Multe a chi passeggia il cane: come contestarle e presentare un ricorso

Foto dell'autore

By lotta75

News

Pioggia di multe per chi passeggia con il cane, la legge difende anche i proprietari dei cani

Passeggiata mattutina
Passeggiata cane (Foto Unsplash)

Pioggia di multe in quarantena per i cittadini che violano le norme introdotte dal Governo per far fronte all’emergenza Coronavirus e limitare il rischio di contagio. Uno scenario apocalittico al quale da oltre un mese la popolazione italiane e i cittadini di molti paesi sono messi a confronto. La pandemia che si è diffusa in tutto il mondo sta mettendo a dura prova le persone. Divieti di uscire di casa, di spostamenti, di raduni e chiusura delle attività lavorative e delle scuole. Ciò ha comportato un radicale cambiamento negli stili di vita mettendo in gravi difficoltà economiche le famiglie italiane.

A questo si aggiungono le sanzioni salate applicate dalla autorità per obbligare i cittadini a rispettare la norma. Tuttavia, il senso civico dovrebbe essere rispettato da entrambi le parti così come il buon senso. Purtroppo, la situazione in alcuni casi pare sfuggire di mano. Una condizione insopportabile per cui molte persone stanno lamentando  anche abusi di potere che vanno oltre a quanto stabilito dalle norme governative.

Quello che emerge è un quadro raccapricciante enfatizzato forse anche dai media evasivi anche in merito alle comunicazioni del governo e alla disinformazione sui divieti. Inizialmente era infatti possibile portare fuori il cane senza una distanza prestabilita, introdotta solo in un secondo momento nelle zone rosse poi estesa in tutte le regioni. Ciò ha comportato una mancata organizzazione e soprattutto una carenza da parte delle autorità nel comunicare ai cittadini le modifiche nei divieti.

Dopo un primo periodo di “furbetti” che inizialmente hanno continuato a uscire senza considerare le restrizioni, cresce l’insoddisfazione della popolazione messa a dura prova sia dalle limitazioni che dal controllo.

Polizia, municipale, militari monitorano continuamente le strade anche con l’ausilio di droni o elicotteri. Qualsiasi movimento viene registrato e sanzionato e spesso le contravvenzioni vengono effettuate anche a cittadini che si sono spostati rispettando le limitazioni. Infine, è venuta a mancare anche la solidarietà tra cittadini, diventati a loro volta spia, alimentando il dissenso. Molte le segnalazioni da parte di individui che potrebbero essere ricollegate a liti tra vicini che si vendicano in epoca coronavirus magari perché non vogliono che i cani passeggino sul loro marciapiede. Tutti elementi che dovrebbero essere considerati e vagliati dalle autorità in nome del buon senso.

Sanzioni a chi porta fuori il cane

Tra questi si sono riscontrati casi di persone multate perché sedute in un parco a ridosso di un supermercato in attesa che la coda si sfoltisse, altri cittadini sono stati multati davanti casa, magari perché sostavano dall’altra parte della strada perché stavano controllando la loro automobile.

Molte persone sono state sanzionate portando a spasso il loro cane anche se stavano rispettando la distanza stabilita di 250 metri da casa. Altri cittadini, che avevano i loro animali in un terreno situato in un altro comune sono stati multati perché si stavano spostando per provvedere allo stato di necessità degli animali (alimentazione, acqua, salute).

Tra i casi più eclatanti, quello di tre bambini ai quali i genitori, dopo un mese di quarantena avevano consentito di portare fuori il cane in un raggio di 250 metri da casa, in un luogo isolato, lungo in sentiero di campagna a ridosso della spiaggia. I bambini sono stati visti dai vigili che li hanno fermati e hanno multato per 400 euro i genitori.

Leggi la notizia–>Genitori acconsentono di fare uscire i figli a portare fuori il cane: multati di 400 euro

Non solo in questo caso, i vigili hanno mortificato e terrorizzato dei bambini, il più grande dei quali aveva 10 anni. A questo si aggiunge l’elevata sanzione a una famiglia che in un periodo d’inattività è messa a dura prova economicamente. Un comportamento da parte delle autorità che viola e va ben oltre il buon senso.

Le associazioni e le organizzazioni animaliste, fin dall’inizio avevano diramato un vademecum ricordando non solo i diritti degli animali, per cui erano consentiti gli spostamenti per garantire il loro stato di necessità.

Diritti dei proprietari degli animali: come presentare i ricorsi

cane tira al guinzaglio rischi
(Foto iStock)

Tuttavia, alla luce della pioggia di multe contestate da molti cittadini, le organizzazioni si stanno muovendo per fornire un supporto e assistenza legale ai proprietari di animali. L’organizzazione internazionale protezione animali- Oipa ha pertanto diramato un promemoria rivolto ai proprietari dei cani, fornendo anche una modulistica, per contestare una contravvenzione.

“Da specifica del Ministero della Salute, i proprietari di animali e i volontari possono, nel rispetto delle regole per il contenimento dell’epidemia, provvedere alle necessità e alle cure degli stessi”, scrive Oipa, annunciando le modalità con le quali presentare il ricorso.

Anche perché fino al 15 aprile erano sospesi gli scritti difensivi e solo a partire dal 16 scattano i termini dei 30 giorni di presentazione dei ricorsi.

“E’ buona regola presentare il ricorso il prima possibile”, ammonisce Oipa.

Nel caso in cui il verbale sia stato fatto in violazione di quanto indicato nel Decreto è possibile contestare la sanzione.

Ecco cosa devono fare i proprietari dei cani sanzionati ingiustamente:

  • verificare la parte riservata alla modalità di pagamento per individuare l’autorità di riferimento alla quale presentare il ricorso e in quali termini;
  • effettuare una raccomandata a/r (con ricevuta di ritorno) essendo la modalità più sicura con la quale viene confermata la ricezione. La ricevuta di ritorno andrà custodia. In ogni caso, verificare sempre sul sito della Prefettura le eventuali indicazioni relative alla modalità di invio del ricorso.

Ecco il link con le indicazioni Oipa–> Indicazioni riguardo al verbale

L’Oipa ha poi messo a disposizione un link con un fac simile del modulo del ricorso da inviare al Prefetto–> Ricorso al prefetto

Ti potrebbe interessare–>

Decreto Io resto a casa: tutte le disposizioni per chi ha o si occupa di animali

C.D.

Impostazioni privacy