Stafilococchi nel cane: le cause, i sintomi e il trattamento

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By Raffaella Lauretta

Salute dei Cani

Gli stafilococchi nel cane è tra le infezioni più facilmente contraibili e trasmissibili. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

cane con prurito
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L’invasione di stafilococchi nel cane sono la causa principale di piodermite nel cane. Tali batteri si moltiplicano nella pelle dell’animale, provocando sintomi specifici.

Questa patologia non è contagiosa fra animali ma lo è invece la causa sottostante che potrebbe essere trasmissibile ovvero gli stafilococchi stessi.

Per poter prevenire i problemi relativi alla piodermite si possono includere acidi grassi nella dieta del cane, i quali sono utili per il recupero e il controllo del prurito.

Mentre prevenire e evitare gli stafilococchi non è possibile, in quanto possono vivere liberi nell’ambiente, per poi stanziarsi sulla pelle di un ospite come parassita.

Stafilococchi nel cane: le cause

cane gratta prurito
(Foto Flickr)

La causa di tutto ciò è da attribuire ad un microorganismo chiamato Staphyloccus pseudintermedius, normalmente presente nella flora batterica della cute del cane.

Ma quando viene attaccata dagli stafilococchi perché si riproducono in essa. La pelle perde la sua funzione di barriera protettiva contro gli agenti patogeni e perde anche la capacità di difendere il corpo da aggressioni esterne.

I luoghi di contagio, possono essere diversi, l’animale potrebbe prendere l’infezione da stafilococco durante la passeggiata o anche mentre gioca con un altro cane.

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Sintomi

cane prurito
.(Foto Pixabay)

Gli stafilococchi nel cane possono attaccare animali di qualsiasi età, anche se maggiormente sono soggetti gli esemplari più giovani o quelli già affetti da altre patologie.

Questo perché il loro sistema immunitario risulta debole agli occhi degli stafilococchi. I sintomi che si denotano in presenza di questi batteri possono essere i seguenti:

  • cattivo odore;
  • eruzione cutanea;
  • arrossamento;
  • prurito nel cane;
  • croste;
  • pustole con pus;
  • perdita di pelo;
  • piaghe trasudanti.

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Diagnosi e trattamento per eliminare gli stafilococchi nel cane

cane veterinario
(Foto Adobe Stock)

Per poter stabilire una diagnosi corretta di un’infezione da stafilococchi nel cane e determinare la patologia primaria sottostante, è necessario eseguire i seguenti esami:

  • esami del sangue del cane: per cercare malattie della tiroide o altri disturbi specifici che possono causare o contribuire alle malattie della pelle.
  • test allergologici: identificazione degli allergeni che causano il problema;
  • coltura batterica: un tampone della pelle da inviare al laboratorio per individuare quali i batteri presenti e quali antibiotici sono inerenti al trattamento dell’infezione;
  • colture fungine: ovvero il prelievo dei peli della pelle infetta, da inviare al laboratorio per essere testati per tigna o altre infezioni fungine;
  • biopsia: un piccolo pezzo di pelle da inviare al laboratorio per la valutazione. Naturalmente sotto sedazione dell’animale.
  • nastro adesivo: ovvero una piccola striscia di nastro adesivo che il veterinario appoggia sulla pelle o sui peli dell’animale, per poi esaminare il nastro al microscopio e vedere batteri, lieviti, cellule infiammatorie, cellule cancerose, parassiti della pelle e altre anomalie;
  • raschiare la pelle del cane: attraverso una lama, il veterinario raschia la superficie della pelle molto delicatamente per rimuovere le cellule sotto la superficie. Queste cellule vengono esaminate al microscopio, individuando eventuali acari e altre anomalie.

Per quanto riguarda il trattamento, dipende dalla malattia generata dagli stafilococchi nel cane che può essere un’allergia ma anche una condizione creata da altre cause immunitarie correlate.

Laddove invece si trattasse di piodermite superficiale, il veterinario interverrà attraverso l’utilizzo di antibiotici per via orale, farmaci ad uso topico e un’accurata igiene con uno shampoo specifico per la piodermite.

Il trattamento delle piodermiti profonde è uguale ma cambia nei tempi, in quanto richiede 1-3 mesi di terapia.

Ciò che è importante è poter intervenire in modo molto rapido nella cura dell’animale, a prescindere dalla patologia e della gravità si essa.

Cercando di non sospendere la terapia anche se ci sono miglioramenti e seguendo attentamente le indicazioni del veterinario di fiducia.

Tipi di piodermite che possono colpire il cane

Essendo gli Stafilococchi coagulasi positivi (in particolare S. pseudointermedius) i batteri più frequentemente isolati in corso di piodermite del cane.

Di seguito un approfondimento sul tipo di piodermite che può attaccare Fido. Esistono 4 tipologie di piodermite nel cane e sono:

  • piodermite superficiale: è un’infezione superficiale della cute. Viene trattata con farmaci ad uso topico, con la pulizia della zona interessata, attraverso acqua e sapone neutro;
  • piodermite profonda: colpisce maggiormente i cani giovani e alcune razze come Golden Retriever e San Bernardo. Si tratta di un’infezione più profonda anche se i sintomi sono simili alla piodermite superficiale. Il trattamento consiste nell’uso topico di farmaci insieme con antibiotici;
  • piodermite pirotraumatica: questo tipo di piodermite è chiamata anche “pseudo piodermite”, in quanto deriva da un disturbo comportamentale. Si manifesta in seguito a un trauma, uno shock o uno stress profondo nel cane. Colpisce particolarmente l’interno coscia e la pancia, dove il l’animale si lecca con frequenza eccessiva, si morde o mastica la zona interessata;
  • piodermite pieghevole (generata da pieghe della pelle): colpisce le razze con le pieghe della pelle e del pelo, come ad esempio lo Shar pei o i cani grassi.

Raffaella Lauretta

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