Il misterioso cane fantasma dell’Amazzonia: svelate alcune caratteristiche della specie

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By lotta75

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Il misterioso cane dell’Amazzonia: nuovo studio rivela alcune caratteristiche della specie

razza cani selvatici
Cane dell’Amazzonia @screen shot video

Un progetto avviato da una squadra di ricercatori e fotografi naturalisti sulle tracce di animali rari, difficili da avvistare, che vivono nelle zone più remote del pianeta. Il canale Mongabay ha promosso una serie “Candid Animal Cam” dedicata a questi animali meno noti. Tra questi, spunta il cane dalle orecchie corte dell’Amazzonia, chiamato anche “il cane fantasma” per i rari avvistamenti di questa specie, uno dei tesori nascosti della foresta pluviale.

Un gruppo di scienziati hanno studiato questa specie, cercando di raccogliere il maggior numero di informazioni al riguardo. Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista specializzata Royal Society Open Science, svelando molti enigmi legati a questo cane selvatico.

Secondo gli studiosi, il cane è molto simile alla volte nelle dimensioni e nella sua morfologia e si contraddistingue per le sue orecchie piccole. Sarebbe l’unico membro del genere canino Atelocynus ed è inoltre l’unica specie che vive nella foresta amazzonica.

Una creatura solitaria e schiva per cui è davvero difficile vederla. E’ stato possibile documentarla solo grazie a foto trappole collocate in alcune aree dove era stata accertata la presenza di alcuni esemplari.

In questo modo, i ricercatori sono riusciti a mappare la specie, a conoscere il suo habitat e a raccogliere informazioni utili per avviare un programma di tutela e conservazione della specie minacciata ogni giorno dalla deforestazione. Secondo i dati, infatti, il 30% dell’habitat del cane dell’Amazzonia andrà distrutto entro il 2027.

L’autore principale dello studio, Daniel Rocha, ricercatore presso l’Università della California, ha spiegato al New York Times di aver iniziato ad interessarsi alla specie nel 2015 quando ha iniziato a lavorare nella parte meridionale dell’Amazzonia.

Tutela della specie

La particolarità di questo canide è la sua rarità. Gli stessi locali infatti difficilmente lo avvistano. Grazie alle nuove tecnologie, molti studiosi sono riusciti a rintracciare alcuni esemplari. Tra i collaboratori dello studio, il professore di ecologia all’Università dell’East Anglia Carlos Peres, ha raccontato che una telecamera è riuscita a filmare un esemplare per circa 20 secondi mentre inseguiva un topo che si era nascosto all’interno di un tronco vuoto.

“Sono incredibilmente riservati”, commenta Peres.

Attraverso i dati incrociati raccolti dalle fototrappole collocate in un’area, i ricercatori hanno tratto informazioni utili, poi confrontate con una documentazione storica al riguardo.

Questa specie è stata avvistata in cinque paesi diversi, in un’area dell’Amazzonia, delimitata a ovest dalle Ande, a nord dal fiume, a sud e ad est dal bordo della foresta pluviale. Essendo una specie riservata, si sono perfettamente ambientati nella foresta pluviale dove si muovono anche sui rami degli alberi, lontani dalle persone.

Quello che i ricercatori hanno potuto stabilire è che a differenza degli altri canidi, il cane dell’Amazzonia è solitario e schivo, laddove i lupi, i dingo o i cani selvatici africani cacciano in branco e prediligono  habitat più aperti.

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C.D.

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