene è il polline o l’erba, in estate meglio evitare l’esposizione all’aria aperta. Si può utilizzare il condizionatore d’aria come ripiego;
- Se il gatto è abituato al bagno, possiamo provare a usare uno shampoo antiprurito specifico per gatti (solitamente viene usato bagnando con acqua fredda il micio);
- Evitiamo che il gatto sia nella stanza in cui passiamo l’aspirapolvere.
- Se notiamo sul corpo del micio polvere, erba o polline, puliamo il suo corpo.
- Alcuni veterinari consigliano l’Omega 3, somministrato in dosi regolari, come integratore per la salute del pelo e della pelle. Informiamoci con il nostro veterinario.
F. B.