Crake africano: cosa mangia, dove vive, caratteristiche, curiosità

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By Raffaella Lauretta

Non solo Cani e Gatti

Il crake africano è spesso rappresentato nel cinema e nel mondo dei cartoni animati, per il suo aspetto particolare. 

crake
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Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali.

Non saremo né i primi né gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.

Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare quello che è la forma più primitive si trova nel Vecchio Mondo.

Caratteristiche del crake africano

crake africano
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Il crake africano ( Crecopsis egregia ) è un uccello terrestre. Il nome del genere Crecopsis deriva da Crex e dal greco antico opsis “aspetto”, e il nome della specie egregia deriva dal latino egregius  “eccezionale, prominente”.

Si tratta di un uccello lungo 20–23 cm con un’apertura alare di 40–42 cm. Entrambi i generi sono simili nell’aspetto, anche se la femmina risulta leggermente più piccola e dai colori meno brillanti rispetto al maschio, anche sul motivo presente sul capo.

Gli occhi sono rossi, il becco rossastro e le gambe e i piedi sono marrone chiaro o grigio. Il maschio a parte la nuca e il collo posteriore che sono semplici marrone chiaro, ha le parti superiori nerastre striate di marrone oliva.

Possiede una striscia bianca dalla base del becco a sopra l’occhio. I lati della testa, del collo di prua, della gola e del petto sono grigio-bluastri, i fianchi e i lati del ventre sono sbarrati in bianco e nero e le penne di volo sono marrone scuro.

Il Crake africano è un uccello con un comportamento territoriale ma non solitario.

Dove vive il crake africano

crake habitat
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Il crake africano è possibile trovarlo in tutta l’Africa sub-sahariana dal Senegal ad est al Kenya e a sud fino al KwaZulu-Natal, in Sud Africa.

Mentre è impossibile poterlo osservare dove le precipitazioni estive annuali sono inferiori a 300 mm ovvero nelle aree aride dell’Africa meridionale e sud-occidentale.

Questa specie nidifica in una vasta varietà di tipi di prateria ma anche nei terreni agricoli con colture alte.

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Come nascono

La stagione degli amori ha inizio con un corteggiamento da parte del maschio che consiste nell’inseguimento con la femmina che corre accovacciata e il maschio in una posizione più eretta e il collo teso.

Una volta raggiunta la femmina per consentire l’accoppiamento può fermarsi e abbassare la testa e la coda. Tutto questo avviene in pochi secondi ma ripetuto in più momenti in un’ora.

Successivamente la costruzione del nido avviene insieme alla deposizione del primo uovo, quando ancora il nido è solo un fascio d’erba. Poi a poco a poco prende forma e la femmina deporrà le restanti uova.

Saranno entrambi i genitori ad occuparsi della cova e dopo 14 giorni le uova schiuderanno. I piccoli verranno nutriti dai genitori e solo dopo 4-5 settimane potranno spiccare il volo.

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Cosa mangia il crake africano

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Il Crake africano si procura il suo cibo sia all’interno della vegetazione che all’aperto e predilige un’alimentazione basata su formiche, cavallette, lombrichi, gasteropodi , molluschi e coleotteri.

Anche se davanti alla presenza di prede come piccole rane o pesci non si sottrare, come del resto avviene con del materiale vegetale.

Possiede un metodo di caccia basato sull’inseguimento delle sue prede o in alternativa allunga le sue zampe per prendere il cibo dalle piante.

Non è raro poterlo osservare che mangia le piante coltivate come riso, mais e piselli ed insieme ad esse ingerisce anche parte del terreno o della sabbia utile a rompere il cibo nello stomaco.

Il crake africano non ha abitudini solitarie e perciò può nutrirsi da solo ma anche, in coppia, in gruppi familiari o addirittura insieme ad altri uccelli di prateria come i grandi beccaccini e le quaglie.

Curiosità

  • Il crake africano quando avverte il pericolo prima di scappare, salta in aria in modo verticale. Una buona tecnica utile a sfuggire ai serpenti o ai mammiferi terrestri.
  • Tra i predatori del crake africano ci sono: il leopardo, il serval, i gatti, l’airone dalla testa nera, l’astore scuro cantilenante, l’aquila falco africano e l’aquila di Wahlberg.
  • Il crake è considerato da parte della popolazione buon cibo ma nonostante in alcune regioni viene ucciso, non sembra essere in pericolo di estinzione.
  • Questo uccello fa una muta completa dopo la riproduzione, principalmente prima della migrazione.
  • Possiede una vasta gamma di vocalizzazioni. Il richiamo territoriale e pubblicitario del maschio è una serie di rapide note krrr stridenti ripetute due o tre volte al secondo per diversi minuti.
  • Le femmine accoppiate hanno l’abitudine di attaccare altre femmine nel territorio, soprattutto se il maschio ha mostrato interesse per loro.

Raffaella Lauretta

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