Cane arrivato al rifugio si aggrappa alla porta in attesa che qualcuno lo adotti

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By Manuela Lucugnano

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Un cane appena arrivato al rifugio si è aggrappato alla porta di ingresso come fosse in attesa di qualcuno

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Baby, il cane appena arrivato al rifugio che si è aggrappato alla porta come se attendesse qualcuno (Foto Facebook)

Quando è arrivato al Griffin Pond Animal Shelter, un tenero cagnolino di nome Baby ha avuto una straziante reazione. La cucciola di appena un anno è stata trovata mentre vagava per le strade della Pennsylvania e condotta al rifugio per garantirle almeno un riparo e del cibo.

Nonostante la randagia avesse un posto in cui stare, si sentiva spaesata e confusa dai repentini cambiamenti che stavano avvenendo. L’ambiente nuovo a lei non familiare e le persone sconosciute che la circondavano la facevano sentire inquieta.

Anche se lo staff dell’associazione cerca di fare tutto il possibile per rasserenare e far sentire al sicuro i pelosetti salvati, le loro premure non erano state sufficienti a mettere il Fido a proprio agio.

Così il cane si è aggrappato alla porta d’ingresso del rifugio e guardava continuamente fuori, come in attesa che qualcuno arrivasse per prenderlo e portarlo via con sé.

Appena arrivato al rifugio, cane resta in attesa aggrappato alla porta

cane rifugio attende qualcuno
Il cane Baby (Foto Instagram)

Il direttore medico del rifugio, Regan, assistendo alla toccante reazione di Baby ha scattato una foto:
“Quella immagine di lei che guarda fuori dalla finestra della porta come se stesse aspettando che arrivasse il suo proprietario. E ‘stato straziante, per non dire altro.”

L’uomo ha raccontato di una triste realtà che riguarda gli ospiti a quattro zampe dei rifugi. Molti proprietari contattano la struttura comunicando di voler consegnare i propri animali domestici per i motivi più disparati. Ma il canile non ha posti illimitati, per cui spesso vengono fissati appuntamenti a distanza di giorni, settimane o anche un mese dalla richiesta.

E, in alcuni casi, accade che i cuccioli non vengano più portati in struttura ma ritrovati come randagi. Non si conosce il passato di Baby, non si sa se al suo arrivo al rifugio il cane si sia aggrappato alla porta in attesa che il suo proprietario venisse a riprenderlo, fatto sta che lasciava percepire che era alla ricerca di “un posto da chiamare casa”.

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Il cagnolino è stato visitato e ripulito da pulci e zecche. Nonostante le sue condizioni di salute fossero buone, la cucciola era stressata dalla routine del rifugio. Il canile, infatti, risulta piuttosto rumoroso per la presenza di altri quattro zampe che abbaiano vistosamente, e molti animali si sentono frustati da questo ambiente assordante.

I volontari facevano tutto ciò che era in loro potere per far sentir Baby il ben voluto, ma il cane tendeva a isolarsi e si mostrava allegro e vivace solo quando veniva fatto uscire nell’area giochi, mostrando la sua voglia di correre e giocare.

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Fortunatamente il suo desiderio è stato realizzato: la piccola è stata adottata pochi giorni dopo il suo arrivo. I suoi nuovi proprietari hanno inviato una e-mail al rifugio per raccontare i primi giorni del cane nella sua nuova casa.

“Agisce come se fosse sempre stata qui. E’ molto ubbidiente e si comporta bene al guinzaglio. Lavoro in smart working e, durante il mio turno, lei si appoggia e si addormenta sui miei piedi, aspettando con pazienza che finisca di lavorare. E’ un cane dolcissimo.”

Ora Baby vive la vita che ha sempre sognato.

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M. L.

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