Un video che mostra l’emozione provata dai pinguini nel momento in cui stanno per tornare in mare mesi dopo essere stati salvati commuove gli utenti del web.

Un po’ spaesati e disorientati, si affacciano dal box e poggiano le zampe sulla sabbia. Tantissimi occhi umani li fissano emozionati mentre muovono i primi passi in direzione del mare. Protagonisti di questi bellissimo momento sono undici pinguini di Magellano. Gli animali, salvati più di due mesi fa, sono stati curati e ora rilasciati in natura. Il momento del loro ritorno in mare è testimoniato da un filmato che ha commosso tantissimi utenti del web.
Tornano in libertà gli undici pinguini di Magellano salvati e curati: il video emozionante al mare
Il video che mostra il momento in cui i pinguini vengono liberati è stato condiviso su numerosi profili social, ricevendo grande risonanza tra gli utenti del web. Tantissime le visualizzazioni e i commenti emozionati per l’espressione degli animali tornati in natura.

Come raccontato nei post condivisi sui social, gli animali sono stati curati dallo staff della Fondazione Argentina Mundo Marino. Qui gli undici pinguini, quattro adulti e sette giovani, erano arrivati a marzo scorso dopo essere stati trovati in diverse località lungo la costa di Buenos Aires. Questi uccelli marini apparivano esausti e con segni di malnutrizione e debolezza. Sono state necessarie diverse settimane di cure perché potessero rimettersi in salute.
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Il recupero degli animali, avvenuto presso il centro di soccorso della fondazione, si è ora concluso. Lo staff del centro argentino ha reintrodotto i pinguini in natura nella provincia di Buenos Aires. Ad assistere alla liberazione lungo la spiaggia centrale di San Clemente del Tuyu c’erano numerosi studenti di una scuola locale. Il personale della fondazione ha scortato i pinguini lungo la spiaggia. All’inizio titubanti, i pinguini si sono diretti da soli verso l’acqua e una volta entrati hanno iniziato a nuotare verso il largo.

Gli undici animali salvati sono esemplari di pinguino di Magellano (nome scientifico Spheniscus magellanicus), specie diffusa sulle coste marine meridionali dell’America del sud (dal Cile e dall’Argentina centrali fino al Capo Horn) e delle isole Falkland.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Pinguino imperatore inserito tra le specie protette minacciate di estinzione
Come dimostra il caso degli undici pinguini salvati in Argentina, i cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più difficile la vita di tantissimi esseri viventi. Per salvaguardare le specie minacciate di estinzione a causa di questi cambiamenti esiste una lista nella quale le specie inserite godono di maggiore protezione ai sensi dell’Endangered Species Act. Dal dicembre del 2022 anche un altro animale è stata aggiunto alla lista e verrà protetto dalla legge: il pinguino imperatore. A comunicarlo il U.S. Fish and Wildlife Service in una nota stampa. Al momento la popolazione di pinguini imperatore è stabile, ma il loro futuro è oggetto di grande preoccupazione degli studiosi.
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Il pinguino imperatore (secondo la classificazione del 1844 di George Robert Gray il suo nome scientifico è Aptenodytes forsteri) è un uccello endemico dell’Antartide. I maschi e le femmine di questa specie hanno piumaggio e dimensioni simili, con un’altezza che può raggiungere i 125 cm e un peso compreso tra i 20 e i 40 kg. Dorso e testa sono neri e il ventre è bianco, mentre la parte alta del petto è color giallo chiaro. Vivono tra i ghiacci del Polo sud e la loro sopravvivenza dipende proprio da questi, dove trovano riparo dai predatori e si procacciano il cibo. Per via dell’inarrestabile scioglimento delle calotte di ghiaccio, il loro futuro, come quello di tantissime altre specie viventi minacciate dai cambiamenti climatici e dalle attività umane, non è quindi semplice.
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Altra specie di pinguino minacciata dai cambiamenti climatici è il pinguino minore blu. Questi ultimi, con i loro trentacinque centimetri di altezza, rappresentano la specie di pinguini più piccoli del mondo; vivono principalmente nell’oceano ma vengono a riva di notte per nidificare. Oggi il compito di salvaguardare i pinguini è affidato a molti cani tra i quali Amor, Isola, Mezzo e Oberon: ognuno di loro, da cucciolo, ha ricevuto un addestramento specifico durante il quale ha imparato a conoscere i pinguini blu e a proteggerli nel modo migliore. Se questi uccelli marini non sono quindi scomparsi per sempre dall’isola australiana è tutto merito dei Pastori Maremmani abruzzesi, eroi a quattro zampe. (di Elisabetta Guglielmi)