La lontra: caratteristiche, habitat, riproduzione e alimentazione

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By Raffaella Lauretta

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La lontra una delle specie più intelligenti del pianeta, in quanto possono persino costruire strumenti. Vediamo caratteristiche, habitat e alimentazione di questo animale.

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La lontra è un mammifero appartenente alla famiglia delle mustelidi.(Foto Pixabay)

Questo animale è un mammifero appartenente alla famiglia delle mustelidi e vive nei mari, fiumi. Il suo nome scientifico è Emhydra Lutris ed è molto diffusa in tutto il mondo. In questo articolo, troverai tutte le curiosità e potrai conoscere le principali caratteristiche di questo animale.

Caratteristiche della lontra

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I maschi sono più grandi delle femmine, sebbene abbiano una lunghezza media tra 1,2 e 1,5 metri.(Foto Pixabay)

La lontra comune o di fiume, il cui pelo è di colore marrone scuro, può essere lunga 120 cm, compresi i 45 cm della coda, ed è caratterizzata da testa tonda leggermente allungata, muso arrotondato e occhi piccoli, le orecchie sono corte e tondeggianti quasi del tutto nascoste dalla pelle.

Le zampe sono corte e robuste, che consentono all’animale di compiere importanti movimenti di diverse decine di chilometri in una sola notte, sono appiattite per poter nuotare bene simili ad una pinna. La coda è alquanto muscolosa e la usa fondamentalmente per stabilire la direzione in cui sta nuotando. Inoltre è essenziale anche a mantenere l’equilibrio.

I maschi sono più grandi delle femmine, sebbene abbiano una lunghezza media tra 1,2 e 1,5 metri. Di solito pesano tra i 22 e i 45 chilogrammi, anche se le femmine pesano molto meno. Alcune caratteristiche rendono questo animale abbastanza speciale. Come per esempio:

  • galleggia con facilità, l’aria che gli entra nel pelo lo rende meno denso e quindi più agile;
  • grazie ai cuscinetti che ha sulle piante e ai baffi extra sensibili, è in grado di cercare e catturare la sua preda, anche se l’acqua è molto;
  • ha un senso dell’olfatto molto sviluppato;
  • ha la capacità di chiudere le narici e i canali auricolari nell’acqua per impedirne l’introduzione nel corpo;
  • ha la capacità di rallentare la frequenza cardiaca senza alterare i valori della pressione sanguigna, quindi possono trattenere l’ossigeno nel sangue più a lungo durante le lunghe immersioni nell’acqua, fino a 4 minuti;
  • grazie al pelo impermeabile e ai diversi strati di grasso, può resistere in acque fredde;
  • può raggiungere circa 11 km / h nei suoi movimenti in acqua;
  • possiede alle zampe un quinto dito, che gli permette di nutrirsi più agevolmente, di nuotare ancora meglio ma la rende buffo sul suolo, privo d’acqua.

Habitat e riproduzione

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La lontra si trova principalmente in Europa occidentale, Nord Africa, Asia e spesso si è osservata vicino alla costa.(Foto Pixabay)

La lontra si trova principalmente in Europa occidentale, Nord Africa, Asia e spesso si è osservata vicino alla costa, grazie alla presenza di aree protette dai forti venti oceanici. Il suo habitat favorito, sono le aree in cui le acque costiere sono più profonde. Più precisamente tra 15 e 20 metri, ma c’è da dire che ama trascorrere anche molte ore al sole.

La lontra vive in tutti i tipi di ambienti acquatici: acqua dolce (fiume, palude, lago, canale, ecc.), acqua di mare (coste marine, estuari) e acqua salmastra (lagune). Da sola si costruisce la sua tana, chiamata catiche, la progetta tra le radici di un albero, sulle rive dei fiumi o in una cavità rocciosa, ha più ingressi, quello presente in acqua e quello di ventilazione.

È un animale al quanto territoriale e può combattere con i membri della propria specie, ma normalmente coesistono senza problemi con animali di altre specie. Per quanto riguarda la riproduzione, l’accoppiamento, una volta che la femmina ha raggiunto la maturazione sessuale, ossia all’incirca sui 2-3 anni, avviene direttamente in acqua e dura più o meno mezz’ora.

Raramente utilizza le cavità naturali tra le radici di vecchi alberi o le tane abbandonate da tassi o volpi. Il periodo per la riproduzione dura tutto l’anno anche se preferisce tra febbraio e marzo.

Dopo nove settimane dopo i quali la femmina partorirà da 2 a 4 lontre, i quali nascono con gli occhi chiusi, li allatterà per circa tre mesi, dopodiché la madre per insegnare ai suoi piccoli a pescare,  lascerà pesci e granchi, quasi del tutto storidti da lei, sotto il muso dei piccoli in modo che possano catturarli e ucciderli.

Dopo tre anni possono ritenersi assolutamente maturi e vivranno isolati. La lontra può vivere fino a 20 anni in cattività, ma in natura, la sua aspettativa di vita è in media 5 anni e al massimo 10 anni.

Alimentazione della lontra

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L’alimentazione della lontra, è basata sul pesce principalmente pesci, crostacei e molluschi,ì.(Foto Pixabay)

L’alimentazione della lontra, è basata sul pesce principalmente pesci, crostacei e molluschi, ma occasionalmente, quando non riesce a procurarseli, si ciba anche di piccoli mammiferi, uccelli, uova, insetti e vermi.

Generalmente va a caccia di pesci, in particolare trote, dopo il tramonto e continua la sua attività tutta la notte. Durante l’inverno, momento in cui le acque si gelano, cerca i buchi che si aprono nel ghiaccio e vi si infila per scendere alla ricerca di cibo.

La lontra ha un metabolismo molto veloce, motivo per cui ha bisogno di nutrirsi per circa il 25-40% del suo peso corporeo. Questo animale ha anche la possibilità di conservare il cibo che avanza, per poterlo poi utilizzare in seguito.

Infatti il suo ventre ha come sviluppato una tasca dove costudisce il cibo e quando la sua tasca è piena usa la sua pelliccia per arrotolare altro cibo. Inoltre sempre per poter riuscire a nutrirsi, la lontra ha sviluppato anche un dito più lungo per poter aprire cozze, lumache, ricci di mare e alcuni piccoli pesci.

Raffaella Lauretta

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