Perché si dice ”una rondine non fa primavera”? L’origine dell’espressione

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By Marianna Durante

Curiosita, Polli e volatili

Un’espressione molto utilizzata, soprattutto nei mesi primaverili. Ma perché si dice ” una rondine non fa primavera ”? Scopriamolo insieme.

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Perché si dice una rondine non fa primavera? L’origine dell’espressione (foto Pixabay)

È ormai arrivata la primavera e possiamo notare i primi giorni di caldo e i fiori che sbocciano. Esistono molti proverbi riguardanti questa stagione, il più comune è ”una rondine non fa primavera”.

Questo proverbio deriva da una frase latina ”Una hirundo non facit ver” che tradotta in italiano significa proprio ”una rondine non fa primavera”. Ma vi siete mai chiesti qual è l’origine di questa espressione? Scopriamolo insieme in questo articolo.

”Una rondine non fa primavera”: l’origine

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Con le ali estese, la sua apertura alare raggiunge i 35 centimetri.(Foto Pixabay)

L’espressione ”una rondine non fa primavera” ha un’origine molto antica, infatti risale ai tempi di Aristotele. Proprio in una raccolta di appunti di quest’ultimo, l’Etica Nicomachea, compare l’espressione per la prima volta.

In quest’opera infatti Aristotele scrive: ”come una rondine non fa primavera, né la fa un solo giorno di sole, così un solo giorno o un breve spazio di tempo non fanno felice nessuno”.

Questa espressione sta ad indicare sia che una sola rondine non afferma l’arrivo della primavera e sia che un solo evento non è abbastanza per arrivare a delle conclusioni.

Il primo significato ha una base logica, infatti è risaputo che le rondini arrivano in cielo quando fa caldo, ma che solitamente sono sempre in gruppo. Per questo non è detto che vedere una sola rondine in volo significa che sia arrivata la primavera, peraltro l’uccello potrebbe essersi semplicemente perso.

Il secondo significato invece nasce da una correlazione fatta da Aristotele: come una rondine non fa primavera, così nemmeno un solo giorno bello può indicare l’inizio di un momento positivo.

Con il passare del tempo altri filosofi hanno seguito il pensiero di Aristotele, come per esempio Sofocle nella sua opera ”Antigone” scrive ”non esiste una città abitata da un solo uomo” oppure Aristofane che nella sua opera ”Gli uccelli” aggiunge al pensiero di Aristotele che c’è bisogno di più rondini.

Infine anche Erasmo nella sua raccolta di proverbi ”Adagi”, paragona l’espressione di Aristotele, alle buone azioni, spiegando che se un uomo compie occasionalmente queste ultime non vuol dire che esso sia buono.

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M.D.

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