Puzzola o moffetta: caratteristiche, habitat, riproduzione e alimentazione

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By Raffaella Lauretta

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La puzzola è un mammifero è noto per il suo odore sgradevole: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla moffetta (Mustela putorius).

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La puzzola o Moffetta a strisce, è un mammifero nella famiglia dei Mefidi, conosciuta per la sua capacità di secernere un forte, cattivo odore (Foto Pixabay)

La puzzola, anche conosciuta come moffetta a strisce, è un mammifero nella famiglia dei Mefidi, nota per la sua capacità di secernere un forte cattivo odore dalla sua parte posteriore come metodo di difesa. Per questa sua caratteristica viene spesso associata al furetto detto anche puzzola europea, ma questa specie appartiene però alla famiglia dei mustelidi. Scopriamo insieme caratteristiche, habitat, alimentazione e riproduzione della puzzola.

Mustela putorius: caratteristiche e aspetto

La puzzola è un animale di piccola e media taglia, con una stazza simile alla corporatura del gatto.

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Misura circa 36 a 46 centimetri da adulta ed ha un peso che va da 1 a 3,5 kg (Foto Pixabay)

Questo animale misura circa 36 a 46 centimetri da adulta ed ha un peso che va da 1 a 3,5 kg anche se apparentemente sembrerebbe più massiccia a causa della sua pelliccia.

Ciò che più caratterizza la moffetta è il suo aspetto a strisce. Il mantello, infatti, è ricoperto da due strisce bianche che accompagnano l’intera lunghezza del suo corpo e si incontrano sulla nuca, da dove nasce un’unica striscia larga che copre quasi l’intero collo dell’animale.

Le gambe della puzzola sono molto corte e i piedi sono plantigradi, con cinque dita e potenti artigli. La coda nera è lunga e soffice con la punta bianca, che di solito misura tra 18 e 25 cm, cioè quasi la metà della lunghezza del suo corpo.

Possiede una testa triangola e un muso affilato, il naso è grande ma gli occhi sono piccoli e neri con l’assenza della terza palpebra, ossia una membrana nittitante.

La puzzola è riconosciuta dal mondo intero come quel mammifero la cui difesa consiste nell’emanare un odore maleodorante che serve a spaventare i suoi aggressori, nel caso in cui si senta minacciato.

A seconda della specie in questione, adotterà diverse posizioni per proteggersi, alcuni lo fanno sollevando la coda e altri stando in piedi sulle zampe anteriori e sollevando le zampe posteriori.

L’efficacia di questa sostanza, che emana dalla puzzola, può arrivare fino a due metri di distanza e può causare cecità temporanea, d’altra parte, questo odore è molto difficile da rimuovere dalla pelle.

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Puzzola: colori, tipologie e provenienza

A seconda dei motivi presenti sul pelo e delle cromie del mantello, è possibile distinguere tra due diversi tipi di puzzola.

Animali esotici economici
(Foto Unsplash)

Infatti, la differente provenienza degli esemplari dà luogo a caratteristiche fisiche proprie di due specie distinte:

  • Moffetta americana, è possibile vedere degli esemplari di puzzola in gran parte del Nord America. Si estende da est a ovest, che è, l’area del Oceano Atlantico al Pacifico, nel Sud del Canada, nel Stati Uniti e nella parte nord del Messico.;
  • Puzzola europea, diffusa in tutta la parte settentrionale del continente, fino alla Svezia e alla Finlandia Meridionale. Al contrario, è assente o rara in Croazia, Grecia e Gran Bretagna. In Italia questo animale risulta diffuso in tutta la penisola.

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Moffetta americana

Tendenzialmente, i termini “puzzola” e “moffetta” vengono utilizzati come sinonimi per indicare il medesimo animale.

La parola “moffetta”, però, è più comunemente usata per riferirsi alla puzzola originaria del continente americano. In particolare, questa specie popola il territorio che si estende dal Canada centrale fino al Messico settentrionale.

Questi esemplari si riconoscono per il loro pelo nero, corredato di larghe strisce bianche.

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Puzzola europea

La puzzola proveniente dall’Europa ha un aspetto simile a quello del furetto. Nella stagione fredda, il suo mantello risulta folto e setoso.

In estate, invece, il pelo appare più ispido e diradato. Il mantello della puzzola europea è marrone, e presenta macchie bianche tra gli occhi, sul naso e sulle orecchie.

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Habitat e riproduzione della moffetta

La puzzola vive in tane situate in buche di alberi, un posto sotto le rocce o la casa vuota di altri animali (tipo la tana dei furetti) e può essere abitata da diverse femmine.

puzzola moffetta
Una moffetta, meglio nota come puzzola (Foto Unsplash)

I maschi vivono soli perché sono solitari a meno che non siano nella stagione riproduttiva.

Il suo habitat naturale è tra foreste, burroni boscosi, aree lungo il fiume e pianure erbose ad un massimo di 1.800 metri sopra il livello, anche se si sono adattate alle aree urbane e abitano nei sobborghi della città.

In alcune regioni la puzzola viene scelta come animale da compagnia Ma in questo caso si ricorrerà alla rimozione delle ghiandole anali, altrimenti sarebbe impossibile tenerlo in casa.

Sebbene sia strano pensare alla puzzola come animale domestico, la moffetta se allevata sin dai primi mesi di vita in un habitat familiare, è molto affettuosa e si comporta in modo simile a un gatto domestico.

In merito alla riproduzione, la puzzola a strisce si dedica all’accoppiamento nell’inverno inoltrato che va verso l’inizio della primavera.

La femmina ha un periodo di gestazione di circa 55 giorni, dopo di che può partorire da uno e 10 giovani. I giovani saranno allattati dalla femmina della puzzola per dieci settimane, dopo si dedicheranno alla caccia insieme alla madre.

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Alimentazione della puzzola

La puzzola è un animale attivo prevalentemente di notte, momento della giornata in cui si dedica anche alla caccia.

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La puzzola ha una dieta onnivora che può variare a seconda della disponibilità di cibo nel loro ambiente (Foto Pixabay)

La dieta di questo animale è onnivora, e può variare a seconda della disponibilità di cibo nel loro ambiente e del periodo dell’anno.

In generale, la moffetta dimostra avere preferenze alimentari che riguardano: insetti, larve, uova, rettili, piccoli mammiferi e anche pesce.

Ma in mancanza di questi generi alimentari può ripiegare, nel caso in cui il cibo tenda a scarseggiare, in particolare di inverno, su frutta, bacche miele e api.

Alcuni agricoltori considerano la puzzola un alleato nel controllo dei parassiti di insetti e roditori, altri invece ritengono sia stata la rovina di molti campi agricoli a causa delle loro profonde tane.

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Raffaella Lauretta

 

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