Quali sono le razze di gatti con gli occhi più grandi: ecco l’elenco dei felini caratterizzati dallo sguardo più intenso.

Ogni specie felina si distingue dalle altre per una serie di caratteristiche distintive. Tra queste, grande importanza assumono sicuramente la forma, le dimensioni e il colore degli occhi. Alcune razze di gatti hanno uno sguardo particolarmente intenso, capace di catturare più di altri l’attenzione più degli umani e la ragione è dovuta proprio alle maggiori dimensioni del bulbo oculare. Ma quali sono, quindi, le razze di gatti con occhi più grandi?
Quali sono le razze di gatti caratterizzate da occhi più grandi: ecco l’elenco dei felini dallo sguardo intenso
L’origine del gatto domestico, o Felis catus, è relativamente più recente di quella dei cani. Pur risalendo a diversi milioni di anni fa in Africa e derivante dal risultato di un incrocio tra Felis Sylvestris e Felis Lybica, il primo incontro tra il gatto e l’uomo è avvenuto in Medio Oriente circa dieci mila anni fa; ma è solo in Egitto nel III millennio a.C. che nasce l’identità domestica del gatto. Tramite i contatti commerciali i gatti arrivarono in Grecia, per diffondersi poi in tutta Europa. Nonostante le antiche origini, l’addomesticamento vero e proprio del gatto è quindi piuttosto recente e risale a pochi secoli fa. All’addomesticamento si lega anche l’allevamento delle razze feline e la selezione dei tratti dei gatti operata dagli esseri umani.

Tra i tratti che maggiormente caratterizzano e contraddistinguono le razze feline vi è la forma degli occhi, ma anche la dimensione e il colore degli stessi. Come anticipato, la grandezza degli occhi dei gatti è dovuta alla selezione genetica e all’adattamento.
Le razze di gatti dagli occhi grandi
Tra le razze feline caratterizzate da occhi grandi e orecchie piccole la più comune è lo Scottish Fold. Nonostante la loro particolarità estetica, non si dovrebbe alimentare la vendita di questi felini. I gatti di razza Scottish Fold soffrono infatti di dolorose malattie degenerative delle articolazioni, con conseguenze gravi sulla loro salute fisica.
Gli esemplari di questa razza felina, il cui nome fa riferimento alle origini e alle caratteristiche fisiche (“Scottish” indica la provenienza scozzese e “Fold” significa “piegato” in riferimento alla forma delle orecchie), sono affetti da una patologia chiamata osteocondrodisplasia. L‘osteocondrodisplasia è la causa di dolori più o meno acuti, oltre che di possibili malformazioni articolari e ossee, tra cui la caratteristica piega delle orecchie del micio che sono proprio frutto di una mutazione genetica naturale. Questi gatti sono colpiti dall’artrite, tanto che vengono studiati per comprendere il gene responsabile dell’artrite nell’essere umano. A causa di queste caratteristiche, anche le orecchie tendono ad essere di dimensioni ridotte, fattore che influenza ancora di più la percezione visiva facendo risaltare gli occhi degli Scottish Fold, rendendoli più grandi.
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Un’altra razza caratterizzata dagli occhi grandi è il British Shorthair. Dall’aspetto robusto e dal manto soffice, questo felino ha occhi rotondi di grandi dimensioni e uno sguardo intenso, dalle tonalità dorate o ramate. Altra razza felina è quella del Persiano. Con il suo pelo lungo e setoso e gli occhi ampi che possono variare dal blu al verde, questo felino incarna l’eleganza. Le sue orecchie, piccole e arrotondate, fanno da cornice a un volto particolarmente espressivo.

Altra razza caratterizzata da grandi occhi è il Singapura. Caratterizzato da orecchie relativamente più grandi rispetto ad altre razze, questo felino è particolarmente apprezzato per il suo aspetto estetico, esaltato proprio dagli occhi.
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Il colore del mantello nei gatti determina anche alcune malattie, in particolare la sordità. Questa condizione è dovuta alla dominanza del gene W che esprime il colore bianco, ma può caratterizzare anche altre razze e fenotipi, ovvero mantelli di colori diversi che presentano solo piccole aree bianche. Per comprendere se un gatto ha un problema di salute si dovrà fare attenzione al suo comportamento. I gatti bianchi, ad esempio, hanno maggiori probabilità di presentare problemi di udito. La sordità, ovvero l’incapacità di percepire le vibrazioni sonore, può interessare una o entrambe le orecchie. Questa condizione sembra essere correlata alla dominanza del gene W responsabile del colore bianco.
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Che sia o meno comune, il colore del mantello è associato a un maggiore o minore benessere del gatto. Il gene W è responsabile di un processo degenerativo a carico della coclea, che è localizzata nell’orecchio interno e contiene i recettori acustici da cui poi dipartono i recettori che confluiscono al nervo cranico. Il processo degenerativo che si instaura in alcuni esemplari non è però presente sin dalla nascita, ma inizia nei primissimi giorni di vita per completarsi intorno al primo mese. Per quanto riguarda il fenotipo blu degli occhi, questo ha una dominanza incompleta, quindi non tutti i gatti non udenti hanno gli occhi azzurri. Secondo gli esperti, l’espressione del gene W sarebbe comunque in grado di sopprimere i melanociti non solo nel mantello (che assume quindi una colorazione bianca), ma anche nell’iride (che si manifesta nel colore blu degli occhi). Ne consegue che la presenza di iridi azzurre, parzialmente pigmentate o eterocromiche, possono essere associate a sordità. (di Elisabetta Guglielmi)