Il gatto cammina all’indietro: cosa è importante sapere su micio

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By Ilaria Grimaldi

Gatti

Il gatto cammina all’indietro? Non è affatto un comportamento positivo. I suoi movimenti possono indicare un problema. Vediamo cosa significa e cosa fare.

Il gatto cammina all'indietro
(Foto Unsplash)

Vivendo insieme al felino, è importante osservare il suo comportamento con noi, all’interno della casa. Quando micio torna a stare insieme al padrone, dopo lunghe passeggiate fuori e attività avventurose, può compiere dei gesti strani, se non anomali, ai nostri occhi. Vediamo, oggi, perché il gatto cammina all’indietro e come intervenire a riguardo.

Il gatto cammina all’indietro: il motivo

Si tratta di un atteggiamento che difficilmente non si nota nel proprio felino. Muoversi avanti e indietro non è un segno buono della sua condizione. Leggiamo, insieme, cosa può significare se micio fa così all’improvviso.

Felino sopra la vasca
(Foto Pexels)

Il felino, come gli altri animali da compagnia, comunicano con il loro padrone attraverso il linguaggio del corpo, fatto di posizioni particolari e movimenti precisi, e il loro significato può essere positivo quanto negativo.

Ci sono dei movimenti felini, infatti, che possono indicare una sofferenza nell’animale domestico, rivelando anche la presenza di una malattia grave.

Consapevoli di quanto sia unico questo peloso, dobbiamo pensare che non tutti i suoi atteggiamenti sono l’espressione di uno stato di benessere generale.

É molto importante badare, da proprietari, ai suoi gesti quotidiani e a come si comporta, sia da fermo che in movimento, perché ogni cosa che micio fa ci aiuta a comprendere la sua situazione.

Quando il gatto perde l’equilibrio e ha la testa inclinata di lato, apparendo confuso, significa che c’è qualcosa che non va in lui.

In particolare, se il tuo gatto cammina all’indietro ed è scoordinato nei semplici movimenti, potrebbe trattarsi di sindrome vestibolare nel gatto.

La sindrome vestibolare

Si tratta di un disturbo che può colpire ogni felino, maschio o femmina, e di qualsiasi età e appartenente a qualsiasi razza.

I suoi sintomi sono quelli riportati sopra e sono facilmente visibili e intuibili, anche per il padrone inesperto.

Il micio assume un atteggiamento definito da molti “ubriaco”, con la difficoltà ad alzarsi e a mantenersi in equilibrio, ma anche gli occhi possono roteare (strabismo vestibolare), a causa di un riflesso involontario.

Come abbiamo accennato, ne risente l’andatura, perciò può capitare di vedere il gatto camminare all’indietro.

Questa sindrome è causata da un malfunzionamento, o meglio, una lesione che interessa l’apparato vestibolare dell’animale, il quale ha la funzione di controllo sul cervelletto e i nervi facciali, orientando il suo corpo e il mantenimento della postura.

Il gatto cammina all’indietro: cosa lo provoca

Le cause scatenanti della sindrome vestibolare nel micio possono essere diverse: Con il veterinario di fiducia sarà possibile stabilire se si tratta di patologie metaboliche o infiammatorie, come otite nel gatto, polipi o tumori.

Si deve tenere conto anche di possibili traumi vissuti dal peloso, come incidenti stradali, lotte con altri animali, fratture o la rottura di un timpano.

Alcune razze feline, come il Siamese, il Birmano e il Persiano, sono soggette ad ammalarsi della sindrome vestibolare, già nelle loro prime settimane di vita, sviluppando, ad esempio, sordità.

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Il felino e il suo comportamento: come intervenire

Trattandosi di un disturbo molto complesso, occorrerà rivolgersi presto al medico veterinario per effettuare una diagnosi e decidere per la cura adeguata. Continuiamo a leggere più avanti.

Il comportamento del gatto
(Foto Pixabay)

In presenza del gatto che cammina all’indietro e che manifesta altri sintomi gravi, la prima cosa da fare è recarsi dal suo veterinario per sottoporlo a controllo completo.

Saranno necessari l’esame fisico completo, insieme alla sua storia clinica. Altri esami previsti sono quelli del sangue e delle urine.

Diagnosi e cura

Poi, verranno effettuati l’esame neurologico e l’esame otoscopico, per individuare eventuali infezioni, infiammazioni e tumori nelle orecchie.

Il medico potrebbe ritenere necessario effettuare anche la risonanza magnetica per il felino.

In base ai risultati ottenuti da tutti i test ed esami, il veterinario deciderà la cura adatta all’animale colpito.

Solitamente, il medico dovrà curare la causa scatenante la sindrome vestibolare, quindi la malattia alla base dei sintomi.

Il gatto riceverà un’alimentazione assistita, con una somministrazione di liquidi, qualora non riuscisse a cibarsi.

All’interno di un’ambiente protetto, il micio dovrà continuare la sua cura senza alcun tipo di stress e i sintomi dovrebbero durare qualche settimana, per non ricomparire più, nei casi migliori.

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