Far ingrassare il gatto magro: i trucchi per invogliarlo a mangiare

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By Francesca Ciardiello

Alimentazione Gatti

Il tuo micio ti sembra magro e denutrito? Ecco quali sono i trucchi per far ingrassare il gatto e per dargli più energia con il cibo.

Gatto magro
Gatto magro: i trucchi per farlo ingrassare (Fonte: Pixabay)

Gatto sottopeso e inappetente? Serve qualcosa che lo stimoli a magiare e farlo ingrassare, ma spesso non si tratta semplicemente di cibi più gustosi o appetitosi. E’ importante andare a fondo nella questione e non pensare semplicemente che sia solo una scelta di crocchette. Inoltre è fondamentale escludere la presenza di patologie latenti che impediscono al gatto di mangiare oppure di assimilare qualsiasi alimento gli si somministri. Quindi è sempre consigliata una visita dal veterinario per escludere la presenza di malattie alla base, prima di pensare che sia semplicemente mancanza di stimoli. Se il gatto è sano ma sottopeso allora ecco tutti i trucchi per invogliarlo a mangiare.

Far ingrassare il gatto magro: cosa valutare prima

Il nostro micio ci sembra denutrito e troppo magrolino per i nostri gusti: ma sappiamo qual è il reale peso corporeo ideale del nostro gatto, oppure si tratta appunto solo di una questione estetica soggettiva? Meglio informarsi prima chiedendo consiglio all’esperto su quale sia la reale condizione del nostro gatto, senza badare solo a ‘come vorremmo vederlo noi’. Infatti prima di invogliare un gatto a mangiare seppure non ne abbia alcun bisogno e rischiare di causargli problemi di salute, meglio conoscere il suo peso ideale.

In un gatto in ottima forma fisica le costole e la spina dorsale si dovrebbero sentire perfettamente al tatto, senza essere troppo ‘esposte’ né troppo coperte di grasso da poterle toccare. La linea generale del suo fisico dovrebbe risultare armoniosa nell’insieme. Il nostro veterinario di fiducia potrà certamente aiutarci a calcolare il peso ideale e noi dovremo essere attenti e scrupolosi a prendere nota di tutti i cambiamenti di peso fino alla successiva visita.

Se gatto non mangia: tutte le cause possibili

Solo l’esperto potrà escludere la presenza di alcune malattie alla base che impediscono al nostro gatto di assimilare il cibo correttamente: di conseguenza saprà anche consigliarci sul da farsi per risolvere il problema. Ecco quali sono le cause che potrebbero limitare la fame o l’assunzione di cibo da parte del nostro micio.

I vermi

Avete mai pensato a quanto è importante sverminare il gatto, per evitare che nematodi e tenie abbiano colonizzato il suo stomaco? Escluse le malattie principali, il gatto potrebbe avere i vermi o perché non è mai stato sottoposto a operazioni anti-vermi oppure perché il prodotto antiparassitario che utilizziamo non è così efficace. Infatti alcuni prodotti potrebbero dimostrare la loro efficacia contro nematodi ma non contro le tenie, e viceversa. Solitamente dei prodotti commerciali a base di praziquantel si dimostrano efficaci ad entrambi gli scopi.

Ipertiroidismo

Soprattutto per quanto riguarda le malattie del gatto anziano, non si può evitare di fare cenno a questo disturbo che fa alzare il livello ematico degli ormoni della tiroide. Infatti apparentemente il gatto anziano che sta bene in salute, si muove e ha la stessa energia di un cucciolo ma non riesce ad ingrassare, sebbene mangi di gusto. Questo accade perché la malattia gli fa bruciare le calorie e dunque il micio cerca di mangiare di più per compensare questa ‘insolita’ fame. L’ipertiroidismo non si limita solo al peso inferiore allo standard, ma agisce anche su cuore e reni.

Anoressia

Come per gli umani, anche i gatti possono soffrire di questa patologia. Essa inibisce il desiderio di mangiare nel micio. Se quindi si rifiuta di cibarsi dalla sua solita ciotola, sarà necessario somministrarglielo attraverso una siringa senza ago direttamente nella bocca (magari diluendo la pappa con dell’acqua o del brodo).

Dieta povera

Un’alimentazione ideale per il gatto cucciolo, ma anche quello adulto, deve essere ricca di proteine che il micio è in grado di digerire. Un pasto troppo ricco di carboidrati e cereali o proteine non animali non è assimilato facilmente dall’apparato digerente del gatto. Di conseguenza, benché mangi, il nostro Pet non assimila le calorie che riescono a coprire il suo fabbisogno naturale. E’ buona norma controllare sempre il tipo di cibo che gli somministriamo, leggendo con attenzione l’etichetta sul retro del prodotto. Vanno bene quelli a base di carne con verdure, mentre sono da escludere quelli che hanno troppi cereali e soia.

Bullismo

Anche i gatti possono essere vittime di competizioni tra animali all’interno della stessa casa. Infatti facciamo attenzione se quando lasciamo la pappa a disposizione del nostro gatto magro, gli altri coinquilini animali non mangino di prepotenza il suo pasto lasciandolo a digiuno. Non è insolito infatti che possano nascere in casa alcune dinamiche per le quali il gatto più debole è completamente sopraffatto dalla prepotenza dei più forti, tipico atteggiamento del gatto dominante. Meglio tenere distinte e lontane le ciotole dei gatti e impedire al gatto più intraprendente di affamare l’altro. In commercio vi sono alcune ciotole dotate di microchip che si aprono solo quando è il gatto con lo stesso dispositivo ad avvicinarsi.

Palle di pelo

Quelle che ostruiscono stomaco e intestino sono dette ‘boli di pelo del gatto’. La soluzione più efficace è probabilmente cospargere le sue unghie con della vasellina: in questo modo si leccherà le zampe e la sostanza renderà più facile l’espulsione del pelo dall’intestino. Facciamo attenzione ai seguenti sintomi: tosse secca frequente, rigurgito dopo i pasti, apatia, mancanza di appetito.

Come far ingrassare un gatto magro: consigli utili

Gatto magro
Gatto magro: cosa lo invoglia a mangiare e come somministrargli del cibo

Valutate attentamente le cause possibili che impediscono al gatto di assimilare il cibo e guadagnare peso, andiamo a vedere cosa possiamo fare noi padroni per stimolare l’appetito nel nostro micio.

Pasti più frequenti: il gatto solitamente non ama fare un solo pasto abbondante al giorno, bensì preferisce fare dei piccoli spuntini nell’arco dell’intera giornata. Quindi inutile riempirgli la ciotola nella speranza che finisca tutto in pochi bocconi: meglio dargli poco cibo con più frequenza. Questo aiuterà anche la digestione nel micio, così da stimolare anche la sua fame che ad ogni appuntamento si ripresenterà e lo invoglierà a mangiare.

Pasti più calorici: se il pasto è più energetico e calorico potremmo anche pensare di ridurre la quantità, poiché è importante che il gatto assimili quanto necessario per il suo fabbisogno giornaliero. L’acqua che rende il cibo umido aumenta l’apporto calorico dello stesso, quindi il micio assumerà quattro volte la quantità di calorie se il pasto è composto per il 75% circa di acqua. Spesso i prodotti commerciali si dimostrano ottimi alleati per i gatti in convalescenza (solitamente sono a base di fegato). Arricchire la pappa con latte e panna però potrebbe essere pericoloso poiché il primo contiene lattosio, che molti gatti non digeriscono, mentre la seconda ha un alto contenuto di grassi.

Quali sono gli alimenti più proteici per un gatto? Nella nostra spesa non dovranno mai mancare: prosciutto cotto, fesa di tacchino e pollo. Questi pasto aiuteranno a fortificare la sua massa muscolare e lo invoglieranno a mangiare grazie al loro squisito sapore. Anche il pesce crudo, compreso il tonno in scatola, e il parmigiano saranno cibi molto adatti perché molto calorici.

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F.C.

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