Segni particolari: elegante e bellissimo. Il cavallo bianco ha da sempre un fascino incredibile: tutto quello che c’è da sapere su questo maestoso animale e sulle razze equine dal manto grigio.

Nell’immaginario collettivo il cavallo bianco è da sempre l’quino delle fiabe per eccellenza, il mezzo di cui si serve il principe azzurro per portare via la sua amata verso il regno della felicità e una vita insieme. Ma in natura esistono varie razze equine dal manto grigio che meritano di essere altrettanto attenzionate: eccole tutte dall’andaluso al certosino.
Cavallo bianco o forse dovremmo dire grigio?
Da sempre associato a un’idea di vigore, forza e insieme di eleganza, il cavallo bianco è anche icona di bellezza e potenza divina, tanto da essere montato da Cristo e dalle sue armate celesti durante l’Apocalisse. Insomma si pensa sempre a un mantello puro e candido come il colore della neve ma, osservandolo da vicino, in realtà nel 90 % dei casi si tratta di un mantello grigio.

Infatti tra i tanti peli bianchi vi sono di certo anche quelli neri, che sembrano tuttavia mimetizzarsi col resto della copertura. A differenza del cavallo nero, il cavallo bianco si distingue dagli altri per:
- il colore chiaro degli zoccoli
- la pelle rossa
- il pelo bianco.
Ma da cosa dipende il manto bianco di un equino? Solitamente la depigmentazione del pelo è dovuta alla presenza di un gene, quello grigio, che ‘decolora’ il pelo nei cavalli man mano che avanza l’età (infatti un cavallo più giovane avrà il pelo grigio e, con l’avanzare dell’età, diventerà bianco). Quindi il bianco del pelo è dovuto a:
- età,
- razza,
- genetica.
L’albinismo nel cavallo può essere alla base di un pelo totalmente bianco, poiché la pigmentazione è assolutamente assente in quel caso. Nella maggior parte dei casi i cavalli albini hanno gli occhi rossi o azzurri ed è soggetto a patologie della vista e dell’udito. Molte razze equine possono avere il manto grigio ma solo poche di esse hanno il bianco/grigio come colore standard della razza (poiché non è ammesso un altro colore).
Gli studi sulla mutazione genetica del cavallo bianco
Il team di ricercatori dell’università di Uppsala, in Svezia, nel 2008 ha identificato la mutazione genetica responsabile del colore del mantello nei cavalli bianchi. Lo studio ha preso in esame la tipologia del Lipizziano che nasce morello o baio e che solo in età adulta diventa bianco candido. Molto stimato in patria, questo tipo di cavallo è il simbolo dell’alta Scuola di equitazione spagnola di Vienna.
I ricercatori hanno stabilito che oggigiorno 1 cavallo su 10 è portatore della mutazione che prevede un progressivo ‘ingrigirsi’ con l’avanzare dell’età: la trasformazione del mantello inizia quando il cavallo ha appena un anno, fino a diventare completamente bianco tra il sesto e l’ottavo anno di età. Ma non dobbiamo pensare che questo cambiamento sia privo di rischi: purtroppo è alta la possibilità di sviluppare un melanoma.
Infatti circa il 75% dei cavalli grigi, che ha superato i 15 anni di età, presenta infatti una forma di melanoma seppur benigna. La scoperta condotta dal team svedese si rivela fondamentale anche per lo studio sullo sviluppo dei tumori nei cavalli bianchi.
I ricercatori hanno preso in esame le cellule presenti nello strato inferiore dell’epidermide e hanno successivamente analizzato il gene responsabile della mutazione di ingrigire, per capire se quest’ultimo fosse responsabile di una sovra-stimolazione delle cellule che producono melanina e della loro perdita prematura.
La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Genetics ha infine individuato la mutazione responsabile di questa trasformazione e ha anche identificato il gene che riconduce a un antenato equino vissuto migliaia di anni fa.
Quali sono le razze di cavalli bianchi?
Come già detto, poche razze hanno come standard il manto bianco poiché quasi tutte presentano il manto bianco o comunque pezzato con questo colore: scopriamole tutte.
Il cavallo albino
Detto anche ‘American White’, è una razza americana che si contraddistingue per il tipico mantello bianco latte e gli occhi azzurri, con un’altezza al garrese compresa tra i 150 e i 158 cm. Ha un carattere molto dolce, ma non lasciatevi ingannare dalla robustezza del suo corpo: in realtà il suo più grande nemico è la luce del sole. anche se si tratta di un cavallo robusto ed è sensibile al sole.
La sua espansione è piuttosto recente, poiché ha iniziato a diffondersi intorno al 1900; il capostipite è l’Old King, che ha trasmesso ai posteri la robustezza e l’imponenza del fisico. Oltre al sole, un rischio alto è rappresentato da allergie e dermatiti che possono colpire la pelle: per questo sono consigliati prodotti specifici per la sua igiene.
Il cavallo andaluso
Detto anche ‘Pura Razza Spagnola’ per le sue origini che si ritrovano in Andalusia, sebbene ci sia ancora un dibattito sulla sua provenienza: infatti si ritiene che discenda dai cavalli arabi e berberi, arrivati in Spagna con i mori nel 711, che si sono fatti incrociare successivamente con i cavalli indigeni. L’Andaluso è stato selezionato attraverso incroci con l’Arabo negli anni per migliorare la razza.

E’ un cavallo intelligente, elegante e affettuoso adatto a diverse attività sportive, ideale anche per le passeggiate. Il suo manto è grigio ma può anche essere baio, morello, sauro o roano. L’altezza al garrese: 155 – 160 cm, ha un collo forte e muscoloso, coda folta così come la criniera e occhi vispi. Grazie alla sua capacità di apprendimento è anche un cavallo da esposizione, molto ‘utilizzato’ nel circo e negli spettacoli ippici.
Il cavallo Araboulonnais
E’ una razza equina francese, nata dall’incrocio di due razze molto diverse tra loro: il Boulonnais, forte e possente da essere usato come cavallo da tiro nei lavori agricoli, e il cavallo arabo, agile e veloce. Questa razza è stata riconosciuta solo recentemente, alla fine del XX secolo. Il risultato finale dell’incrocio è dunque quello di un cavallo resistente, ideale per le passeggiate e il trekking, dal carattere volenteroso e leale. L’altezza al garrese è compresa tra 155 e 160 cm, il suo manto è grigio.
Il cavallo Camargue
Considerata una razza pony, cioè piccola con la sua altezza al garrese che non supera i 140 cm, il Camargue è originario della Camargue, regione della Franci. Si tratta di una razza antica, già nota all’epoca di Giulio Cesare; nel corso del tempo ha subito incroci con il cavallo arabo e il Purosangue inglese, senza molte modifiche nel suo aspetto.

Lo si trova allo stato brado nel Delta del Rodano, nel sud della Francia. E’ ottimo per il turismo equestre e come mandriano, ha un carattere tranquillo anche se vivace; il mantello è ‘solo’ grigio.
Il cavallo Certosino
Discendente dal cavallo Andaluso, il Certosino deriva da incroci effettuati nel XVIII secolo dai monaci certosini di Jerez de la Frontera. Rispetto a quello andaluso è sicuramente di stazza più piccola, più rustico e meno elegante del primo. Ha un carattere molto docile, adatto alla sella o al tiro leggero, ed è allevato prettamente in Spagna.

Il suo manto è soprattutto grigio, talvolta sauro e morello; l’altezza al garrese è di circa 155 cm. Il cavallo cartujo è un esemplare di rara bellezza, scelto per questo dai re e nobili di Spagna: la loro discendenza è stata frutta del lavoro meticoloso dei monaci, che conservarono sei stalloni e due giumente per garantire la prosecuzione della specie.
Il cavallo lipizziano
Originario della Lipizza, vicino Trieste, oggi in Slovenia, la razza lipizziana risale alla metà del XVI secolo. In quel periodo l’Arciduca Carlo di Stiria, terzogenito dell’Imperatore Ferdinando I° d’Austria, decise di allevare la razza di cavalli che vivevano allo stato brado tra la zona del Carso e dell’Aquileiese.

Il cavallo Lipizzano, allevato in purezza, deriva da due stalloni italiani (Conversano e Napolitano), due Klaudrub, un Danese ed un Orientale Arabo. In Italia, l’allevamento della razza è a cura dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia, a Monterotondo. Si tratta di un cavallo adatto alla sella e per la carrozza, con un carattere dolce e paziente, volenteroso e molto socievole.
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L’altezza è di 150-160 cm al garrese. Il colore deve essere grigio ma il mantello può essere bianco ma anche baio, morello o roano.