Bozzo sottopelle nel gatto: cosa può essere questo gonfiore e quando preoccuparsi

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By Francesca Ciardiello

Salute dei Gatti

Un nodulo, una pallina di grasso o un bozzo sottopelle nel gatto che nasconde un problema di salute più serio? Cosa sapere su queste formazioni cutanee del felino.

Bozzo sottopelle nel gatto
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Per tutti i padroni la salute del proprio micio deve essere una priorità: talvolta i segnali che il suo corpo ci invia sono difficili da cogliere, mentre altre volte capita che il problema sia ben visibile agli occhi. Soprattutto se si tratta di un bozzo sottopelle nel gatto, è ovvio chiedersi quale sia l’origine di questa formazione sottocutanea. Non bisogna necessariamente pensare a qualcosa di brutto, ma è opportuno fare le dovute indagini per scoprire qualcosa in più.

La pelle del micio ci ‘parla’: come capire che problema ha

Micio in primo piano
(Foto Pixabay)

Quando il problema coinvolge la pelle del micio è opportuno distinguere la doppia possibile natura dello stesso: esterna o interna. Nel primo caso parliamo di infezioni dovute appunto all’attacco esterno di agenti parassitari, pulci e zecche, che aggrediscono la pelle del gatto e vi penetrano provocando delle infezioni.

Nel caso invece dell’origine interna del problema, è probabile che gli indizi ci conducano a problemi di salute quali: micosi, acne felina, ascessi e, nella peggiore delle ipotesi, a tumori.

Alcune patologie cutanee non sono infettive, quindi non rischiano di essere contagiose. Alcune localizzate poi danno un’ottima risposta ai trattamenti, sebbene bisogna agire in tempo. Solitamente la zona colpita dal problema porta il gatto a leccarsi e a grattarsi: quindi facciamo attenzione anche al suo atteggiamento ossessivo-complusivo nei confronti della sua stessa cute (se si gratta o si lecca troppo).

Bozzo sottopelle nel gatto: tutte le ipotesi possibili

Bozzo sottopelle nel gatto
(Foto AdobeStock)

Abbiamo notato un bozzo sottopelle, un nodulo o comunque una sorta di pallina di grasso sottocutanea nel nostro amato felino? Può capitare infatti che al momento della toeletta, del bagnetto o semplicemente accarezzandolo notiamo questa piccola escrescenza sulla pelle del micio. Non dobbiamo pensare subito a qualcosa di brutto, perché a volte la causa potrebbe essere più ‘banale’ di quello che sembra. Ecco tutte le ipotesi sulla natura del bozzo sottocutaneo nel nostro amato felino domestico.

  • Punture di insetto: partiamo dalla causa più ‘sciocca’, ovvero quella che vede l’infiammazione della zona dovute a punture di insetti nel gatto. Può capitare spesso d’estate ma non solo, che il gatto sia vittima di zanzare, api, calabroni etc. Solitamente si sviluppano degli arrossamenti più o meno estesi (rash cutanei) ma anche dei bozzi, simili a bolle, che crescono sottopelle e che, se non curati, possono facilmente infettarsi.
  • Zecche: se il micio è abituato a frequentare spazi verdi e luoghi all’aperto, può diventare facile preda di questi acari. Essi penetrano nella pelle del gatto per succhiarne il sangue, e questo stesso procedimento porta la pelle a gonfiarsi in quello stesso punto. Sebbene l’attacco di pulci e zecche su cane e gatto sia semplice da prevenire e anche curare, è opportuno fare degli accertamenti ulteriori per scongiurare che questi acari abbiano trasmesso al micio la Malattia di Lyme.
  • Ascesso da trauma: quando il gatto viene colpito oppure la sua pelle presenta una lesione, la zona potrebbe infettarsi e gonfiarsi sotto forma di bozzo sottopelle. Quella parte, oltre ad essere pruriginosa, può anche provocare dolore al gatto quando proviamo a toccarla. Se è in atto un’infezione, è probabile che il veterinario consigli l’uso di un antibiotico.
  • Acne: anche i gatti hanno i brufoli come noi umani? A quanto pare sì. E le zone ‘preferite’ sono dall’acne felina appunto muso e naso. Questi punti neri diventano rossi quando si infiammano perché è in atto un’infezione.
  • Tumori benigni: potrebbe trattarsi di formazioni dovute a lipomi, ovvero palle di grasso. Non c’è una zona predefinita per la comparsa di queste palline ma, per rimuoverle, non è necessario un intervento chirurgico. Per fortuna ora i veterinari utilizzano l’ago aspirato per ‘succhiarne’ il contenuto e magari analizzarlo con una biopsia. Tra i tumori benigni vi è anche il mastocitoma, al principio almeno: bisogna tenerlo sotto controllo perché potrebbe evolversi in tumore maligno.
  • Tumori maligni: tra questi vi sono il fibrosarcoma e quello alle ghiandole mammarie. Il primo è raramente legato all’iniezione del vaccino, perché il più delle volte può scaturire ovunque sul corpo; nel secondo caso i bozzi sono prossimi alle ghiandole mammarie appunto.

In ogni caso, quando notiamo un bozzo sottopelle nel gatto o una qualsiasi altra escrescenza strana sul suo corpo è opportuno sottoporlo a visita dal veterinario per escludere le ipotesi peggiori e correre ai ripari.

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Francesca Ciardiello

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