Pericolo ambientale, un esercito di invasori è ormai alle porte

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By Loriana Lionetti

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Non si parla d’altro in questi giorni, a rischio tutta Europa, ma si parte dall’Italia!

Pericolo ambientale in Sicilia
Formiche di fuoco (foto facebook-Rainews.it-Amoreaquattrozampe.it)

In queste settimane si è fatto tantissimo parlare dei pericoli derivati dalla contaminazione ambientale da parte di specie aliene, in particolare si è parlato su tutti i giornali e tutte le TV del pericolo derivato dal granchio blu, l’invasore del momento per il quale sembra non esserci più una soluzione attua al suo debellamento, se non quella di mangiarlo per, per lo meno, limitare in parte la sua diffusione.

Alcune volte, tuttavia, non è possibile scegliere soluzioni del genere, soprattutto quando si tratta di animali non commestibili e ancor più difficili da debellare, come nel caso della Formica di Fuoco. Questo insetto originario del sud America ha già colonizzato molti paesi non nativi, divenendo una piaga in paesi come l‘Australia. In Europa, tuttavia, non avevamo ancora registrato la presenza stabile di questa specie, almeno fino a qualche giorno fa, momento in cui è arrivata l’infausta scoperta.

Formica di Fuoco a Siracusa, è allarme in tutta l’Europa

Pericolo ambientale in Sicilia
Formiche di fuoco all’opera (foto facebook-Rainews.it-Amoreaquattrozampe.it)

Una specie di formica altamente invasiva la Solenopsis Invicta, anche conosciuta come Formica di Fuoco per via del dolore che causano le sue punture. Proprio questa sua attitudine nel colonizzare anche gli ambienti più impervi ha fatto sì che alcune regine trasportate per sbaglio in luoghi diversi del mondo abbiano dato vita a vere e proprie invasioni ormai inarrestabili, situazione che potrebbe adesso ripetersi partendo proprio dall’Italia.

La Sicilia è stata la prima regione in cui si è vista traccia della presenza di questa formica, non una traccia sporadica purtroppo, ma ben 90 nidi che rendono il problema forse già impossibile da arginare. Le implicazioni della presenza della formica di fuoco sono gravissime e già conosciute, visti i danni ambientali che questa specie aliena ha già causato in altre delle zone conquistate.

Il rapido sviluppo di questa specie sarebbe una rovina per interi ecosistemi naturali, sia dal punto di vista della produzione agricola che da quello della salute umana, ma non solo. Queste formica, infatti, sono in grado di mangiare tutto ciò che incontrano, anche ogni forma di invertebrato o piccoli vertebrati, creando così un buco potenzialmente distruttivo nella catena alimentare e nel delicato ecosistema del nostro paese.

Come questa specie abbia fatto ad arrivare in Italia è ancora un mistero, ma ormai la situazione non può essere trascurata per non finire come Australia, Cina, caraibi o stati uniti, in cui i danni riportati per via di questo invasore sono ormai incalcolabili. I primi dati arrivati dallo studio del DNA delle formiche di Siracusa hanno comunque fornito un suggerimento sulla provenienza degli esemplari, probabilmente arrivati da ceppi cinesi o statunitensi attraverso il commercio marittimo.

Pericolo ambientale in Sicilia
la formica di fuoco (Foto pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

A peggiorare la situazione, poi, ci sarebbe il fatto che l’ambiente europeo sembrerebbe ancora più ospitale degli altri mondi colonizzati da questa formica, quindi nel nostro caso si potrebbe facilmente assistere a danni ancor peggiori. Anche il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale degli ultimi anni ha sicuramente favorito la diffusione di questa specie che, qualche decennio fa, probabilmente non sarebbe riuscita a sopravvivere nel nostro paese.

In questa situazione anche la collaborazione dei cittadini sarà fondamentale per scoprire e segnalare nuovi modi, circoscrivendo la minaccia nel tentativo di debellarla. Per ora, comunque, è presto per capire se sia già troppo tardi per fare qualcosa ma, se venisse confermata la presenza sul nostro territorio già dal 2019, probabilmente sarà così e non potremo fare altro che prepararci alla convivenza con questo invasore, solo per ora, silenzioso.

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