Si può addestrare un gatto come qualsiasi altro animale? Una domanda semplice che nasconde una realtà complessa.

Chi vive con un gatto, sa che il loro comportamento è molto diverso da quello di altri animali domestici. I gatti, sono animali indipendenti, selettivi e spesso poco inclini a seguire regole imposte.
L’addestramento felino, infatti non segue le stesse logiche di quello riservato ai cani o ad altri animali.
Perciò, la domanda che ci poniamo oggi è: “Si può addestrare un gatto come qualsiasi altro animale?” Continua a leggere e lo scoprirai.
Si può addestrare un gatto come qualsiasi altro animale?
Molti proprietari, si chiedono se si possa insegnare qualcosa a un gatto.

La risposta è sì, ma il modo è completamente diverso da quello che si utilizza con un cane o un altro animale.
I gatti, non reagiscono bene ai comandi rigidi o ai metodi tradizionali di addestramento, perché il loro carattere è molto più indipendente.
Secondo la professoressa Ádám Miklósi, esperta in cognizione animale, i gatti hanno un forte istinto di autodeterminazione.
A differenza dei cani che sono animali sociali e cercano spesso l’approvazione del proprietario, i gatti imparano solo se ne hanno voglia, seguendo ritmi e motivazioni proprie.
Un esempio curioso che aiuta a capire questa differenza è il” contrafreeloading”. Dove, molti animali come i cani o i roditori preferiscono lavorare per ottenere del cibo, invece di riceverlo gratuitamente.
I gatti, invece tendono a scegliere la strada più comoda e se trovano una ciotola piena, difficilmente faranno uno sforzo per guadagnarsi il pasto.
Questo, non vuol dire che non siano intelligenti o capaci di apprendere, ma semplicemente che bisogna rispettare il loro modo di essere.
Per insegnare qualcosa a un gatto, serve pazienza, rispetto e soprattutto, un approccio che tenga conto della sua natura autonoma e curiosa.
Cosa significa allora addestrare un gatto?
Insegnare qualcosa a un gatto, non funziona come con un cane o altri animali domestici, non si può pretendere obbedienza immediata da loro.

L’obiettivo, invece è creare una routine basata su segnali positivi, premi e momenti piacevoli che il gatto associa ad esperienze positive, costruendo così un rapporto di fiducia, in cui si sente libero di scegliere, ma rispetta le regole della casa.
Si tratta, quindi di guidarlo a prendere abitudini che facilitino la convivenza, come usare la lettiera per gatti, rispettare certe zone della casa o abituarsi a essere maneggiato durante le visite veterinarie.
Anche comportamenti fastidiosi del gatto, come graffiare i mobili o saltare dove non dovrebbe, vanno gestiti con metodi gentili e rispettosi della sua natura indipendente.
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Metodi efficaci per insegnare al gatto le buone abitudini
Insegnare a un gatto a comportarsi bene, richiede pazienza e soprattutto rispetto per il suo carattere.
Tra i metodi più efficaci ci sono:
- rinforzo positivo: premiare i comportamenti desiderati, con bocconcini, carezze e giochi per gatti;
- rispetto dei tempi del gatto: non stressarlo e farlo perdere interesse;
- giochi interattivi: stimolare mente e corpo con giochi per gatti;
- ambiente stimolante e routine regolare per il gatto.
Ricorda che un gatto sereno, risponde meglio agli stimoli positivi e impara più facilmente. Evita, invece le punizioni non serviranno a nulla.