Legano una roccia al collo del cane e lo gettano nel fiume (VIDEO)

Foto dell'autore

By Loriana Lionetti

News

E una storia agghiacciante quella di Bella un pastore Belga di circa 11 anni alla quale è stata legata un roccia pesantissima al collo per affogarla nel fiume dal compagno della sua proprietaria che non è intervenuta per cercare di salvarla.

Bella il cane a cui hanno legato una roccia al collo per annegarla (Screen video)
Bella il cane a cui hanno legato una roccia al collo per annegarla (Screen video)

E una storia terribile quella che si è verificata nel fiume Trent a Farndon, nel Nottinghamshire, a gennaio del 2020, un uomo si era recato sulle rive del fiume con Bella il pastore belga della sua compagna e aveva legato al collo della povera creatura una grossa roccia di quasi 35 kg.

Il salvataggio del cane a cui è stata legata la pietra al collo

Donna salva la povera Bella a cui avevano legato una roccia di 35 kg al collo (Screen Video)
Donna salva la povera Bella a cui avevano legato una roccia di 35 kg al collo (Screen Video)

Dopo aver legato al collo della povera cagnolina il masso, l’uomo l’aveva gettata nel fiume sotto gli occhi della proprietaria che a quanto pare non ha fatto nulla per aiutarla.

A correre in soccorso della povera cagnolina di 11 anni è stata infatti una passante che sprezzante del pericolo è entrata nell’acqua e ha slegato la corda che la teneva legata alla pesante roccia e che la stava per trascinare sul fondo del fiume.

La donna che è corsa in soccorso di Bella è stata coraggiosissima, e nonostante le acque gelide e il continuo dimenarsi del cane che stava per affogare, è riuscita a tirare Bella fuori dal fiume e contattare le autorità competenti, che hanno immediatamente portato il pastore belga presso un veterinario.

La povera cagnolina ritrovata con l’acqua fino al collo a quanto pare soffriva di alcune patologie pregresse ma, grazie all’intervento della sua salvatrice e alle cure veterinarie ricevute immediatamente dopo il drammatico tentativo di annegarla, la sua salute sta migliorando.

Bella il pastore belga di 11 anni era provvista del micro-chip identificativo e per il veterinario è stato semplicissimo risalire alla proprietaria del cane.

Potrebbe interessarti anche :Cane precipita da un ponte per 12 metri finendo nel fiume ghiacciato (FOTO)

Le accuse per aver tentato di annegare il cane

Bella il cane a cui hanno legato una roccia al collo per annegarla (Screen video)
Bella il cane a cui hanno legato una roccia al collo per annegarla (Screen video)

A quanto raccontato dalla donna sembra che a cercare di affogare nel fiume Trent il povero cane sia stato il suo ex compagno, secondo i suoi racconti infatti lei avrebbe implorato il suo ex di non annegare il cane, ma a quanto pare le sue suppliche non sarebbero servite.

Ma la donna pur essendo a conoscenza delle intenzioni del suo ex compagno violento non ha chiesto aiuto ed è stata comunque accusata di maltrattamento di animali dato che consapevole delle intenzioni dell’uomo non ha cercato di fermarlo e non ha contattato i soccorsi per salvare il cane.

I magistrati di Nottingham dopo aver sentito la donna che inizialmente aveva mentito sui fatti accaduti, per poi dichiararsi colpevole quando è stata messa alle strette,  si è assunta la responsabilità di non aver aiutato il proprio animale domestico.

I magistrati hanno infatti condannato la signora al pagamento di una sanzione accusandola di aver causato sofferenze inutili a un animale. Oltre alla sanzione da pagare la donna dovrà saldare le spese processuali, ed è stata condannata a 12 mesi di servizio comunitario e dichiarata non idonea alla detenzione di animali domestici per 3 anni.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail per l’ex compagno della donna, RSPCA ha affermato di non aver alcuna prova per perseguire le accuse in quanto l’uomo si è dichiarato non colpevole e di essere estraneo ai fatti negando quindi ogni accusa e facendo archiviare il caso.

Dopo che la situazione è diventata nota ai media la polizia ha consigliato alla donna di trasferirsi. Sono stati in molti infatti quelli che sui social hanno espresso il proprio dissenso anche minacciandola per non aver  saputo proteggere il proprio cane.

La guarigione di bella

La stupefacente guarigione di Bella il cane a cui hanno legato una roccia al collo per annegarla (Screen video)

Il veterinario che ha esaminato la povera Bella ha asserito che la povera cagnolina era in uno stato di sofferenza, “gravemente ipoglicemica, ipotermica e tremante al punto da non riuscire a stare in piedi”. “Se non fosse stata curata in questa fase, è probabile che sarebbe morta.”

Il pastore Belga di nome Bella è stata trasferita alle cure del RSPCA dove ha combattuto per tornare in salute. Attualmente, dopo 14 mesi dall’accaduto, il cane sembra essersi trasformato, ed è alla ricerca di una nuova casa dove passare gli ultimi anni della sua vita con una famiglia che la ami. Uno dei porta voce dell’ RSPCA ha dichiarato:

“Bella ha combattuto ogni giorno, mostrando forza e coraggio invidiabili, non volendo rinunciare alla sua battaglia per riprendersi”.

“Speriamo che ora sia in grado di vivere il resto della sua vita con l’amore e il rispetto che ha sempre meritato e stanno cercando quella casa speciale per sempre per lei”.

“I suoi nuovi proprietari devono avere la capacità finanziaria per sostenere le sue cure veterinarie quando il nostro centro è chiuso poiché è improbabile che possa essere assicurata per le sue condizioni esistenti”.

“Avrà bisogno di un giardino molto sicuro. Non le piace stare con altri cani ed è reattiva e instabile in loro presenza”.

“I nuovi proprietari di Bella devono sentirsi emotivamente in grado di far fronte al suo deterioramento nel tempo e all’inevitabile passaggio quando sarà il momento.”

Nonostante la drammatica esperienza e dopo oltre un anno di incessanti cure veterinarie Bella con la condanna della donna, che avrebbe dovuto proteggerla, ha avuto almeno in parte giustizia. Infatti l’uomo che a detta della signora avrebbe commesso il brutale atto non ha avuto alcuna ripercussione in quanto non è stata trovata alcuna prova a sostegno dell’accusa.

Loriana Lionetti

Impostazioni privacy